tag:blogger.com,1999:blog-3752562639049555452024-03-19T00:17:53.169+01:00Occhio all'onda!uno spazio per condividere idee, progetti, esperienze Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.comBlogger1320125tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-16927273913270048212024-03-19T00:17:00.000+01:002024-03-19T00:17:07.352+01:00Ciao Giorgio! <p><span style="color: #4c1130; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i> </i></b></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #4c1130; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh_ocIZbKKHbBSnvH-YjJyVM6Fg42eUAU1V4h1IPge2nTz7hcgci5mplxIzw67JEFXwAQaEiqYRsz03wbEwuOpjhy1yigPvRuCD2M-IcY34Ds6B_G6eaVJVorIsg4pl3uJW05b9x-VP_MLLxnWP2K4hwOWCFzr2NUooGufejwmiAKZ1PVaWOw0UrGXL7TA" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh_ocIZbKKHbBSnvH-YjJyVM6Fg42eUAU1V4h1IPge2nTz7hcgci5mplxIzw67JEFXwAQaEiqYRsz03wbEwuOpjhy1yigPvRuCD2M-IcY34Ds6B_G6eaVJVorIsg4pl3uJW05b9x-VP_MLLxnWP2K4hwOWCFzr2NUooGufejwmiAKZ1PVaWOw0UrGXL7TA=w480-h640" width="480" /></a></i></b></span></div><span style="color: #4c1130; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><br /></i></b></span><p></p><p><span style="color: #4c1130; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i> L’</i></b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #4c1130; font-size: large;">ho prima conosciuto attraverso i racconti di un fratello che lo amava, poi, finalmente, il grande incontro, ospite nel suo trullo a Cisternino e le grandi attese sono state tutte ripagata all’istante. In quell’angolo di Puglia, attraverso una sorta di mulattiera, non ci sono arrivato da solo, ma con due pulmini del mitico Canoa Club Verona, carichi di giovani canoisti con tanti sogni nei loro cuori. Perché da quelle parti è presto detto: alla fine degli anni ’90 allenavo le nuove leve della canoa veronese e in breve eravamo diventati una sorta di grande famiglia che condivideva pure le vacanze, quindi, perché non andare al mare a conoscere colui che la canoa l’aveva portata nella nostra città e ci aveva così aperto un mondo e uno stile di vita? La prevedibile somiglianza con Lucio, il fratello più giovane, si è rivelata incredibile e la sua barba bianca e ancora più fitta del suo consanguineo, gli dava una sorta di saggezza unica verso le cose del mondo. Sembravano nascoste nei suoi occhi e nel bianco della sua chioma le rispose ad ogni cosa. Le sue parole e la sua spontaneità nell’accoglierci, con la dovizia di particolari, per spiegarci i dettagli di ogni angolo recondito di quella terra, ha creato da subito una incredibile connessione. Eravamo in tanti e Giorgio aveva preparato un’area nel prato per accamparci e, considerando che non potevamo usare tutti il bagno del trullo, aveva provveduto ad allestire con teli, tinozze ed assi, un “bagno” tutto per noi con il cielo di stelle per la notte o con l’ombra di un grande albero per il giorno. Poi avevamo istituito i turni per svuotare la latrina, ma da subito Teo e il sottoscritto ci siamo occupati di tale mansione. Poi c’erano tutti i preparativi per le cene di cui le donne, sotto la stretta direttiva di Giorgio, erano responsabili. Divideva i compiti, il lavoro più gravoso era sicuramente quello di tagliare i pomodorini, e grattugiare la ricotta affumicata. Giorgio è sempre stato un grande appassionato di cibo e tradizioni, e sulla rete ci sono alcuni suoi interessanti video su come fare il pane e il lievito madre. Uomo di infinita cultura, curioso come un bimbo. Al calar del sole si bandiva una enorme tavolata nella bianca terrazza del trullo, sotto i teli e gli ombrelloni che sostenevano la luminaria, sempre pacata e calda. Poi c’erano le serate o i pomeriggi a tema. Isa, moglie di Giorgio, era impegnata nel sociale e così non mancavano gli spettacoli con persone diversamente abili impegnate nel progetto teatro, o con le donne locali riunite per raccontarci la vita da quelle parti ricca di storia e tradizioni. Fantastica anche la serata di pizzica e interessantissimi i pomeriggi con l’artista della terra cotta. Poi c’erano le musiche e nel festeggiare qualche compleanno, Lucio partiva con…</span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #4c1130; font-size: large;"><br /></span></span></p><p style="text-align: left;"><span style="color: #4c1130; font-family: Dancing Script; font-size: large;"><i>« chi l’è nato a gennaio si alzi pure in piè </i></span><br /><span style="color: #4c1130; font-family: Dancing Script; font-size: large;"><i>e prenda il suo bicchiere, lo beva tutto d’un fià (to)...</i></span><br /><span style="color: #4c1130; font-family: Dancing Script; font-size: large;"><i>e bevilo bevilo bevilo, e bevilo bevilo bevilo,</i></span><br /><span style="color: #4c1130; font-family: Dancing Script; font-size: large;"><i>e bevilo bevilo bevilo…..</i></span><span style="font-family: verdana;"></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #4c1130; font-size: large;"><br /></span></span><span style="color: #4c1130; font-family: Dancing Script; font-size: large;">E l'ha bevuto e non gli ha fatto niente,<br />L'acqua sì che fa male, il vino fa cantar!!!!</span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #4c1130; font-size: large;"><br /><br />Giorgio, dopo essersi formato al liceo Maffei di Verona ha continuato gli studi al Politecnico di Milano ed è lì che ha scoperto la canoa con i suoi compagni di università, e con Piero Sembenelli ha pensato bene di portare quell’esperienza sul suo fiume di casa: l’Adige. Da lì nasce una grande avventura che ha coinvolto generazioni e generazioni di veronesi e per taluni è diventata pure una ragione di vita e lavoro. Gli inizi sono stati anni di scoperta, di viaggi « pastorali » a predicare il verbo della canoa! Grazie a questa infinita voglia di condividere, nasceranno club come quello di Valstagna che porterà gloria e fama al paese stesso, attraverso proprio la canoa. Quei pionieri si costruivano le canoe da soli con certosina pazienza e competenza considerando la loro spasmodica ricerca della perfezione. Una di queste opera d’arte è appesa nella mia casa e un’altra nella sede del CCVR al Chievo. Poi arrivano le avventure sul fiume Cellina e sul fiume Noce in Val di Sole. Il resto è storia moderna! </span></span></p><p style="text-align: left;"><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #4c1130; font-size: large;"><br />Una cosa è certa… che chi ha avuto la fortuna di varcare la soglia del mitico </span></span><span style="color: #4c1130; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;">Canoa Club Verona</span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #4c1130; font-size: large;"> e pagaiare sul fiume che attraversa la città, ha ricevuta una sorta di marchio di fabbrica indelebile nel suo cuore perché canoisti un tempo, canoisti per sempre! Tutto questo grazie a lui: a </span></span><span style="color: #4c1130; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i>Giorgio Bergamini</i></b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #4c1130; font-size: large;"> che, qualche giorno fa, purtroppo ci ha lasciati per inabissarsi nell’avventura che prima o poi tutti noi affronteremo, ma con l’infinita gratitudine per tutto ciò che ci ha insegnato e lasciato.<br /><br /></span></span><span style="color: #4c1130; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i>Occhio all’onda! </i></b></span><br /></p><p><br /></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-64862733566151947742024-03-17T10:14:00.004+01:002024-03-17T10:32:18.937+01:00Quote olimpiche quante problematiche! Pedro Gonçalves impeccabile<p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i><b> </b></i></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwut5-58aAW4gNzv_V5VA00-7NoVMAOkkIkVgEUgBPdglsYGcGyXGwuL-4uQLAWK7BHf1J2C0WwLiRNmpfs9in7QhZ-_XktQIpxlXqMFpr8tljUHsi4mCG-X-tAzatyPq8qMmL7NCT8nP6D0f0oO6Xz59PV1zbKUVa3ZNeAJwJsdpF7H9cH_lhJdbmBmU/s1066/pepe%201.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1066" data-original-width="925" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwut5-58aAW4gNzv_V5VA00-7NoVMAOkkIkVgEUgBPdglsYGcGyXGwuL-4uQLAWK7BHf1J2C0WwLiRNmpfs9in7QhZ-_XktQIpxlXqMFpr8tljUHsi4mCG-X-tAzatyPq8qMmL7NCT8nP6D0f0oO6Xz59PV1zbKUVa3ZNeAJwJsdpF7H9cH_lhJdbmBmU/w556-h640/pepe%201.jpeg" width="556" /></a></b></i></span></div><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i><b><br /></b></i></span><p></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i><b> P</b></i></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">er come la vedo io e per rispetto del lavoro di molti atleti, per andare alle Olimpiadi, ci dovrebbero essere dei limiti tecnici ben definiti, come ci sono in molti altri sport. Mi spiego meglio! Ai Giochi puoi andare a fare la maratona se, tra il primo novembre 2022 al 30 aprile 2024, hai corso almeno una volta questa distanza con il tempo minimo di 2 ore 08 minuti e 10 secondi. Tanto per renderci conto della dimensione e del valore di questo tempo, diciamo che in questa fascia per l'Italia ci sono solo cinque atleti che rispettano questo criterio: <i>Yeman e Nekagenet Crippa, Eyob Faniel, Iliass Aouani e Daniele Meucci</i>. Altrettanto per il settore femminile: fai il minimo e vai, non lo fai e resti a casa. <br />Nello slalom non è così! Vai ai mondiali, ma puoi anche non esserci andato (assurdo) e, se non passi, hai poi il ripescaggio Continentale. Qui il primo, o la prima, va indipendentemente dalle percentuali , anche se hai distacchi enormi e assurdi. Quello che è successo nella qualifica delle Americhe, di qualche giorno fa, è stato esemplare e mette in evidenza la scarsità tecnica per i settori qualificati della canadese maschile e femminile e del kayak femminile. Si parla di un <i>48.9%</i> nel kayak femminile e di un <i>44.8%</i> nella canadese femminile! Anche la qualifica olimpica nel C1 maschile è stata conquistata con un <i>21.4%</i> (la stessa percentuale che ha permesso al Senegal, alla gara ICF Ranking della Reunion, di prendere la quota olimpica) dal miglior K1 uomini, che viceversa ha effettivamente fatto una ottima performance. Queste percentuali ci fanno capire che, comunque, chi le ha raggiunte farà poca strada alla rassegna a cinque cerchi ormai imminente. Così facendo però si svalorizza la partecipazione ad una gara che dovrebbe essere assolutamente la più quotata e importante di tutte le altre. Ci sono atleti/e che non hanno mai preso una semifinale ad una gara di Coppa del Mondo che potranno contare su due partecipazioni Olimpice e atleti che hanno vinto medaglie iridate, coppe del mondo ed europei che non hanno mai preso il via ad una rassegna a cinque cerchi. <br /><br /><i>Pedro Goncalves Da Silva</i> è stato impeccabile tra i paletti dello slalom nei due giorni di gare. Prima nella gara di giovedì che valeva come qualifica olimpica e poi venerdì nella gara dei Campionati Panamericani. Mi sono piaciuti principalmente due caratteristiche delle sue prove: l’attitudine e la leggerezza con cui ha guidato il suo kayak tra onde e paline sospese nel cielo. Ho avuto poi la controprova di quanto avevo percepito nel momento in cui, all’arrivo, Pepe, come il mondo dello slalom lo conosce, mi è apparso assolutamente non affaticato o meglio non affannato come in diverse altre sue discese. Lo stesso atleta mi ha confermato, all’arrivo, che non era assolutamente stanco e tutto si è dimostrato per lui facile. Questo aggettivo qualificativo, come lo definiremo nella grammatica italiana, la dice lunga sull’esito della performance. La centralità dei suoi passaggi, la posizione in attacco del corpo e lo sguardo fisso sulla porta successiva ci permetteva di capire e di intuire come sarebbe stato l’esito della discesa nel momento in cui accadeva. Il tempo poi è stata la conferma delle sensazioni vissute durante la sua prova. Bravo quindi a Pedro Gonçalves che parteciperà alla sua terza olimpiadi dopo Rio e Tokyo, con qualche prospettiva importante.<br />Dati incoraggianti li abbiamo avuti pure con le prove di <i>Ana Satila</i> nei due giorni di gare. Lei, che aveva già conquistato il posto olimpico a Londra lo scorso anno, ha vissuto in maniera diversa queste prove, sono state per noi solo una sorta di test generale che si è dimostrato molto positivo. <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Due parole, anche se bisognerebbe spenderne molte di più, sulla gare di questo fine settimana qui a Rio, devo dirle per elogiare una federazione, la <i>CBCa</i> che si è impegnata al massimo per offrire una manifestazione di altissimo livello curando ogni minimo dettaglio esaltando la prova di qualifica e dando risalto agli atleti senza dimenticarsi dell’importanza di mandare in televisione le prove. Un Brasile canoistico che crede molto, investendo denari e tempo, nel centro del Parco Radicale di Deodoro, mantenendo operativo un canale nato per i Giochi e che, a distanza di molti anni, è super attivo e ben mantenuto. Presenti sul campo il presidente dell’International Canoe Federation che ha avuto modo di verificare con mano le strutture e conoscere i vari politici che supportano il campo di gara. Interessante la sua proposta che dal 2025 vuole portare avanti e cioè di far disputare almeno una prova di Coppa del Mondo fuori dal Vecchio Continente. Così facendo si dà concretezza al nome di Coppa del Mondo e ovviamente il Brasile con Rio si è già candidata per organizzarla. <br />Un plauso a <i>Jean-Michel Prono</i>, technical delegate, che è sempre stato presente sul campo, nonostante il sole e gli oltre 36 gradi e si è prestato a sostituire i giudici di porta all’occorrenza e ad intervenire in caso di bisogno. Nulla da dire sulla sua grande passione e competenza per lo slalom e ora anche per il Kayak Cross. Dopo il Brasile volerà qualche giorno a casa e poi in Cina per portare avanti un progetto da quelle parti. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><br />Domani si chiudono i battenti sui Campionati Panamericani con le semifinali e finali nel kayak cross; unica nota negativa, la assoluta scarsa partecipazione alle gare degli atleti a stelle e strisce, venuti qui solo con 3 kayak uomini e solo per cercare la qualifica olimpica, che hanno mancato. Peccato! perché i Campionati Pan-Americani dovrebbero avere una obbligatorietà per poter poi partecipare alle gare di Coppa, Mondiali e alle stesse Olimpiadi. Non ci si rende conto che non partecipando si contribuisce ad affossare il proprio sport… povera America che canoisticamente parlando vuole fare l’Europea senza ricavarne nulla! <br /><br /></span></span><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i>Occhio all’onda!</i></span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i></i></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwuQUticnQE2ZX7OwuUag6mtGPXOqcnAVsuev6HdQkVOrXMPMTgGwz3M4j0tD30GdHMjEsoYvQlCWD-meV3Z9chDxviR4GzZy2D3NwGBdg-oZFIlUzifsWgMWVEfL0LKLUoLa2RVOhO8EjpYUo59YR5g26-6V-AjFrYmEjXt-oFjkcJUUd9JbY-YtubLI/s2785/paris.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1154" data-original-width="2785" height="266" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjwuQUticnQE2ZX7OwuUag6mtGPXOqcnAVsuev6HdQkVOrXMPMTgGwz3M4j0tD30GdHMjEsoYvQlCWD-meV3Z9chDxviR4GzZy2D3NwGBdg-oZFIlUzifsWgMWVEfL0LKLUoLa2RVOhO8EjpYUo59YR5g26-6V-AjFrYmEjXt-oFjkcJUUd9JbY-YtubLI/w640-h266/paris.jpeg" width="640" /></a></i></span></div><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaL8DNE4r70BuI-0fK9gE7VaVddCXmGEQ_QLbwYSdyz2NDR1vUiHJtkMfCFZzLn17e0Lc5Lzk6JG_I2olI4EkLIynT99OB6PkU7gbYRnenKOuH6k0Z6VBrr1vJKLd81qzSNz4Ai-zKJVRexCpTze1Av9Y6k2EzjRZs5JerPR9QYVPDW-LHtb8xdyIYXTw/s3681/IMG_7713.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2002" data-original-width="3681" height="348" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgaL8DNE4r70BuI-0fK9gE7VaVddCXmGEQ_QLbwYSdyz2NDR1vUiHJtkMfCFZzLn17e0Lc5Lzk6JG_I2olI4EkLIynT99OB6PkU7gbYRnenKOuH6k0Z6VBrr1vJKLd81qzSNz4Ai-zKJVRexCpTze1Av9Y6k2EzjRZs5JerPR9QYVPDW-LHtb8xdyIYXTw/w640-h348/IMG_7713.jpeg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSAsgDPcinhGZdqOd6HQ2eGxgQYmAwhWu1qtyCYNBhpt0uQLGpBNaGYYDHDDPi2nxjgLPuqKCnRI_7fzyRCrEs9rDXEKTwme6KjoB4npeAMr69qNldOPUWbTmmN4UcWw1lJRywVn8_tgg2RGDW44vgCSPFISESgkK5FXJpWgcj-gWCpmVEpRUsSczf40E/s4032/IMG_7714.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhSAsgDPcinhGZdqOd6HQ2eGxgQYmAwhWu1qtyCYNBhpt0uQLGpBNaGYYDHDDPi2nxjgLPuqKCnRI_7fzyRCrEs9rDXEKTwme6KjoB4npeAMr69qNldOPUWbTmmN4UcWw1lJRywVn8_tgg2RGDW44vgCSPFISESgkK5FXJpWgcj-gWCpmVEpRUsSczf40E/w640-h480/IMG_7714.jpeg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg14nciSCruNTvgf5dlvqq5bw-qhkI7VDZnuOUCkn8IEqGmJLglchyT388wbkYl_a_QXc6QwA_eEax5d52mWKr7brAuKnlGr3FTFceArXaADngxxdM0zmR-s1-sW-O9CbOC93iKVEG4OVwOSx02JYpqrCZ3KeJeHacrNqS5ejl1aOXP3iRdiqpJ73lCfzs/s5637/IMG_7716.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3058" data-original-width="5637" height="348" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg14nciSCruNTvgf5dlvqq5bw-qhkI7VDZnuOUCkn8IEqGmJLglchyT388wbkYl_a_QXc6QwA_eEax5d52mWKr7brAuKnlGr3FTFceArXaADngxxdM0zmR-s1-sW-O9CbOC93iKVEG4OVwOSx02JYpqrCZ3KeJeHacrNqS5ejl1aOXP3iRdiqpJ73lCfzs/w640-h348/IMG_7716.jpeg" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJKyGH3X1ZO5ebiBk0_X6Tc2pJ_qL8ueBsdGnvCehkcdmQPD1XNct7OjeQ4vMZLyzqSIYxS6BIZQNHouIVLuI0v9CN1yCet2MJSPoB6NNAVwPzSCpTI7pcf5ZA6Ie5deqe_qaxd-91JcTiP6H33SuWv-EosninjJpINYGe4WDXhbFR6Sxp0mYv6HryQ5I/s4032/IMG_7808.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJKyGH3X1ZO5ebiBk0_X6Tc2pJ_qL8ueBsdGnvCehkcdmQPD1XNct7OjeQ4vMZLyzqSIYxS6BIZQNHouIVLuI0v9CN1yCet2MJSPoB6NNAVwPzSCpTI7pcf5ZA6Ie5deqe_qaxd-91JcTiP6H33SuWv-EosninjJpINYGe4WDXhbFR6Sxp0mYv6HryQ5I/w480-h640/IMG_7808.jpeg" width="480" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJ6_Gvhvc6cBhZhpu8QEijhzhtOQoCoFkCb6maQco27d9C4RCq_HVFwM5F8ciplutjf1uBdRvncgWN7_RS9MD4IdcCiXn1pJZBQ2lcvaZTcNlB6VctsdrfBAtiaP_0sWQO9zdqcjQvvkvARBLsqy5IrMUKit5QlKiX8qy-db-x_Dczwcg128uMCgKdrUI/s4953/IMG_7832.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4953" data-original-width="3948" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJ6_Gvhvc6cBhZhpu8QEijhzhtOQoCoFkCb6maQco27d9C4RCq_HVFwM5F8ciplutjf1uBdRvncgWN7_RS9MD4IdcCiXn1pJZBQ2lcvaZTcNlB6VctsdrfBAtiaP_0sWQO9zdqcjQvvkvARBLsqy5IrMUKit5QlKiX8qy-db-x_Dczwcg128uMCgKdrUI/w510-h640/IMG_7832.jpeg" width="510" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs4xIZFzxpC4ZhxRrG2MSUzhHgxdlY1egTdLg4rD_9MCWlDLT5K4DChcXbGJfgmHCdyUxIgE1nkUwwwG0GJf1umMdqLKz-4wEkjeCVSP49ivW10Lx1x7SxeY9eBCgrycE7BgFCG1RE98DDY-fVfYQu25AdUPeaZYc1rU1BRPIux6T4HUCmUlxyIMrseAg/s3088/IMG_7910.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3088" data-original-width="2316" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjs4xIZFzxpC4ZhxRrG2MSUzhHgxdlY1egTdLg4rD_9MCWlDLT5K4DChcXbGJfgmHCdyUxIgE1nkUwwwG0GJf1umMdqLKz-4wEkjeCVSP49ivW10Lx1x7SxeY9eBCgrycE7BgFCG1RE98DDY-fVfYQu25AdUPeaZYc1rU1BRPIux6T4HUCmUlxyIMrseAg/w480-h640/IMG_7910.jpeg" width="480" /></a></div><br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEih5DPy6tsVVllbitQjtWRnz3uUFsiuTv1Nelm7qWLbh_aSyIw2_I7fhm1tNMDR-ZBQppfgKbb3YPhAFci_bFgSdHnxJUdT6KrcPUReeOEL4Myp4V-TiZ2o92L8kd1OUSeIF55kgjwuAAEw6GQiXq3QqYXoXgEzaO8gmAEfyfSDfv4AXC2BXNiRyXW1Ftc/s1373/b5d4472c-a520-47bb-b3f1-1aceb751e5d3.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1373" data-original-width="772" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEih5DPy6tsVVllbitQjtWRnz3uUFsiuTv1Nelm7qWLbh_aSyIw2_I7fhm1tNMDR-ZBQppfgKbb3YPhAFci_bFgSdHnxJUdT6KrcPUReeOEL4Myp4V-TiZ2o92L8kd1OUSeIF55kgjwuAAEw6GQiXq3QqYXoXgEzaO8gmAEfyfSDfv4AXC2BXNiRyXW1Ftc/w360-h640/b5d4472c-a520-47bb-b3f1-1aceb751e5d3.JPG" width="360" /></a></div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnH9N6ZI_tLj0swlVzT10QPYQ5EaoAcM0x5EWqh3RXsPwS79bIoNGAOTjP5xUn0K3sVoWzcx3f9b_bQVXwFc3xt0DUmWWrNv5HN6KuxmbLAQMjo9b1oWjHamTxCt1pIcv6DnQ7Uw3pfcMbZ9ZfC4TrJPGa3p2p9_VloAXfGvmJ0n3GzTH0FdZFAGfvOQ4/s2048/aa5ddb4b-ca65-4346-aff8-a2830ecdbf1e.JPG" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1152" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnH9N6ZI_tLj0swlVzT10QPYQ5EaoAcM0x5EWqh3RXsPwS79bIoNGAOTjP5xUn0K3sVoWzcx3f9b_bQVXwFc3xt0DUmWWrNv5HN6KuxmbLAQMjo9b1oWjHamTxCt1pIcv6DnQ7Uw3pfcMbZ9ZfC4TrJPGa3p2p9_VloAXfGvmJ0n3GzTH0FdZFAGfvOQ4/w360-h640/aa5ddb4b-ca65-4346-aff8-a2830ecdbf1e.JPG" width="360" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: #0b5394; font-size: large;">anche da casa sono state seguite le gare ! </span><br /></td></tr></tbody></table><br /></i></span><p></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-91751452574732183402024-03-09T20:54:00.006+01:002024-03-09T20:54:51.631+01:00Prima tappa della Pyrenees Cup a La Seu d'Urgell sotto la neve<p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i> </i></b></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjZW5k_IGW8CWZYo25bpgKOny7KC75DmRptCfUXZh_9k9HV2gOgPY7mRGx6Qb-JsWzz2_TjL-qr3CWZDRqpmUlwj2YYADtFa5jVN8N3-GmUbkchjppOdt8c2E5b2Ti0XambcuazTUBJsSR1PlYfDlbozpJt7TaM6teUpQrIJE6cCHjAmTnZhQDmR568RA0" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="1272" data-original-width="2150" height="378" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjZW5k_IGW8CWZYo25bpgKOny7KC75DmRptCfUXZh_9k9HV2gOgPY7mRGx6Qb-JsWzz2_TjL-qr3CWZDRqpmUlwj2YYADtFa5jVN8N3-GmUbkchjppOdt8c2E5b2Ti0XambcuazTUBJsSR1PlYfDlbozpJt7TaM6teUpQrIJE6cCHjAmTnZhQDmR568RA0=w640-h378" width="640" /></a></i></b></span></div><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><br /></i></b></span><p></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i> A</i></b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> La Seu d’Urgell sono stati in tanti oggi a gareggiare con i guanti: neve sulle sponde e qualche fiocco ha continuato a scendere dopo una notte fredda e umida. Ho seguito le gare in streaming e non è sempre facile farlo, per la qualità del video messo a disposizione. Capisco però le difficiltà di chi organizza che deve fare i conti con budget ridotti e pochi volontari a disposizione. Quindi godiamoci e ringraziamo comunque per l'opportunità che ci è stata offerta per restare sempre aggiornati. <br /></span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Il percorso, disegnato dallo spagnolo Marc Vicente e dal francese Benjamin Buy, era uno tra i più classici e ben bilanciati visti sul canale olimpico catalano. Si partiva con una combinazione classica risalita numero 2 sulla morta di sinistra con una porta successiva, la 3, da fare in retro e che veniva bilanciata con la combinazione 8 e 9. Due combinazioni di porte sfasate: la prima al bivio 5/6/7 e poi per pareggiare una finale 21/22/23. Sotto il ponte una discesa a destra da infilare diretta per poi portarsi al centro del canale per proseguire la corsa verso il traguardo. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><br />La gara, per gli spagnoli, va interpretata come una prova generale in vista delle selezioni olimpiche che decideranno i nomi di chi andrà a Parigi. Una sorta di messa a punto dei motori per arrivare pronti, fra tre settimane, all’appuntamento che vale una vita intera per un atleta. <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Nel kayak maschile già si prospetta il duello a cinque cerchi tra Echaniz e Trave e oggi il primo ha messo la punta davanti al compagno di squadra per pochi centesimi, anche se, il polivalente Miguel Trave, ha una penalità alla porta tre. Tra i due si è piazzato lo svizzero Dougoud. Al femminile c’è da chiedersi se la campionessa Olimpica Maialen Chourraut avrà vita facile, oppure no, per arrivare alla sua quinta olimpiade e, chissà mai, pure alla sua quarta medaglia olimpica! Oggi, complice una penalità all’ultima risalita, si è vista finire dietro alla venticinquenne, nonché agguerritissima catalana, Laia Sorribes. Staremo a vedere!<br />Torniamo a parlare di Trave che è stato grande protagonista nella canadese. Vince con il 3.3% dal miglior tempo dei Kayak e rifila 3 secondi e 11 centesimi al campione europeo Ryan Westley. Vi ricordate cosa vi avevo raccontato sul britannico? A chi fosse sfuggito c’è da dire che Ryan, sposatosi ad agosto prima dei campionati del mondo, è rimasto fuori dalla squadra, ma parteciperà ai Campionati Europei a Tacen a fine maggio in forza proprio del suo titolo, visto che la ECA, intelligentemente, offre la wild card ai detentori in carica. Nella canadese in rosa ha la meglio Nuria Vilarrubla che, dopo aver faticato nella batteria, vinta da Miren Lazkano, agguanta la vittoria e si porta a casa punti preziosi per la Pyrenees Cup che vedrà la finale il prossimo weekend a Pau (Francia). <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Gara molto partecipata quella di La Seu che ha visto al via 210 atleti in rappresentanza di 19 paesi. Tra questi gli italiani Tommaso Panico, 10^ nella finale B, e Ludovico Cugnon, 74^ .<br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Domani spazio al Kayak Cross e, viste le condizioni climatiche non ideali, la gara si disputerà senza far fare agli atleti l’eskimo.. agli organizzatori un plauso per il buon cuore! <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><b>PS</b> Jessica Fox è arriva a Parigi per allenarsi... e siamo solo a <a href="https://www.contagiorni.it/contatori/id/341727">187 giorni</a> dalla cerimonia di apertura!</span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><br /></span></span></p><p><b><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;">Occhio all'onda! </span></b></p><p><b><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"> </span></b></p><p><b><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"></span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgA2N822rOxm8DfUP_Sy0_U35rJKtuNMg_wN7Q66KiexdSpP2QukvpVmJAAJ9EI3Mx2x5nGyEOlhoOT1duwhxcMsvFKVILtLsb6S1ehEoX1j438l5CEziXIvYqiLXgJZkKv0CPyzGUXIgmN1EyojPKpIRawQaP7iWD1rPpmAv02t9Lw2CfUg-idQOsjriA" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgA2N822rOxm8DfUP_Sy0_U35rJKtuNMg_wN7Q66KiexdSpP2QukvpVmJAAJ9EI3Mx2x5nGyEOlhoOT1duwhxcMsvFKVILtLsb6S1ehEoX1j438l5CEziXIvYqiLXgJZkKv0CPyzGUXIgmN1EyojPKpIRawQaP7iWD1rPpmAv02t9Lw2CfUg-idQOsjriA=w640-h360" width="640" /></a></span></b></div><b><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><br /> </span><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><br /></span></b><p></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-34229612792784597902024-03-07T18:32:00.006+01:002024-03-07T18:33:22.674+01:00Passione incondizionata!<p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i> </i></b></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwd6WQ1uif5G019rZvpxCuAjgXvgiTpNG-CbtBJwrPq_nolEPozZ3fzGs3L0kQlxdgfr9XV8adkRoDrDvoXix-Ugm83zoo5o5VbipGAOF9t9kacD5WQNvR_QMttwGfY6LmyBsyNbzRsuZeEo5jkSeVGlZkfngXe7iczOaJWiyWgEiqaMjvz18SCstwSx4/s1926/Screenshot%202024-03-07%20alle%2014.28.35.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1068" data-original-width="1926" height="354" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwd6WQ1uif5G019rZvpxCuAjgXvgiTpNG-CbtBJwrPq_nolEPozZ3fzGs3L0kQlxdgfr9XV8adkRoDrDvoXix-Ugm83zoo5o5VbipGAOF9t9kacD5WQNvR_QMttwGfY6LmyBsyNbzRsuZeEo5jkSeVGlZkfngXe7iczOaJWiyWgEiqaMjvz18SCstwSx4/w640-h354/Screenshot%202024-03-07%20alle%2014.28.35.png" width="640" /></a></i></b></span></div><p></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i>Mi</i></b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> rendono felice gli occhi luminosi di un bimbo che mi aiuta a spostare delle porte sul campo di slalom, quando il sole sta tramontando e i paesaggi prendo solo la forma dei loro contorni. Gli stessi colori e intensità che ritrovo negli occhi di un altro bimbo che discende il canale olimpico con l’entusiasmo e la gioia che solo i suoi 12 anni gli possono regalare. Sentirsi fortunati quando chi sta attorno a te vive di sogni e si impegna ogni giorno per concretizzarli in un mondo che sembra essersi dimenticato delle cose semplici, preso dalla corsa e alla ricerca delle cose futili. Un lavoro, quello dell’allenatore, che ti regala momenti magici e ti fa sentire bene. <br /><br />Nel weekend torneremo a parlare di gare con la "</span></span><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: large;"><b><i>Pyrenees Cup 2024</i></b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> " gara Ranking ICF a La Seu d’Urgell e con i </span></span><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: large;"><b>"Campionati Asiatici</b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">" sul nuovo canale Thailandese a Pattaya dove sarà presente pure Michal Martikan che, a 44 anni, ne compierà 45 il 18 maggio, non molla e ci riprova a conquistare un posto nella squadra slovacca, dopo aver anche pensato di andare a gareggiare per un altro paese: i più accreditati sembravano essere o l’Austria o la Cina, ma alla fine la direzione del suo club nativo, Dukla, l’ha convinto a restare e riprovarci senza tradire l’amata Patria. In effetti dopo 5 medaglie olimpiche, la prima d’oro in assoluto per la Repubblica Slovacchia dalla sua indipendenza nel 1993, 15 titoli iridati e altrettanti continentali, vedere un vero e proprio simbolo gareggiare sotto altri colori, sarebbe stato un vero insulto per una leggenda di questo sport. D’altro canto suscita pure un velo di tristezza il vedere ancora sui campi di gara, come atleta, colui che per oltre vent’anni ha regnato su tutti in tutto il mondo, forse sarebbe logico vederlo in altri ruoli, ma si sa che la passione e la voglia di pagaiare per lui sono rimaste ancora intatte come un tempo. <br /><br />Tornando sulla <i>Pyrenees Cup</i>, che si svolgerà in due weekend successivi, prima a La Seu e poi a Pau, c’è da sottolineare un numero elevato di partecipanti, non solo spagnoli, ma al via ci saranno pure gli inglesi, con Mallory Franklin fra tutti, i giovani della Repubblica Ceca e gli svizzeri. Per i padroni di casa sarà una sorta di test pre-selettivo, considerando il fatto che ad aprile, con la stessa sequenza di gare e località, si giocheranno i posti olimpici. Le gare spagnole si potranno seguire on line cliccando <a href="https://www.youtube.com/playlist?list=PL4dBXHr54rAiwnlGLdZdbzzwKgcWVBzvu">qui</a> - oppure se volete avere più dettagli sulla gara e magari entrare nella chat per restare sempre informati allora dovete fare un ulteriore click <a href="https://www.canoeicf.com/sites/default/files/1st_newsletter_2023_pyrenees_cup_v3.pdf">qui</a>!</span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><br /></span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQ1QbkMpp5esP84Ii38ThzS5ABBsSsOcMmr_CHeucOcJvhmbVVC8PgdC889FcNt5p3wUxTnCi2iPRq1pTh_yUK6wfYyFeUdWPTeiBAoR8IL7cJuUYRMaNA5nU0Jhp8Nz_KvTu3RZrE2kzz30fWJHOLjsPAKCR-VO8T21vdn05l30Srh9Qn9kA3M3mPfZE/s662/Screenshot%202024-03-07%20alle%2014.16.49.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="588" data-original-width="662" height="568" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQ1QbkMpp5esP84Ii38ThzS5ABBsSsOcMmr_CHeucOcJvhmbVVC8PgdC889FcNt5p3wUxTnCi2iPRq1pTh_yUK6wfYyFeUdWPTeiBAoR8IL7cJuUYRMaNA5nU0Jhp8Nz_KvTu3RZrE2kzz30fWJHOLjsPAKCR-VO8T21vdn05l30Srh9Qn9kA3M3mPfZE/w640-h568/Screenshot%202024-03-07%20alle%2014.16.49.png" width="640" /></a></div><br /><span style="color: #741b47; font-size: large;"><br /></span><p></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-13058272531773818792024-02-21T01:09:00.003+01:002024-02-21T01:11:19.565+01:00Kayak Cross: nessuna logica per i 18 Kg. dell'imbarcazione <p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i><b> </b></i></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2OFEa0y55axr8lPA1I-LQ2j3jsy-GsLJomh8QEXFP4v9nDlihz4uWYTssitp3WV0XK1xNmA9is6nIsSz6f_Y94td4UV6CCmRi6rDJClfhsWEPnzRYEeMV3MGmaOLaklD8aGS73v10eDVAptM1gzjLMtY28r_Xq7byHKNn-tglP-0_O70Wyd7_yigcpDI/s3356/EXTREME.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1611" data-original-width="3356" height="308" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2OFEa0y55axr8lPA1I-LQ2j3jsy-GsLJomh8QEXFP4v9nDlihz4uWYTssitp3WV0XK1xNmA9is6nIsSz6f_Y94td4UV6CCmRi6rDJClfhsWEPnzRYEeMV3MGmaOLaklD8aGS73v10eDVAptM1gzjLMtY28r_Xq7byHKNn-tglP-0_O70Wyd7_yigcpDI/w640-h308/EXTREME.jpeg" width="640" /></a></b></i></span></div><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i><b><br /></b></i></span><p></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i><b>Il</b></i></span><span style="color: #741b47; font-family: verdana; font-size: large;"> Kayak Cross sicuramente ha aperto nuove frontiere per la canoa, ma rischia pure di chiuderne tante altre, se non ci si sforza a dargli una sua vera identità. Dico questo perché, per il momento, è solo una brutta copia dello Slalom e, fino ad oggi, si è scimiottato uno sport che ha una sua precisa logica e tecnica. Nel corso degli anni la Canoa Slalom ha avuto una continua evoluzione, attraverso molti passaggi e cambiamenti, a partire dalle stesse lunghezze e larghezze degli scafi, per arrivare ai pesi e ai materiali usati per la loro costruzione. Se poi parliamo di tecnica di slalom il salto, da quando la disciplina è nata, è stato abissale. </span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: verdana; font-size: large;">Il Kayak Cross, voluto fortemente da Tony Estanguet, per riempire e giustificare la costruzione dell’impianto, ha voluto riprendere concetti e idee già viste nel passato, quando cioè si organizzavano su vari torrenti gare con le canoe in polietilene. Andando a ritroso e guardando la realtà italiana, ricordo che Oscar Bolfelli, più o meno a metà degli anni ’80, organizzava un trofeo di regolarità, sul fiume Sarca, con le canoe in polietilene. A seguire il suo esempio, diversi anni dopo, Enrico Lazzarotto lanciò l’idea che molto si avvicinava all’attuale Kayak Cross. Il forte pagaiatore del fiume Brenta è stato una sorta di Nostradamus moderno per quanto riguarda il Kayak Cross, peccato solo che il bravo Lazzarotto, per questioni di etica e principi, abbia abbandonato il mondo dei paletti appesi al cielo. Chissà se l'avessero capito e lasciato fare oggi certo non ci si troverebbe nella situazione in cui ci troviamo. Che cosa ideò Enrico Lazzarotto nei primi anni 2000 è presto detto! Infatti a Valstagna, alla Villetta, si montava una piattaforma su una sponda del fiume Brenta e quattro atleti da lì partivano in contemporanea, facendo 4 porte in risalita e altrettante in discesa. In questa gara, sotto l’organizzazione della "OpenwaterPro", si usavano, nelle prime edizioni, le barche da freestyle e, successivamente, quelle da creek; altre caratteristiche di questo evento erano i soldi messi in palio per i primi tre e venivano curate particolarmente la coreografia, le premiazioni, oltre alla musica con DJ e le soubrette sulla piattaforma a dare il via agli atleti e poi sul palco a premiare i vincitori... avanti anni luce!<br /></span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: verdana; font-size: large;"> </span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: verdana; font-size: large;">Ancora esempi simili si possono trovare nelle gare a Terni, nell’ambito del Festival degli sport fluviali, o, guardando all’estero, nelle gare di kayak estremo ai "TEVA MOUNTAIN GAMES"; ci sono ancora dei filmati su Youtube, ma la gara più famosa è stata certamente l’Adidas Sickline sul fiume Ötz.</span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: verdana; font-size: large;"> <br />Oggi il Kayak Cross ha grossi limiti partendo dai regolamenti per le imbarcazioni: sono troppi i 18 chilogrammi per omologare un kayak da gara. Veramente tanti se pensiamo che questa innovazione dovrebbe agevolare i più giovani ad avvicinarsi al nostro sport! Avete mai provato a riportare in partenza tali canoe per più di un’ora di allenamento? Si arriva sfiniti quindi si è costretti a limitare gli allenamenti allo stretto indispensabile per evitare di creare traumi e sovraccarichi ad atleti che sono impegnati anche nello slalom. La tecnologia attuale permetterebbe di realizzare imbarcazioni per il Kayak Cross poco superiori ai 10 chilogrammi e capite bene che togliere 8 chili agli attuali Kayak sarebbe un gran beneficio anche in termini di sicurezza. Infatti kayak da 10 chilogrammi diventerebbero facili da trasportare e più controllabili in acqua da parte degli stessi atleti. Già oggi, alcune case costruttrici, fanno scafi più leggeri che poi vengono zavorrati per arrivare al peso richiesto. Quindi che senso ha continuare a mantenere regolamenti che non agevolano gli atleti e lo sviluppo dello sport?</span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: verdana; font-size: large;"><br />I time trials a mio avviso dovrebbero disputarsi senza porte giusto il salto iniziale e poi via veloci verso il traguardo, introducendo così una prova diversa rispetto a quello che poi si vedrà negli scontri diretti fra atleti. Diventerebbe una gara a sé stante che dovrebbe essere premiata come tale e poi fungere da prova per formare le varie batterie, cosa che succederà ai prossimi Campionati Europei che si disputeranno a Tacen (Slovenia). </span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: verdana; font-size: large;"><br />Se parliamo di sicurezza introdurrei anche l’obbligo della griglia sul casco come nella canoa polo, visti anche gli ultimi fatti accorsi al campione del mondo della specialità in quel di Penrith durante gli allenamenti. <i>"Ut est rerum omnium magister usus"</i> diceva, nel De Bello Civili, Giulio Cesare e allora perché non apprendere dall’esperienza altrui per farne tesoro?!? Nella canoa polo usano i caschi con la griglia da oltre vent’anni e le maglie devono pure avere certe dimensioni ben regolamentate. Da noi invece sono obbligatorie le braccia coperte anche solo con una semplice maglietta in lycra! Non sono obbligatorie ad esempio le scarpe che a mio modo di vedere dovrebbero esserlo per tutta una serie di logici motivi. </span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: verdana; font-size: large;"><br />Il Kayak Cross, se veramente vogliamo dare un segnale di cambiamento, nella speranza di movimentare questo sport, dovrebbe tornare sui fiumi, in luoghi naturali. La stessa Federazione Internazionale dovrebbe incaricarsi di organizzare eventi specifici sfruttando il flusso naturale della corrente, perché, se restiamo ancorati all’attività sui canali, arriveremo al punto che sarà difficile sostenere le spese per allenarsi e per far crescere i giovani. Oggi, allenarsi sul canale alle porte di Parigi, costa 40 euro per 60 minuti spaccati, altrettanti per il canale in Australia. Costi ridotti a Rio, 10 euro per 90 minuti, ma il futuro deve riportarci al passato o a impianti eco-sostenibili come quello di Pau (Francia), Augsburg (Germania), Nottingham (Gran Bretagna) e tanti altri sparsi per la Francia. <br /><br /></span><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i>Occhio all’onda!</i></span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i> </i></span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i>qui sotto alcune immagini di quanto la OpenWaterPro organizza a Valstagna nei primi anni 2000</i></span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i> </i></span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i></i></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPuXpphtG1Zpv4P8oJm82n1vwWw0dh26vv_je1X32u6wjOzSEhcIjLynWkgBLNh9Z1t7HB3O1HMVZPuW-5Q491hcVcv_oJiAOqVhHRF_bIXG1E_MRW6vrNIPyT5WjV7njvspRvd6W5RL8oWFAW5uJmieLReyKuvUwL6Xe7BUEFV9zbO_gS3fQ4wt6IIYM/s2048/extreme%201.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1361" data-original-width="2048" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgPuXpphtG1Zpv4P8oJm82n1vwWw0dh26vv_je1X32u6wjOzSEhcIjLynWkgBLNh9Z1t7HB3O1HMVZPuW-5Q491hcVcv_oJiAOqVhHRF_bIXG1E_MRW6vrNIPyT5WjV7njvspRvd6W5RL8oWFAW5uJmieLReyKuvUwL6Xe7BUEFV9zbO_gS3fQ4wt6IIYM/w640-h426/extreme%201.JPG" width="640" /></a></i></span></div><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbitCuY_ihdS9HwcyFFWzsFUyxualBuEUSwn6nsXkwNGbjesVGqeRmsIFYsxYGmBIJo6H628D42e-MbRz9pnuwal0hT1LRW1UIFvwE5_uxCrSTpt1B5jjSdamYNie50cW1CoBDHFRSQCziPfdIXM564v7xY8Y3Dw3c8EXbZeGBkb5NmyG_eZisydMAdhw/s2048/etreme%203.JPG" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1361" data-original-width="2048" height="403" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhbitCuY_ihdS9HwcyFFWzsFUyxualBuEUSwn6nsXkwNGbjesVGqeRmsIFYsxYGmBIJo6H628D42e-MbRz9pnuwal0hT1LRW1UIFvwE5_uxCrSTpt1B5jjSdamYNie50cW1CoBDHFRSQCziPfdIXM564v7xY8Y3Dw3c8EXbZeGBkb5NmyG_eZisydMAdhw/w604-h403/etreme%203.JPG" width="604" /></a></i></span></div><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i><br /><br /><br /> <br /></i></span><p></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i> </i></span></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-47036521062792105942024-02-17T20:42:00.000+01:002024-02-17T20:42:04.426+01:00Sei barche hanno preso quote olimpiche e curiosità dal mondo dello slalom <p><span style="color: #a64d79; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i> </i></b></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #a64d79; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLO1KDXddTPThDRYmiD1sjM39pAkMymbF-I3us2-eCxmER_wKSA8HktwCApzFwqalbp012rraNoQ1V-Qhc_sYd_6vWmcebC23jJjzWWgndCULRxbEu32mYrXLk2Cn1MhZCvhE32AtSIasNEjkBhqSFdcUA_6KYvuQXsKQ2_vnHSxO-JnkToHR18FvoVq4/s1130/estanguet%20aa.%20jpeg.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1130" data-original-width="860" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLO1KDXddTPThDRYmiD1sjM39pAkMymbF-I3us2-eCxmER_wKSA8HktwCApzFwqalbp012rraNoQ1V-Qhc_sYd_6vWmcebC23jJjzWWgndCULRxbEu32mYrXLk2Cn1MhZCvhE32AtSIasNEjkBhqSFdcUA_6KYvuQXsKQ2_vnHSxO-JnkToHR18FvoVq4/w488-h640/estanguet%20aa.%20jpeg.jpeg" width="488" /></a></i></b></span></div><span style="color: #a64d79; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><br /></i></b></span><p></p><p><span style="color: #a64d79; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i>D</i></b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #a64d79; font-size: large;">iamo uno sguardo a che cosa è successo in chiave olimpica dopo le gare continentali per Oceania e per Africa: sono state assegnate o ricollocate in totale sei barche. La Germania conquista così il posto barca nel K1 men, mentre la Polonia ha preso il posto nel C1 donne. Anche nel kayak femminile è stata assegnata una quota all’Algeria grazie al miglior ranking ICF delle nazioni escluse. <br />Dalla qualifica africana il Senegal conquista il posto nel C1 uomini, l’Olanda nel C1 donne. Il Sud Africa per il kayak femminile e la Tunisia per il kayak maschile. Ora per avere la griglia complessiva olimpica delle nazioni che parteciperanno ai Giochi di Parigi 2024 bisognerà aspettare le gare dei Campionati Panamericani che si disputeranno a Rio dal 13 al 17 marzo. <br /><br />Qualche curiosità dal mondo dello slalom…</span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #a64d79; font-size: large;"><br />-- A la Réunion si sono disputate le gare ICF Ranking e nella finale del C1 uomini è successo qualche cosa di storico. Infatti Sideris Tasiadis è salito sul podio dietro al francese Yohann Senechault, campione europeo U23 lo scorso anno, e terzo un altro francese Titouan Estanguet. Ora la curiosità qual è? Semplice: il tedesco, a Londra, ai Giochi Olimpici del 2012, era arrivato secondo dietro a Tony Estanguet il papà di Titouan! Credo che nulla di simile sia mai successo fino a questa gara. Era successo però che madre e figlio avessero preso medaglia in Coppa del Mondo nella stessa edizione, parliamo cioè di Stepanka e Lobos Hilgert che nel 2011, nella gara sul canale di Troja, la mamma, 43 anni, fu terza e il figlio, 25 anni, secondo. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #a64d79; font-size: large;">-- Cattive notizie dall’Australia: il Penrith Whitewater Stadium è stato chiuso fino a nuovo avviso a causa di problemi relativi alla qualità dell’acqua. Una fioritura di alghe blu-verdi ha costretto da oggi la chiusura del canale. Le fioriture di alghe blu-verdi possono essere tossiche e causare irritazioni alla pelle, alle orecchie e agli occhi, gastroenterite, asma, eczema e sintomi simil-influenzali. Quindi inevitabile la decisione di interdire l’uso del canale. Un vero problema per chi attualmente si trova da quelle parti per allenarsi. Tra questi, oltre ad un gruppo di italiani, anche il campione Olimpico Jiri Prskavec e il campione del Mondo Joe Clarke. Sembra che la squadra della Repubblica Ceca, opti per trasferirsi in New Zeland sul canale di Auckland, mentre gli azzurri dovrebbero rientrare in Patria prima del previsto. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #a64d79; font-size: large;">-- Da Pau arrivano risultati interessanti per gli italiani che sono da quelle parti e che hanno partecipato alla gara organizzata dal locale canoa club. L’ha fatta da padrona Miguel Trave; infatti lo spagnolo ha vinto in C1 e in K1 con due manche pressoché fotocopie. In ginocchio vince con 96.77 e in K1 con 95.95! Nella canadese bene Martino Barzon che arriva quarto a poco più di 3 secondi dal catalano del La Seu d’Urgell che è rientrato da poco dal raduno negli Emirati Arabi. Poco competitivo il detentore della Coppa del Mondo 2023 e cioè lo sloveno Luka Bozic che finisce nelle retrovie. Gli fa buona compagnia pure Denis Garagaud che fa meglio dello sloveno, ma finisce 12esimo. Nel kayak, come detto, vince sempre Trave davanti al compagno di squadra Pau Echaniz e terzo Titouan Estanguet, quest’ultimo rientrato dalla Réunion da poco. Bene il veronese Tommaso Barzon che con un distacco di 1.55 dal vincitore è sesto. Nel Kayak femminile vince Maialen Chourraut davanti alle compagne di squadra Laia Sorribes e Olatz Arregui. Francesca Malagutti è 5^ a poco meno di cinque secondi dalla leader. Tutto spagnolo ancora il podio nella canadese femminile con Miren Lazkano che vince seguita da Klara Olazabal e Nuria Vilarrubla, tutte e tre nell’arco di qualche secondo. <br /><br /></span></span><span style="color: #a64d79; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;">Occhio all’onda! </span></p><p><span style="color: #a64d79; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #a64d79; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8AW19OLjssC-cS3ZJgGyezymRaQx70aokfzArAKWTHJgu2UtcJceuvxnR2_APUop0cpeeaDW6_pvgkiDPsAymomF0uLiX7yDZ_kZoeK3g9E3GJbDre9Y4acAtjh9_BCRobmsKCBejIvyi418Dbd4_0o3pfeFExVU41ywqdFWxTPIRIegYsYXj-wazRTo/s1354/penrith.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1190" data-original-width="1354" height="562" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8AW19OLjssC-cS3ZJgGyezymRaQx70aokfzArAKWTHJgu2UtcJceuvxnR2_APUop0cpeeaDW6_pvgkiDPsAymomF0uLiX7yDZ_kZoeK3g9E3GJbDre9Y4acAtjh9_BCRobmsKCBejIvyi418Dbd4_0o3pfeFExVU41ywqdFWxTPIRIegYsYXj-wazRTo/w640-h562/penrith.png" width="640" /></a></span></div><span style="color: #a64d79; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><br /> </span><p></p><p><span style="color: #a64d79; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"> </span><br /><br /> <br /><br /></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-34436821861995352882024-02-12T01:25:00.037+01:002024-02-13T12:37:14.020+01:00Novità e cronaca di gare del weekend <p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b> </b></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIUR20JhIb4HDshD0HtbIrhUWv2g4atbCW2YHdI5JQpKRbfU671Ohu78EzPS2dfLz_-in8pqA4CwFyn7sgPthzJRnwRGQkZa4SUejUPaKNrSQVg1GkT1lgAkRRBw_rYFtH0qOBLZa6pnkFYlCaRw6wH9GVapufu73ayZGvx07FqQFjCbpXVTy1RVo1YQM/s1784/chiarello.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="706" data-original-width="1784" height="254" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgIUR20JhIb4HDshD0HtbIrhUWv2g4atbCW2YHdI5JQpKRbfU671Ohu78EzPS2dfLz_-in8pqA4CwFyn7sgPthzJRnwRGQkZa4SUejUPaKNrSQVg1GkT1lgAkRRBw_rYFtH0qOBLZa6pnkFYlCaRw6wH9GVapufu73ayZGvx07FqQFjCbpXVTy1RVo1YQM/w640-h254/chiarello.png" width="640" /></a></b></span></div><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><br /></b></span><p></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b>La </b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">stagione 2024 è appena iniziata e già si parla di che cosa succederà nel 2025, cioè quando inizierà il nuovo ciclo olimpico per Los Angeles 2028. Sostanzialmente la principale novità sarà che la Coppa del Mondo cambierà formula e in pratica adotterà quasi lo stesso criterio dell’ECA Junior Slalom Cup e cioè prima manche di qualifica e la seconda di finale con 10 atleti, nel weekend quindi doppia gara per le prime 4 tappe, mentre la finale resterà con la formula vecchia e darà, quindi come sempre, punteggio doppio. Queste le prime indiscrezioni che arrivano sotto voce dall’ICF, ma…aspettiamo ansiosi le prossime soffiate.</span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> <br />Visto che abbiamo citato l’ <i>ECA Junior Slalom Cup</i> diciamo subito che sono gare riservate agli under 16 e 18, ma sono anche ammessi gli under 14 e under 23. Nel 2024 ad aprire le danze per questa manifestazione ci saranno due gare in Italia: a Valstagna l’1 e 2 giugno per proseguire nel fine settimana successivo ad Ivrea. Otto le le tappe previste per un totale di 16 gare e la classifica si fa sulle sette migliori prove. Una manifestazione pensata e fatta partire da Miroslav Stanovosky , oggi sempre a capo dell’organizzazione, ma sotto l’insegna ufficiale, dal 2016, della European Canoe Association. Il costo di iscrizione per ogni atleta e per ogni gara è di 40 euro. Eccessivi 80 euro se un atleta fa la doppia gara, cosa auspicabile a queste età, e che non ne vedo la ragione anche economica visto che in pratica si sta parlando dello stesso ragazzo o ragazza che usufruisce in pratica dello stesso servizio a livello logistico e vettovagliamento se previsto! La formula è quella di due gare nella stessa località, con prima manche per tutti e seconda di finale riservata ai 2/3 con un massimo però di 30 finalisti per categoria e specialità. <br />Un evento questo che ha dato parecchie soddisfazioni all’Italia considerando che diversi giovani atleti hanno vinto la classifica finale a partire da Raffaello Ivaldi che vinse in C1 la prima edizione e cioè nel 2014 tra gli under 16 nella specialità del C1. Poi sono seguite le vittorie in kayak di Marco e Daniele Romano rispettivamente nel 2016 tra gli under 16 e poi nel 2018 tra gli under 18, e, per il più giovane dei fratelli di Desenzano, le vittorie sono arrivate nel 2021 fra gli U14 e l’anno scorso negli U16. Sempre nel 2021 fra gli under 16 vinse nel kayak Xabi Ferrazzi. Vittorie ancora nel passato per l’Italia con Elena Borghi e Andrea Nardo. Diversi pure i piazzamenti importanti per diversi atleti azzurri nel corso delle nove edizioni disputate. <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Buttiamo anche l’occhio alle <i>gare ICF Ranking</i> che si sono tenute a la <i>Réunion</i> nel weekend. Gare valide pure per assegnare le quote olimpiche per il Continente Africano e come sempre l’organizzazione è stata all’altezza della situazione: dirette video e classifiche on line. A dare peso alla manifestazione anche il presidente francese della FFCK, Monsieur Jean Zoungrana, oltre a vari delegati politici. Anche le premiazioni sono state seguite in diretta sui social e qui un appunto bisogna farlo: non è possibile che i premiati salgano sul podio con ciabatte e pantaloncini corti, senza la divisa ufficiale! Capisco il caldo, capisco il sole, capisco che non ci si pensi, ma mi rendo conto anche che dobbiamo dare una svolta al nostro mondo, partendo anche dall’immagine che gli stessi atleti devono avere e offrire. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><br />Gelindo Chiarello, trionfatore nel kayak maschile, ha costruito il suo successo dalla porta 11 all’arrivo. Lo svizzero, che porta al maschile il nome della mia cara mamma, parla fluentemente tedesco, francese e inglese ha 26 anni e nel 2022 aveva preso finale in Coppa del Mondo a Pau finendo in 9^ posizione. Nel mezzo dell’Oceano Indiano, il rosso crociato, ha saputo sbalordire tutti con una seconda gara strepitosa tanto più se si pensa che dalla partenza alla risalita 11 aveva fatto registrare un ritardo da Boris Neveu di un secondo e 24 centesimi, per poi chiudere al primo posto con un vantaggio sullo svedese Isak Ohrstrom di poco più di mezzo secondo e di un secondo e 27 sul campione del mondo del 2022 Vit Prindis. Lo svizzero, che da tempo dedica anima e copro allo slalom, ha magistralmente guidato il suo kayak alla perfezione prima nelle combinazioni strette in discesa di metà percorso e poi ha infilato d’un solo fiato il passaggio 17 e 18, per proseguire poi senza sbavature e onde in faccia fino al traguardo. Bravo e ancora bravo Gelindo e viva la Svizzera che si impone anche nel kayak cross con Jan Rohrer che mette la punta davanti al compagno di squadra Dimitri Marx con il francese Boris Neveu terzo. <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Cosa aggiungere se non il fatto che si prospetta lotta dura in casa tedesca per definire chi andrà alle Olimpiadi. Se mi chiedessero di scommettere tra Lilik ed Herzog in C1 non saprei su chi puntare anche se qualche euro me lo giocherei sulla prima sperando di azzeccarci giusto e fingendo di non ricordare che la seconda, invece, ha al collo già una medaglia a cinque cerchi! Stessa cosa per il Kayak maschile con un Aigner che nel 2023 aveva preso l'ultimo posto disponibile per in entrare in squadra e quest'anno l'esordio non è stato convincente. Funk nel kayak femminile deve comunque guardarsi alle spalle dalla solita Elena Lillik, che non ha nulla da perdere, mentre fra i C1 uomini Tasiadis sambra avere ancora una marcia in più dei suoi compagni di squadra. <br /></span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Per leggere un pezzo classico di cronaca della gara andate sul sito dell’ECA cliccando <a href="https://www.canoe-europe.org/news/three-medals-for-elena-lilik-in-reunion-2899">qui</a> , mentre per i risultati completi <a href=" https://compet.ffck.org/live/canoe/live_web.html">qui</a> e per i video delle finali un altro click <a href="https://www.facebook.com/comitereunion.canoekayak/videos/1416857465613291">qui</a>! </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Per dovere di cronaca devo pure scrivere che in Nuova Zelanda sul canale "<i>Vector Wero"</i> di Aukland c'è stata una gara ranking in questo fine settimana, ma in pratica la gara ha visto al via solo atleti locali fatta eccezione per Camille Prigent, e Marjorie Delasuss, che tra le altre cose hanno pure vinto, a braccia basse, le loro rispettive categorie. Per i risultati cliccare sempre... <a href="https://siwidata.com/canoe123/live?SessionKey=csnz.2024NZOPEN">qui</a>! <br /></span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><br />Si riparlerà di gare di slalom di una certa rilevanza solo a marzo prima con i <i>Campionati Asiatici, </i>sul nuovissimo canale tailandese a Pattaya, ci sono stato in Thailandia l’anno scorso con Amur e ci siamo divertiti un sacco, nel weekend 8/9 per poi la settimana successiva concentrarsi sui <i>Panamericani a Rio de Janeiro </i>che varranno anche come ultima qualifica olimpica per Parigi 2024 per il continente Americano. <br /><br /></span></span><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i>Occhio all'Onda!</i></b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><br /><br /><br /></span></span><span style="color: #741b47; font-family: courier; font-size: large;"><i><u>CALENDARIO ECA JUNIOR SLALOM CUP 2024</u><br />1.6.-2.6.2024 - Valstagna (ITA)<br />8.6.-9.6.2024 - Ivrea (ITA)<br />15.6.-16.6.2024 - Augsburg (GER)<br />22.-23.6.2024 - Flattach (AUT) <br />28.6.-30.6.2024 - Solkan (SLO)<br />12.7.-14.7.2024 - Krakow (POL)<br />20.7.-21.7.2024 - Roudnice (CZE) <br />27.-28.7.2024 - Bratislava (SVK)</i></span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: courier; font-size: large;"><i> </i></span><i></i></p><p><i></i></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEib_xoz1S6cqMKEzJ7VPX-Fal_ZjCLysYGW9kIl0NKmLWmylDEdUOEOl0lCkTpwYAUynsvubq3j9YXTMkA3e5Irny_oD5f3W96HSAUINkLtAcDH2dTcql7D7u0INmJc_O6n6gufEx-NL83yy0TSDgsX6PdljuQRceEpmbTAkK2EnjMY0lJoy_Xn5VTndME/s1672/results.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="992" data-original-width="1672" height="380" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEib_xoz1S6cqMKEzJ7VPX-Fal_ZjCLysYGW9kIl0NKmLWmylDEdUOEOl0lCkTpwYAUynsvubq3j9YXTMkA3e5Irny_oD5f3W96HSAUINkLtAcDH2dTcql7D7u0INmJc_O6n6gufEx-NL83yy0TSDgsX6PdljuQRceEpmbTAkK2EnjMY0lJoy_Xn5VTndME/w640-h380/results.png" width="640" /></a></div><br /><br /><i><br /></i><br /><br /><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMuNwsH3Qk9Uf0_Xa2DGERb9k9HuD6NhI6WnWih4E1hBA3D3dCU8PS_qga6ZOAkmluGEbo8TFNqEjvf-RvZAaMFS0E5w3Der0mCC6REH3Dx1DKN3IbiHSa57J6tfe2PxRm8EIRVgLtqk-zsPnOO1l1g2suqiI-TW9JQoSWzk9CRszcGEJU3ag3gA2kTxI/s1112/la%20reunion.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1112" data-original-width="786" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMuNwsH3Qk9Uf0_Xa2DGERb9k9HuD6NhI6WnWih4E1hBA3D3dCU8PS_qga6ZOAkmluGEbo8TFNqEjvf-RvZAaMFS0E5w3Der0mCC6REH3Dx1DKN3IbiHSa57J6tfe2PxRm8EIRVgLtqk-zsPnOO1l1g2suqiI-TW9JQoSWzk9CRszcGEJU3ag3gA2kTxI/w452-h640/la%20reunion.png" width="452" /></a></div><br />Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-80946884663138943622024-02-09T19:41:00.001+01:002024-02-09T19:41:06.869+01:00Australian Open, selezioni brasiliane e quote olimpiche per l'Africa<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggWiw8yLMC7VCnQcoa_HDKjWJJ1dZdiW088aBvfCCAf-vlLaOuyxEeSGM49DR88ljPNWck9i6wbFKJycYY_dFQY4vL-naRu35Nqcofyj_HRja4GuuPVGgB05CmqS2neIFDXnfkMIOKqJFtscTmrnQPXl2Vp5eCS58plqjuKSGfvxSkfXm-p7QrG3EHWM0/s1812/ferrazzi.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1098" data-original-width="1812" height="388" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggWiw8yLMC7VCnQcoa_HDKjWJJ1dZdiW088aBvfCCAf-vlLaOuyxEeSGM49DR88ljPNWck9i6wbFKJycYY_dFQY4vL-naRu35Nqcofyj_HRja4GuuPVGgB05CmqS2neIFDXnfkMIOKqJFtscTmrnQPXl2Vp5eCS58plqjuKSGfvxSkfXm-p7QrG3EHWM0/w640-h388/ferrazzi.jpeg" width="640" /></a></div><p></p><p><span style="color: #a64d79; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b>S</b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #a64d79; font-size: large;">anremo catalizza l’attenzione, ma non dobbiamo perdere di vista quello che è successo e quello che succederà nel week-end per la canoa slalom. Avevo presentato e anticipato gli eventi dello scorso fine settimana nel post precedente, penso di essere stato uno dei pochi a farlo! Tutto passa molto in sordina, si compete e tutto sembra presto finire del dimenticatoio. Eppure i fatti accaduti sono interessanti e ci sarebbe tanto da raccontare! <br /><br />Partiamo dagli <i>Australian Open</i> dove si è adottata la formula delle due finali, cioè i primi 10 entravano nella finale per le medaglie, mentre agli altri è stata data la possibilità di disputare quella che in gergo tecnico si chiama finale B. <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #a64d79; font-size: large;">Si conferma al vertice nella canadese femminile Jessica Fox e dove esordiscono in gara anche le ragazze italiane. Marta Bertoncelli e Elena Borghi conquistano la finale; rispettivamente finiscono la gara in 6^ e 9^ posizione. Due gare oneste per le due carabiniere di Ferrara che dall’altra parte del mondo erano arrivate da pochi giorni. La gara della canadese maschile ha assunto un’importanza notevole soprattutto per i padroni di casa considerando che serviva per definire il nome di chi rappresenterà i giallo-verdi a Parigi. Alla fine ha avuto la meglio il 25enne Tristan Carter, originario di Melbourne, che ai mondiali del 2023 era arrivato 18esimo in seconda manche e, nonostante fosse stato il migliore dei canguri in quella rassegna, non era riuscito a prendere la quota olimpica per il suo Paese. L’Australia ha poi recuperato il posto olimpico ai recenti Oceania Championships di fine gennaio 2024 e a prendere la quota ci ha pensato Brodie Crawford. La lotta poi era rimasta aperta fino alle gare degli Australian Open, che, come ho già detto, ha visto Carter trionfare. Visto che parliamo di C1 c’è da sottolineare che l’irlandese Liam Jegou ha avuto la meglio per un posto a Parigi nella sfida che era rimasta ancora aperta con Robert Hendrick. Strano destino quello di Robert Hendrick che già per Tokyo aveva conquistato a La Seu d’Urgell il posto per l’Irlanda ma poi, invece, la sua nazione era stata rappresentata da Liam Jegou. La stessa cosa è successa per Parigi 2024, infatti Hendrick ancora una volta aveva preso la quota ai mondiali di Londra con il suo 16esimo posto, ma poi finisce che nelle selezioni interne (quest’anno fatte per l’appunto in Australia) perde l’occasione importante per andare ai Giochi. <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #a64d79; font-size: large;">4 penalità sono troppe pure per Jessica Fox per sperare di vincersi pure la gara in kayak, anche se arriva seconda per soli 27 centesimi dall’olandese, maritata con Mike Dawson, Martina Wegman. Piccola soddisfazione però in casa Fox visto che la giovane Noemi riesce a salire sul podio precedendo Klaudia Zwolinska di 50 centesimi.<br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #a64d79; font-size: large;">Nel Kayak maschile Jiri Prskavec osa troppo e il suo passaggio alla 19 in discesa è giudicato severamente. Peccato perché il tempo di 92.51 era decisamente irraggiungibile per gli avversari. Gli Italiani in gara sono altalenanti: Giovanni De Gennaro quarto con penalità, mentre Marcello Beda è quarto nella prova vinta dal giovane Xabi Ferrazzi che fa registrare quello che sarebbe stato il secondo miglio tempo della finale assoluta. Una nota bisogna pur farla pure sul campione del mondo Joseph Clarke che in finale B è quinto dopo la sosta forzata dall’incidente in allenamento nel Kayak Cross. <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #a64d79; font-size: large;">Sarò più veloce a raccontarvi invece cosa è successo lo scorso fine settimana a Rio sul canale olimpico di Deodoro, visto che si sono disputate le gare di selezione per formare la "<i>seleçao</i>" del Brasile. Diciamo che è andato tutto come da previsioni: si qualificano Pedro Gonçalves e Matheus Desnos nel K1 uomini rispettando le percentuali previste così come per Omira Estacia nella canadese femminile, mentre per i C1 confermati Charles Correa e Kauã Da Silva. Completa la squadra Ana Satila che con i suoi due quinti posti ai mondiali dello scorso anno si era già assicurata maglia e posto olimpico. <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #a64d79; font-size: large;">Cosa ci sarà questa settimana è presto detto: sull’Isola della Réunion e cioè in mezzo all’Oceano Indiano, ci saranno le <i>selezioni olimpiche per il Continente Africano, </i>difficile da capire perchè si disputino qui!Presenti in loco anche diversi atleti europei a partire dalla squadra tedesca con alcuni slovacchi e ovviamente i francesi. <br />Aspettiamo quindi i nomi degli atleti africani che si qualificheranno per completare la lista dei partecipanti a Parigi 2024, anche se bisognerà aspettare il 19 marzo con le gare dei Campionati Panamericani per avere tutti i nomi delle nazioni che avranno diritto di partecipare alla decima edizione dei Giochi Olimpici per la canoa slalom.<br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #a64d79; font-size: large;"><i><u>Nota di colore</u></i>: anche Sideris Tasiadis lo abbiamo visto nella start list della gara a La Réunion, si capisce che il 2024 è un anno importante perché normalmente il campione tedesco non è abituato ad andare ad allenarsi al caldo, ma evidentemente anche per lui le cose si complicano in attesa della selezione tedesca per formare la squadra olimpica. Tasiadis però inizia male la sua trasferta nel mezzo dell’Oceano Indiano visto che ha già rotto la sua pagaia! C’è anche Nicolas Gestin, restio a prendere l’aereo per motivi ecologici, sull’isola a preparare la stagione e a gareggiare, mentre i suoi compagni a cinque cerchi sono in Australia, come vi ho già ricordato. <br /><br /></span></span><span style="color: #a64d79; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i>Occhio all’onda! </i></span><br /></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-27707441585071868542024-02-01T02:03:00.020+01:002024-02-01T09:31:31.096+01:00Curiosità in attesa delle gare di fine settimana <p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b> </b></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg0INL-Jepi6F7SsOp1kucbzlgDhiNboL6_EjnNcJ1f3QNxSLyVADXhrFbwxPyEwU8BwVqp5mlp3qa0C9V9ZYxisVpUq5DEeJbqSH4O4oW0OglWx6C2PLCtjoG4WJt8xOZ3aQ9YuU5VMjTkReEsQNa7AmMcJ-dewU7eT1GeQR2a7aYWfIAnJwAp5YdPEm8" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="2171" data-original-width="3364" height="414" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg0INL-Jepi6F7SsOp1kucbzlgDhiNboL6_EjnNcJ1f3QNxSLyVADXhrFbwxPyEwU8BwVqp5mlp3qa0C9V9ZYxisVpUq5DEeJbqSH4O4oW0OglWx6C2PLCtjoG4WJt8xOZ3aQ9YuU5VMjTkReEsQNa7AmMcJ-dewU7eT1GeQR2a7aYWfIAnJwAp5YdPEm8=w640-h414" width="640" /></a></b></span></div><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><br /></b></span><p></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b>In</b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> attesa del week-end, dove ci saranno gli "<i>Australian Open</i>" e le gare di selezione a Rio de Janeiro, riprendiamo in mano le gare degli "<i>Oceania Championships"</i> per vedere qualche curiosità. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">La prima è quella che l’Australia ha conquistato la quota olimpica nella canadese monoposto maschile, l’unica qualificazione che ancora mancava a questa nazione. Mentre se c’è già il nome di chi rappresenterà l’Australia ai Giochi Olimpici di Parigi nel kayak e nella canadese femminile e cioè Jessica Fox, anche se di dubbi comunque non ce n’erano, viceversa ancora da definire i nomi per il kayak e per la canadese maschile. Nel kayak Timothy Anderson è in vantaggio su Lucien Delfour considerando che il primo ha centrato la finale, mentre il secondo è finito nelle retrovie, 15esimo, nella semifinale. Inoltre Anderson aveva chiuso in quinta posizione il mondiale londinese dello scorso anno che è valso come prima qualifica olimpica assoluta. L’australiano di anni ne farà 30 il 26 giugno prossimo, mentre il suo diretto avversario per un posto ai Giochi e cioè Delfour di anni ne farà 36 il prossimo 22 dicembre. Per avere il nome definitivo però si dovranno aspettare le gare del prossimo fine settimana, così come per conoscere il nome dell’atleta irlandese della canadese monoposto che parteciperà a Parigi. La sfida ora è rimasta aperta tra Liam Jegou e Robert Hendrik visto che Jake Cochrane non ha più possibilità di qualificarsi considerando che quest’ultimo, nel weekend passato, è uscito di scena nelle qualifiche, mentre i suoi compagni se la sono giocata fino alla semifinale per Hendrik, mentre per Jegou, la gara lo ha visto in finale chiudere al 5^ posto. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">In Brasile, dove sono numerosi pure gli europei ad allenarsi e altri stanno arrivando compresa la squadra della Marina Militare al completo, il week-end servirà per definire la squadra che parteciperà prima ai Campionati Panamericani di marzo, qualifica olimpica e poi alle gare di Coppa e alla qualifica olimpica per il Kayak Cross fissata a Praga nel secondo fine settimana di giugno. Saranno tre i giorni di gara, sul canale olimpico di Rio, a partire da giovedì primo febbraio con due manche con la migliore che varrà da classifica finale. Il venerdì la selezione si disputa su manche secca, mentre il sabato si passerà dalla semifinale per accedere alla finale. Domenica 4 dedicata alla selezione per il Kayak Cross. Alle gare non parteciperà Ana Satila, già qualificata per i Giochi grazie ai due quinti posti ai mondiali dello scorso anno. La forte atleta, che ormai ha preso casa e residenza a Rio, esce da due brutte settimane di influenza con una passata a curarsi in ospedale. Per lei un lento recupero alla normalità e agli allenamenti, prima a secco e poi in acqua. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Dall’ECA (<i>European Canoe Association</i>) arrivano novità sui regolamenti che si differenziano da quelli dell'ICF (International Canoe Federation). </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Partiamo dalla <u>prima novità</u> e cioè quella che ai campionati continentali si assegneranno le medaglie per il Kayak Cross anche per i Time Trial. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">La <u>seconda novità</u> è che i campioni europei in carica potranno partecipare alla gara Continentale difendendo così il loro titolo conquistato nel 2023. Ci saranno quindi nazioni che parteciperanno con 4 atleti in alcune specialità, queste saranno: </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">- la Repubblica Ceca nel k1 uomini visto che hanno il campione europeo 2023 Jiri Prskavec e pure nel Kayak Cross con Ondrej Tunka;<br /></span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">- la Gran Bretagna nel C1 uomini grazie al titolo di Ryan Westley, che tra le altre cose nel 2024 non ha preso squadra, quindi viene ripescato per il suo titolo vinto nel 2023</span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">- la Germania con Elena Lilik campionessa europea C1 donne, sempre la Germania con Ricarda Funk campionessa europea k1 donne </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">- l'Ucraina con Vittoria Us nel Kayak Cross femminile. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">La <u>terza interessante novità</u> che tutte le finali in tutte le categorie saranno a 12, precedentemente i K1M si giocavano le medaglie con 15 finalisti e le altre categorie con i classici 10. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">La <u>quarta novità</u> è che le porte da slalom dovranno avere tutte una larghezza di 1 metro e 40 centimetri. Per l'ICF la larghezza può andare da un minimo di 1 metro e 20 ad un massimo di 4 metri. <br /></span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> Speriamo che prima o poi anche l’ICF prenda esempio dall’ECA per dare valore alle prove a cronometro offrendo pure più suspense e senso a delle prove che fino a questo momento di senso non ne hanno! </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> </span></span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;">Occhio all’onda!
</span></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-34865866287440138602024-01-28T17:07:00.002+01:002024-01-28T19:06:05.371+01:00Oceania Championships 2024 Fox e Prskavec i protagonisti <p> <table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVQ5h6D6R2da5GUHR6Q4pSayNI9Gi12DjdoXo3QtkvZdjxVTFUATpiFj9331-Gcq4GD6smXv10sp1aWSWCBPph1LLtzcb1d14CKV7MTweklY6vaYcL_qcSRa8cUMlKFD-5FM2EYQ_LZgV-IdjmPSV0OyN9eYg_LPfKyXNR9GPIEcT3gT-xxt4p9kkeiiE/s1063/podio%20k1%20m%20aus.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1021" data-original-width="1063" height="614" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVQ5h6D6R2da5GUHR6Q4pSayNI9Gi12DjdoXo3QtkvZdjxVTFUATpiFj9331-Gcq4GD6smXv10sp1aWSWCBPph1LLtzcb1d14CKV7MTweklY6vaYcL_qcSRa8cUMlKFD-5FM2EYQ_LZgV-IdjmPSV0OyN9eYg_LPfKyXNR9GPIEcT3gT-xxt4p9kkeiiE/w640-h614/podio%20k1%20m%20aus.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr align="left"><td class="tr-caption"><span style="color: #0b5394; font-family: courier;"><i>il podio K1 men slalom con Prskavec vincitore, argento Delassus e bronzo Biazizzo.</i></span></td><td class="tr-caption"><span style="color: #0b5394; font-family: courier;"><i> </i></span></td><td class="tr-caption"><span style="color: #0b5394; font-family: courier;"><i> </i></span></td><td class="tr-caption"><span style="color: #0b5394; font-family: courier;"><i> </i></span><br /></td></tr></tbody></table></p><p><br /></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;">"Dimidium facti, qui coepit, habet"</span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> tanto per prendere in prestito le parole di <i>Quintus Horatius Flaccus</i> che tradotte in volgare sarebbero: "<i>chi ben inizia è a metà dell’opera</i>", frase che ben si addice alla perfezione ai due fenomeni quali essi sono e che rispondo ai nomi di Jessica Fox e Jiri Prskavec. I due iniziano la stagione nel miglior modo possibile e cioè vincendo nel kayak le loro rispettive categorie. Per la verità fanno ben di più visto che Jessica vince pure in C1 e in Kayak cross e Jiri entra in finale anche in C1. La grandezza di questi atleti arriva dal fatto che salgono sul gradino più alto del podio con un margine tale che anche una penalità non influisce sul risultato finale. La figlia della Volpe tocca la porta 1, che è una risalita, e il ceco tocca, anche lui una risalita, ma la 15. Eppure il risultato non cambia, dominano le gare con tempi strepitosi su un percorso leggermente modificato rispetto alle qualifiche e che, se vogliamo permette, ai due campioni di esprimersi ancora meglio grazie a due combinazioni che affrontate da loro sembrano banalità uniche, ma viste fare dagli altri si capisce che di banale non c’è nulla! Mi riferisco alle due retro del percorso e cioè la 7 e la 20. Alla porta 7 Prskavec inganna a prima vista anche allenatori esperti che pensano che l’intenzione del campione olimpico sia quella di affrontarla in discesa. Anch’io rivedendo il video più volte mi sono chiesto se effettivamente le intenzioni del piccolo pagaiatore di Praga fossero quelle di provare ad infilarsi dentro la porta già con la punta verso valle per farla diretta. Il dubbio rimane perché uscito dalla risalita 6 sale sulla <i>main wave</i> diretto come se non ci fosse un domani, come se la porta da fare non esistesse, eppure ci arriva dentro come una fucilata. A questo punto pianta la coda, gira la barca sul lato opposto e come un proiettile appena sparato da un Winchester riparte, per divorarsi il resto del percorso. Ancora meglio fa alla porta 20 che in pratica è messa sul lato sinistro del canale e la porta successiva è una risalita a destra e in mezzo, tra le due porte c’è un’onda con un ricciolo bianco capace di fermare chi prova a passarci dentro. Ed è proprio questo l’elemento su cui puntano i due campioni: l’effetto stop e rilancio! Jiri si gira almeno due metri prima della porta e cioè subito dopo aver superato il passaggio della 19, e affidandosi al suo istinto, di cui si può fidare ciecamente, si piazza con la coda verso valle e aspetta la botta sulla schiena data dal ritorno d’acqua. Cosa che avviene un attimo dopo e che gli innesca lo stimolo per spingere la sua canoa dentro la risalita 21 a grandissime velocità. L’effetto sarà quello di divorare la risalita e avere tutto il tempo per preparare la 22 allargandola in entrata, ma controllando l’uscita diretta verso la 23 che infila molto bene, rimediando all’errore che in semifinale gli era costato qualche secondo. Si sa però che i campioni possono sbagliare una sola volta, perché errare è umano, perseverare è diabolico e loro sanno quasi sempre come imboccare la strada giusta specialmente quando la posta in palio è elevata. <br />Jessica Fox vince in K1 con un vantaggio di oltre 3 secondi e, come già detto, con il tocco alla 1. Alle sue spalle ci finisce la polacca Klaudia Zwolinska e bronzo alla sorellina Noemi Fox. Le quotate Wegan, Woods e Jones in finale sono protagoniste in negativo. L’olandese tocca, l’inglese, pur con zero, è lenta e la New Zelandese Jones è costretta a risalire l’ultima porta visto che era uscita dalla risalita troppo chiusa per riuscire a centrarla. L’ho vista molto appesantita sugli ultimi passaggi tanto è che finisce lunghissima alla 21, si mette a discutere e a giocare con l’acqua all’entrata della 22 e alla fine perde tutto alla 23. Camila Prigent esce di scena in semifinale con un 50 banalissimo e senza diritto di replica, alla 20 che ha cercato di passare in retro al volo!<br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Il vero capolavoro di questo fine settimana australe arriva però ancora una volta da Jessica Fox non in kayak slalom, non in kayak cross, ma dalla sua gara in C1: il suo 106.48 le regala titolo continentale, ma soprattutto segna un passaggio importante nella sua carriera sportiva in questa specialità che domina a suo piacimento. Giusto per avere un confronto i C1 uomini vincono la gara solo con 3,73 secondi in meno e Fox lascia le avversarie ad oltre 9 secondi! Per capire esattamente il valore di questo distacco immaginatevi che lei sia sul traguardo e le sue avversarie stiano per entrare nella risalita 22…poi avranno da fare la 23 e scattare per circa 15 metri prima di fermare i cronometri. Mi ha impressionato vederla pagaiare nei tratti dritti fuori dalle porte, sembrava un caterpillar che massacrava il terreno che incontrava sul suo cammino, lasciando alle sue spalle gorghi che impressionano per la loro profondità! <br />Degli altri parleremo in settimana. Due note di colore, anzi due note di colore piuttosto sbiadito perché come sempre le gare a Penrith sono una sorta di festa privata solo per gli addetti ai lavori. Pubblico assente, il sito web mal curato con la scritta costante: « coming soon » sul materiale fotografico, la diretta su Facebook, commentata da un Richard Fox molto sobrio, ha avuto punte di ben 15 collegamenti! Qualcosa bisogna pure fare per dare una svolta a questo sport di cui pochi parlano, nessuno commenta, e tutto sembra passare in secondo piano! <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Degli altri atleti e delle gare di cross parleremo nei prossimi giorni, visto che tempo sembra essercene. <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Anche a La Reunion si è disputata una gara di slalom vinta da Vit Prindis sullo svedese Isak Orhstrom.<br />Nel settore femminile doppia vittoria per Us che si impone in C1 e anche in k1. Se facessimo un confronto a distanza a livello di percentuali tra l’ucraina Us e l’australiana Fox ci accorgiamo che la prima vince da seduta con un distacco dal miglior K1 uomini del 14.9% mentre la seconda del 9%. In C1 Us vince con 22% e Fox con 14.9% - tanto per giocare con i numeri e capire la grandezza di un fenomeno venuta dall’incrocio di due campioni come lo sono stati mamma e papà! <br /><br /></span></span><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;">Occhio all’onda!</span><span style="font-size: x-large;"><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script;"></span></span></p><p><span style="font-size: x-large;"><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script;"><br /></span></span></p><p><br /></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-16446982012797003842024-01-26T16:14:00.005+01:002024-01-26T18:53:26.192+01:00QUALIFICHE PER KAYAK FATTE MENTRE PER LE CANADESI POSTICIPATE A DOMANI <p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i> </i></b></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4tl6zwI3reUMYwVLl0grNpV0htwpOk6r016z9xWxzXsnKWdS4ZqmMOzbUMCWj88sFy6C-G2CAPluvAmvoEZgjEnm1Ae-7HUx3Xvh1azuP_UIv0aBJ0wq0Rsbwjh5Dw6TVrKknMwdTFkbpXN_FVC40otv0Duux8tBodJCa7Bck4CIWF-TuTgYCZI2aQuI/s1668/fox.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1262" data-original-width="1668" height="484" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4tl6zwI3reUMYwVLl0grNpV0htwpOk6r016z9xWxzXsnKWdS4ZqmMOzbUMCWj88sFy6C-G2CAPluvAmvoEZgjEnm1Ae-7HUx3Xvh1azuP_UIv0aBJ0wq0Rsbwjh5Dw6TVrKknMwdTFkbpXN_FVC40otv0Duux8tBodJCa7Bck4CIWF-TuTgYCZI2aQuI/w640-h484/fox.jpeg" width="640" /></a></i></b></span></div><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><br /></i></b></span><p></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i> G</i></b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">iornata particolarmente lunga oggi visto che è iniziata con la sveglia alle 4 am per seguire la semifinale di Sinner e le qualifiche di slalom in quel di Penrith. Orari antelucani per tutto il fine settimana quindi sveglie all’alba, considerando che vivo dalla parte opposta di dove si stanno svolgendo le partite di tennis e le gare di canoa slalom. </span></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Che soddisfazione però vedere l’italiano imporsi sul numero 1 del tennis mondiali in 4 set e con infinita umiltà e classe. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> </span></span><br /><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">A disegnare il tracciato per gli "<i>Oceania Championships</i>" ci hanno pensato i due Mike: il primo per l’Australia fa di cognome Druce e il secondo per la Nuova Zelanda è Dawson. La partenza è stata abbassata rispetto al passato e si parte poco sopra il primo ponte. Un percorso per la qualifica che inizia subito con una risalita e finisce in pratica con altre due risalite sulle 22 porte dislocate sul canale di Penrith. Una combinazione in retro nella "<i>main wave</i>" e poi una parte centrale angolata che porta gli atleti a destra e a sinistra del budello di acqua olimpico. La combinazione 9/10 lascia margine di scelta tra fare in retro o in discesa come ha fatto il campione olimpico Jiri Prskavec che fa registrare il miglior tempo con 91.22, ma ci mette un tocco alla 7, tocca il palino di destra con la pala sinistra, e si piazza quarto. Anche il giovane transalpino Titouan Castryck ci prova a fare discesa la 10, ma in prima manche si prende un 50 che lo costringe a presentarsi al via in seconda manche per passare il turno. Tra i K1 non brilla il marocchino Mathis Soudi, c’era attesa vederlo all’opera, che prende un distacco abissale, finisce in nona posizione a più 5 secondi dal Lucien Delfour che vince la qualifica sul compagno di squadra e rivale per un posto olimpico Timothhy Anderson. C’è da chiedersi dove il campione ceco ha fatto la differenza e la risposta arriva dalle ultime 4 risalite che praticamente divora rispetto ai suoi avversari. Due risalite a destra e due a sinistra, rispettivamente la 11 a cui si approccia con una calma assoluta preparando il colpo largo di sinistro nel momento in cui la sua canoa inizia già a ruotare. Sulla 15 in risalita a sinistra sfrutta l’onda precedente e si infila senza forzare, mantenendo lucidità e freschezza fisica. Ma sono la 20 e la 21 a fare la vera differenza! Nella prima risalita a destra il suo scafo entra nella morta e non perde un solo centimetro verso valle: fa tutto con il destro in acqua, prima gli serve per girare la canoa e poi, alzando il gomito sinistro, pianta la pala in acqua verticale che sembra cementarsi sul fondo. Ne esce con velocità, usa tre piccole pagaiate per approcciarsi alla 21 che pennella senza difficoltà. Rilassato taglia il traguardo senza affanno. <br />Assente al via il campione del mondo Joe Clarke, che ha dovuto dare forfait dopo l’incidente dell’altro giorno mentre si allenava per il kayak cross. Lo scontro ad una risalita con il francese Delassus gli è costato un taglio in viso e diversi punti di sutura per chiudere la ferita oltre al fatto che dovrà restare a riposo, o meglio fuori dall’acqua, per qualche giorno. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><br />Nel settore kayak femminile Jessica Fox è la numero uno come sempre visto che vince con un margine di oltre 3 secondi su una Luuka Jones rientrata ad essere molto competitiva. Seguono Tercelj e Leibfarth, che compie 20 anni giusto oggi, a oltre 9 secondi e ancora più distanti Woods e Prigent. Quest’ultima sbaglia ad impostare la discesa numero 3, batte con la punta sul blocco e finisce fuori, quindi è costretta a risalire per prendere la porta e proseguire nel suo cammino verso il traguardo, ma il ritardo accumulato dall’errore non è più colmabile. L’australiana, figlia della volpe, sceglie di spingersi sul muro sulla prima risalita, poi 7 e 10 in retro sono impeccabili, buoni cambi di ritmo nella parte centrale e bene le ultime combinazioni di risalite e il gioco per lei è fatto! Il 7% di distacco dal primo K1 uomini conferma il valore della sua discesa di qualifica che risulta essere una delle migliori percentuali per lei in gare internazionali con i migliori specialisti maschi al via.<br /><br />Sospesa la qualifica delle canadesi per forte vento, si recupererà domani mattina prima delle semifinali e finali del kayak. <br /><br />Qualche aggiornamento internazionale: Peter Kauzer con Benjamin Savsek cureranno la preparazione invernale sul canale di Al-Ain dove c’è pur Miguel Trave in compagnia della fidanzata Domenik. Lo spagnolo ha passato qualche settimana al caldo e domenica poi con tutta la squadra iberica tornerà a La Seu d'Urgell prima di andare a Pau sotto le direttive di Samuel Hernandez e di Anaïs Bouchet. In Brasile c’è già Zuzana Pankova con il suo tecnico Peter Murcko, mentre Vaclav Chaloupka è atteso a Rio a partire dai primi di febbraio. Nella stessa data arriveranno nella città carioca pure un gruppo di italiani della Marina Militare con i tecnici Omar Raiba e Matteo Appodia e con gli atleti Raffaello e Zeno Ivaldi, Flavio e Elena Micozzi, Davide Ghisetti e Lucia Pistoni. Già sull'aereo per l'Australia la squadra dei carabinieri, eccezion fatta per Marcello Beda (Aeronautica Militare), con Giovanni De Gennaro, Xabi Ferrazzi, Marta Bertoncelli, Elena Borghi e Paolo Ceccon. <br /><br />Occhio all’onda! <br /><br /></span></span><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: medium;"><i><b>PS</b></i></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: medium;"><i> un particolare ringraziamento a Inaki Gomez per tenermi aggiornato con i video delle gare considerando che per le qualifiche non ci sono le dirette. Un ringraziamento pure alle altre mie fonti in loco quindi Eoin Rheinisch e Timoty Walker</i></span><span style="color: #741b47; font-size: large;"><i>. </i></span></span></p><p><br /></p><p></p><p></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjMcXtlcDYakvcVqZ1wbVkLZGj8q_0ooo6wSP7BkBn45tkoifXv54s9iTxF_INieChcwyvMPbOQQcIhtkecMfbIxlNBi-bzXc30B6NEO3I9zHy7BP96Rl6AYhiQMww0R3rSpc1U9eaxGzhu9YMGH-qa2s7u4h7a4Z2hYz63xaygq1WC0nNYjyeThxakwlk"><img alt="" data-original-height="1666" data-original-width="1125" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjMcXtlcDYakvcVqZ1wbVkLZGj8q_0ooo6wSP7BkBn45tkoifXv54s9iTxF_INieChcwyvMPbOQQcIhtkecMfbIxlNBi-bzXc30B6NEO3I9zHy7BP96Rl6AYhiQMww0R3rSpc1U9eaxGzhu9YMGH-qa2s7u4h7a4Z2hYz63xaygq1WC0nNYjyeThxakwlk=w432-h640" width="432" /></a></div><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><p><span style="color: #3d85c6; font-family: verdana;">Effetto Kayak Cross... sarebbe il caso dell'obbligo del casco integrale o con grata come per la canoa polo </span></p><p><br /></p><p></p><p><br /><br /> <br /><br /></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-30232797837647817982024-01-24T00:46:00.008+01:002024-01-24T01:12:26.419+01:00Occhi puntati sull'Australia <p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #351c75; font-size: large;"> </span></span><span style="color: #351c75; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i> </i></b></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #351c75; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTGsHZ062ZO7zld-7Tt_NBBBr5iIv5elZ18HQq4xtyaMhGUDCEbqd38YQzp6kuIyCpw93Hfjypkt0vCbd5XJUIpLRBhnUlXf-gEgYn0EWnsSTOU4P8psE_9oekVa5a9FvIjAQz4srRw2vaj3s0gAY9mXC7hRcgPXeCgVbptHKRFEgMXuCsE0ueSvzpj_A/s2710/austra%20open.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="922" data-original-width="2710" height="218" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTGsHZ062ZO7zld-7Tt_NBBBr5iIv5elZ18HQq4xtyaMhGUDCEbqd38YQzp6kuIyCpw93Hfjypkt0vCbd5XJUIpLRBhnUlXf-gEgYn0EWnsSTOU4P8psE_9oekVa5a9FvIjAQz4srRw2vaj3s0gAY9mXC7hRcgPXeCgVbptHKRFEgMXuCsE0ueSvzpj_A/w640-h218/austra%20open.png" width="640" /></a></i></b></span></div><span style="color: #351c75; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><br /></i></b></span><p></p><p><span style="color: #351c75; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i>A </i></b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #351c75; font-size: large;">gennaio l’attenzione è rivolta tutta nella "<i>land down under</i>", considerando che per alcune settimane l’Australia diventa protagonista dello sport: tennis e canoa slalom cosa volere di più! Sulle palline gialle certo non sarò io a tenervi aggiornati, ma da quando Rafa ha dovuto dare forfait c’è un solo altro grande tennista che ci tiene sulle spine e, incrociando le dita, godiamoci lo spettacolo che sembra non finire per noi italiani!</span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #351c75; font-size: large;"><br />Weekend interessantissimo anche per la canoa slalom in quel di Penrith dove ci si giocherà la qualifica olimpica a livello Continentale e alcune nazioni, come l’Irlanda, decideranno gli atleti da portare ai Giochi. Per la verità le quote olimpiche saranno affari di pochi considerando che l’Australia è alla caccia dell’unica carta che ancora gli manca e cioè il posto nella canadese monoposto maschile e se lo contenderà principalmente con la Nuova Zelanda. Quest’ultima nazione cercherà pure di prendersi la quota nella canadese femminile con l’unica atleta che hanno in gara e cioè Hannah Thomas. Ci proveranno anche le Isole Cook, che puntualmente quando c’è profumo di olimpiadi si ripresentano al via!</span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #351c75; font-size: large;"><br />Restando alla start list dei K1 uomini le cose si presentano molto interessanti. Tra i 65 iscritti ci saranno al via pure il campione del mondo in carica, il campione olimpico e il vincitore della pre-olimpica di Parigi 2023 nonché finale di Coppa del Mondo. Parliamo quindi di Joe Clarke, Jiri Prskavec e Titouan Castryck. Interessante sarà anche vedere se Mathis Soudi è cresciuto ancora dopo la medaglia vinta ai Campionati del Mondo di Londra dello scorso anno. Il francese, che gareggia per il Marocco, a Parigi sarà alla sua seconda partecipazione alle gare a cinque cerchi. L’anno scorso ha pure cambiato allenatore e da Titouan Dupras è passato ad essere seguito dal giovane Noè Perreau, considerando che Dupras è trasmigrato in Australia a seguire i giovani di questo paese. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #351c75; font-size: large;"><br />Anche la start list in rosa del K1 si presenta ricca con diverse presenze straniere a partire dalla britannica Kimberly Woods, alla slovena Eva Tercelj e alla polacca Klaudia Zwolinska. Anche Evy Leibfarth al via agli Oceania Championships dove ovviamente la favorita numero uno è Jessica Fox. <br /><br />Sono 42 gli iscritti alla gara nella canadese monoposto con Adam Burges e Lukas Rohan favoriti anche se ci sarà sempre da tener sotto stretta osservazione Jiri Prskavec, che ha nei suoi sogni di partecipare ai Giochi pure in C1 dopo che ha ottenuto la qualifica nel k1 con la medaglia ai mondiali di Londra. Oggi il ceco, fenomeno vivente, si è trasferito in Australia già da qualche settimana con tutta la famiglia al completo e lì ci passerà parecchio tempo, rientrerà solo per concentrarsi sulle selezioni in C1 in Repubblica Ceca ad aprile. Salta all’occhio non vedere al via nelle canadesi il vice-campione del mondo della specialità Nicolas Gestin, quando tutta la squadra olimpica francese, con pure le riserve, sono sul canale olimpico di Sydney per un periodo di allenamento e gare.</span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #351c75; font-size: large;"><br />Nel frattempo arrivano da Parigi delle indiscrezioni o meglio via Instagram grazie ad un video postato da Roman Prigent sembra che alcune modifiche siano state apportate al canale francese. Il primo salto sembra essere ora solo un’onda e fino al ponte il dislivello è diminuito, così facendo si è movimentata maggiormente la seconda parte. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #351c75; font-size: large;"><br />Sono 23, invece, le donne iscritte nella canadese monoposto e la donna da battere anche in ginocchio è sempre lei: Jessica Fox. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #351c75; font-size: large;"><br />Per seguire i risultati on line cliccare <a href="https://siwidata.com/canoe123/live?SessionKey=auscanoe.2024012500">qui</a> a partire dal 26 gennaio per tutto il week-end.</span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #351c75; font-size: large;"> </span></span></p><p><span style="color: #351c75; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;">Occhio all'onda!</span></p><p><span style="color: #351c75; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"> </span></p><p><span style="color: #351c75; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #351c75; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgf7l0WLsylxHrpd8AEfH7vdkbr8hWrw-0FHyGpB_UTmcZIcf8Y-3UoXvjbc0Jd8PiB6SkTd4WGIgg5SGfv-i8k21wKhXOJhuTlSl-uyMHTWsGcErJrqOIA1nqygZ1A02rwdH0k6hrjOsL_MuhhcgGxNHPaxWjjfG5R5Niu2mRHiDfZirbaTVtS98x79IQ/s1116/Screenshot%202024-01-23%20alle%2020.04.56.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1116" data-original-width="772" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgf7l0WLsylxHrpd8AEfH7vdkbr8hWrw-0FHyGpB_UTmcZIcf8Y-3UoXvjbc0Jd8PiB6SkTd4WGIgg5SGfv-i8k21wKhXOJhuTlSl-uyMHTWsGcErJrqOIA1nqygZ1A02rwdH0k6hrjOsL_MuhhcgGxNHPaxWjjfG5R5Niu2mRHiDfZirbaTVtS98x79IQ/w442-h640/Screenshot%202024-01-23%20alle%2020.04.56.png" width="442" /></a></span></div><span style="color: #351c75; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><br /> </span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #351c75; font-size: large;"> </span></span><br /><p></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-4983608923909813692024-01-20T22:26:00.006+01:002024-01-21T01:07:41.185+01:00Gli imenotteri e gli Yes men<p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"> </span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-zsMogE22uK6ZYxsP5tCmugqgC8IsDWfuYUEibjH3htUFHW_RPBBND_du0UMIN0Jgh9sD_f1PER-dCpWbs80nRyNc028oQ5wSa2QCh13t6rm3BvUJvntAwUHwZCMkLvSJlm1FY-GGhqTjukuv5TCqpKwA9RGCrh2tgqJEaFihJp_W3uh_aP6BM4zBAkw/s4032/barzon%20family%20.jpeg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-zsMogE22uK6ZYxsP5tCmugqgC8IsDWfuYUEibjH3htUFHW_RPBBND_du0UMIN0Jgh9sD_f1PER-dCpWbs80nRyNc028oQ5wSa2QCh13t6rm3BvUJvntAwUHwZCMkLvSJlm1FY-GGhqTjukuv5TCqpKwA9RGCrh2tgqJEaFihJp_W3uh_aP6BM4zBAkw/w640-h480/barzon%20family%20.jpeg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><b><span style="color: #3d85c6;">La famiglia Barzon con il Presidente Federale alla recente cena del Canoa Club Verona <br /></span></b></td></tr></tbody></table><b><span style="color: #3d85c6; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><br /></span></b><p></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"> C</span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">amminando nel sentiero nella giungla per andare a Praia Sant’Antonio trovi vere e proprie autostrade di formiche, ci sono quelle che trasportano enormi foglie e quelle che, più veloci e abili, le superano e camminano in continuazione. Sto attento a non calpestarle come avevo imparato a fare dopo una visita, tanti anni fa, al tempio buddista di Tres Coroas. Anche questi piccoli imenotteri sono fondamentali negli ecosistemi in cui vivono e la loro sparizione potrebbe condurre a gravi squilibri ecologici. Le formiche inoltre contribuiscono a propagare molte specie vegetali trasportandone i semi, migliorano la qualità del suolo e intervengono nel riciclo dei composti organici.<br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Quando capisci che attorno a te hai persone che sono competenti, capaci che mettono passione e sono amate dai tuoi atleti, allora hai due possibilità. La prima è quella di godere e gioire, perché sai che anche il tuo lavoro ne beneficerà. La seconda possibilità invece è quella di eliminarle, così non rischierai il confronto e le tue idee, presunte perfette ed ineluttabili, trionferanno esaltando però nello stesso tempo la tua arroganza. I grandi manager, politici, scienziati, amministratori hanno nei loro staff il meglio che possano trovare sul mercato, perché sanno che solo utilizzando personale di valore potrà uscire un prodotto eccezionale. Circondarsi di personale che ad ogni tua parola risponderà "<i>Yes</i>" o di tecnici che pur non condividendo accettano per una situazione di comodo, ti farà sentire un leone, un felino che si guarda allo specchio e gioisce del suo presunto potere. La sola preoccupazione è apparire sempre in ogni scatto con il petto gonfio e ben in mostra, accanto all’atleta di turno che ha vinto la medaglia! <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><i>Alessandro Barzon</i> è stato un buon atleta nel passato sia nello slalom che nel settore discesa, ha una laurea magistrale in scienze motorie e in osteopatia, è un maestro e allenatore di canoa, nonché guida rafting. Cresciuto nelle file del Canoa Club Verona segue da molti anni la società sportiva dove è cresciuto. Ha trasmesso la passione dello slalom ai propri figli e li ha allenati fino a portarli a vincere con la squadra nazionale medaglie iridate. Grande professionalità, competenza, passione e dedizione sono sicuramente le sue qualità migliori ed è indiscusso il valore di questo allenatore con dati alla mano. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><br />Anche <i>Raiba Omar</i> è stato un buon atleta nel passato con medaglie ad eventi internazionali. Ha una laurea magistrale in scienze tecniche e sportive, un titolo di allenatore di IV livello Europeo rilasciato dal Coni, e il II livello FIPE. Un’esperienza da allenatore nel Club e sempre come allenatore ha portato atleti a vincere campionati europei e gare di coppa del mondo, con un quarto posto olimpico. Aggiornarsi, studiare e rimanere in contatto con i professionisti dello sport è il valore aggiunto che va riconosciuto a questo professionista. <br />Cosa hanno in comune è presto detto: la presenza costante sul campo con gli atleti: non sono tecnici che mandano programmi di allenamento e poi rimangono a casa loro. Sono quel tipo di tecnici che ogni giorno condividono le fatiche con i loro atleti; un’altra caratteristica comune è che mettono pure il culo in acqua per portare i più giovani in canoa. <br />Bene questi due personaggi, che collaboravano con le squadre nazionali, sono stati eliminati perché sono stati gli unici che si sono permessi di esprimere la propria opinione di fronte alle autorità che detengo il sapere a priori! Si sono permessi, grazie e soprattutto alle loro conoscenze accademiche, di fare le voci fuori dal coro, portando avanti idee e lavoro che hanno dato già grandi risultati. Forse è solo il caso di ricordare che Alessandro Barzon ha portato Martino Barzon a vincere i campionati del mondo Junior nella specialità della canadese monoposto e Giacomo Barzon è uno dei tre atleti che a Ivrea nel 2022 ha vinto il titolo iridato a squadre nel K1 uomini e l’atro figlio Tommaso era nella squadra K1 men U23 che a Cracovia l’anno scorso ha preso il bronzo. Il titolo europeo e il quarto posto della sua ex-atleta Stefanie Horn sono i risultati del recente passato per Omar Raiba, e l’anno scorso, con Raffaello Ivaldi, ha vinto due gare di coppa del mondo, conquistando un bronzo con lo stesso atleta nella classifica finale di Coppa. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Non so cosa pensate voi, ma privarsi di due personaggi di questo spessore, ci vuole tanto coraggio, ma a rimetterci sarà ancora una vola la povera e amata canoa! <br /></span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> </span></span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i>Occhio all'onda!</i></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> <br /></span></span></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-21694194818088189452023-12-17T22:59:00.005+01:002023-12-17T23:01:51.169+01:00Torniamo sui Regolamenti <p><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;"> </span></span><span style="font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><span style="color: #cc0000;"> </span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjK8zSeHoW9pyZc7JdDPVUYrjASl4UyPFP_LPgTExQGnlP8yhMUpm2YH9yNIFcMJQabICo8yQP-_2hKdX9Su5J2hdvuCZ2X6NsdFSzg4hl7GjkXROrCD0Lgw5ct_hHs8_aHQSYnrNydrQljXu_S7y-akGpiW1TFRdw4dN9x9ZALhLyoEJg-VKSSaj0z2Xo/s3356/EXTREME.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1611" data-original-width="3356" height="308" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjK8zSeHoW9pyZc7JdDPVUYrjASl4UyPFP_LPgTExQGnlP8yhMUpm2YH9yNIFcMJQabICo8yQP-_2hKdX9Su5J2hdvuCZ2X6NsdFSzg4hl7GjkXROrCD0Lgw5ct_hHs8_aHQSYnrNydrQljXu_S7y-akGpiW1TFRdw4dN9x9ZALhLyoEJg-VKSSaj0z2Xo/w640-h308/EXTREME.jpeg" width="640" /></a></span></div><span style="font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><br /></span><p></p><p><span style="font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><span style="color: #cc0000;">L’</span></span><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;"><span style="color: #cc0000;"><a href="http://ettoreivaldi.blogspot.com/2023/12/aggiornamenti-sui-regolamenti-olimpici.html">ultimo post</a> ha suscitato un particolare interesse; dico questo perché ha avuto un notevole numero di lettori e per il fatto che <i>Jim Jayes</i> si è preso la briga di tradurlo in inglese, attirando così molti paddlers che hanno commentato le nuove proposte fatte dal boarding slalom ICF. <br />E’doveroso però spendere due parole su Jim Jayes, che ha un passato, negli anni ’80, nella squadra nazionale britannica, con la partecipazione al mondiale di Augsburg e, successivamente, ha allenato atleti per oltre un decennio; in oltre ha fondato la "whitewateractive.co.uk", una organizzazione di attività avventurose che è diventata la più attiva e importante in tutto il Regno Unito. "<i>JJ</i>", come tutti noi lo consociamo, è oggi un attento osservatore della canoa, vive da tempo in Spagna e, saltuariamente, allena qualche atleta dello slalom oltre ad atleti del mountain bike.<br /><br />Torniamo al tema regolamenti e i commenti fatti al post sono stati molto interessanti; è quindi doveroso riprendere il tema per approfondire l’argomento con le osservazioni fatte da chi vive questo sport e lo segue con passione e conoscenza. Ne escono pareri ed osservazioni, secondo me, che dovrebbero essere tenute in considerazione perché molto centrate e intelligenti. <br /><br />Il regolamento cita il fatto che i Kayak da Cross devono essere tutti blu, specificando pure il RAAL: 5015. Su questo punto più di un lettore sottolinea che, in questo modo, si elimina il segno distintivo di ogni costruttore, togliendo visibilità allo stesso, impedendo un facile e pronto riconoscimento delle sue canoe. La conseguenza è che gli stessi produttori, che oggi forniscono gratuitamente ai top paddlers le canoe, non avranno più interesse a farlo, visto che si uniforma ogni cosa e il loro atleta non riesce ad essere associato al loro brand. <br />Andrew Roden fa presente pure che è stato divertente vedere i colori delle canoe ai recenti mondiali e commentare che la canoa gialla è davanti alla canoa rossa attirando velocemente l’attenzione del pubblico. Diverso sarà commentare dicendo: "il pettorale giallo è davanti a quello rosso", inutile dire che è molto difficile distinguere il pettorale sugli atleti bardati di tutto punto, immersi nelle loro canoe tra vortici e onde, difficilmente identificabili con il solo colore del numero. Quanti di voi si ricordano che cosa c’è scritto o di che colore è un pettorale? Diverso sarebbe se si facesse gareggiare il campione del mondo, olimpico, continentale con pettorali riportanti il simbolo e i colori corrispondenti al loro titolo. <br /><br />C’è anche chi suggerisce di affrettarsi a scommettere che i Giochi Olimpici di Kayak Cross li vincerà una canoa blu e conoscendo la passione per il gioco dei britannici c’è da pensare che qualcuno, questa puntata, prima o poi la farà! <br /><br />Qualche altra osservazione è nata dal fatto che verrà piazzato il tracciato del Kayak Cross due mesi prima dei Giochi e qualcuno si chiede: "questo significa che le Olimpiadi privilegiano le ore di pratica rispetto all'abilità di leggere e rispondere all’acqua?".</span></span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;"><span style="color: #cc0000;"> Ritenendomi a favore di questa nuova regola si può rispondere a questa domanda che, se non ci fosse, a parità di capacità di leggere l’acqua, vincerebbe chi ha la buona sorte (da intendere come mezzi e disponibilità economica) di praticare molto o di più degli avversari. Passare più tempo su un campo di gara ti permette di provare molte combinazioni, ma, come dicevo, questo costa tempo, energia e soldi. Se viceversa il percorso viene piazzato per tempo, tutti possono ridurre il tempo sul quel canale, allenandosi solo sullo specifico evitando così di cercare di provare tutte le mille possibilità che presenta un tracciato di acqua selvaggia. <br /><br />Se dovessimo prendere in considerazione tutte le edizioni olimpiche per il settore slalom già disputate, nove per la precisione, ci rendiamo conto che le regole per provare il percorso olimpico sono state abbastanza rigide fino ai Giochi di Parigi. Ricordo bene le restrizioni che erano state poste per ogni edizione per allenarsi antecedentemente , magari dettate dal fatto che i vari canali erano entrati in funzione solo poco prima delle gare a cinque cerchi, e, anche fosse stato possibile allenarsi per tempo, l’ICF aveva messo dei paletti anche per gli stessi padroni di casa. Fu così in pratica fin dalla prima edizione del ’72, tanto che la Germania dell’Est, che si costruì un canale personale rubando i progetti di Augsburg, fece allenare a lungo i propri atleti su una fotocopia del canale costruito nei pressi di Lepzig. La DDR vinse tutte e quattro le specialità più un bronzo nel kayak maschile. Le cose sono diverse per Parigi 2024: il canale è aperto ed operativo da due anni e questo implica il fatto che chi gareggerà in casa, ha un vantaggio decisamente enorme nello slalom, mentre nel Kayak Cross con la nuova regola le cose si pareggiano. I francesi hanno trasferito da tempo a Parigi gli atleti che gareggeranno ai Giochi, facendone il quartier generale delle operazioni e nessuna ristrettezza da parte degli organi internazionali è stata posta!<br /><br /><i> <u>Piccole pillole di informazione da <a href="https://www.canoeicf.com">Planet Canoa</a></u></i><br /><br /> <i>- Le canoe messe a disposizione per i mondiali Junior e U23 e assoluti nel 2023 sono delle seguenti aziende: Pyranha, RTM, Lettman, Spade, Exo, Soul, Zet, Prijon, Dragorossi ed Exo.<br /><br /><br /> - Tra i 4.600 atleti di tutto il mondo che finora si sono qualificati per Parigi 2024, ci sono solo 11 Atleti Neutrali Individuali (otto con passaporto russo più tre con passaporto bielorusso). In confronto, fino ad oggi più di 60 atleti ucraini si sono qualificati per Parigi 2024. </i></span></span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;"><span style="color: #cc0000;"><i> </i></span></span></span></p><p><span style="font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><span style="color: #cc0000;"><i>Occhio all'onda!</i></span></span><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;"><span style="color: #cc0000;"><i> </i></span></span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;"><span style="color: #cc0000;"><i> </i></span></span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;"><span style="color: #cc0000;"><i></i></span></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyZoxPoGvq7H948eTsojhKTnoWTBMDGmY7ENkMEkfAIQ__P-Ka7pecsOVUcs8ctgg3jzUPiXmNfVV1stGuxzPDEqwqDitH72-d9wC4dYpwmV8sBOvkppI5Ls93MTokfzq4Jo-WnODxUl7x742Rk6nBFmrRwTGikvdMjvWfvaHUd1o1raZWPz4ueurdffU/s976/1.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="464" data-original-width="976" height="304" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjyZoxPoGvq7H948eTsojhKTnoWTBMDGmY7ENkMEkfAIQ__P-Ka7pecsOVUcs8ctgg3jzUPiXmNfVV1stGuxzPDEqwqDitH72-d9wC4dYpwmV8sBOvkppI5Ls93MTokfzq4Jo-WnODxUl7x742Rk6nBFmrRwTGikvdMjvWfvaHUd1o1raZWPz4ueurdffU/w640-h304/1.png" width="640" /></a></i></span></div><span style="font-size: large;"><i><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2Fdp-tM-aASt6jNv_mt7SzbyxXbR_G-7D_vPlHUHyTwmk14mMmVDMv_Ocemrpop-Pjrm14xjsNOXlhL2JHVJI77cuZNi9EQdmhi3TxlV4pqf0b9c8YG7a6Jmc4eblJaiWQt4saQSR1mOUcHbxRdDZpXHB0WsRtjqT9HgH6FElPniG-Z65PZldvnnHuks/s1150/2.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1150" data-original-width="958" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj2Fdp-tM-aASt6jNv_mt7SzbyxXbR_G-7D_vPlHUHyTwmk14mMmVDMv_Ocemrpop-Pjrm14xjsNOXlhL2JHVJI77cuZNi9EQdmhi3TxlV4pqf0b9c8YG7a6Jmc4eblJaiWQt4saQSR1mOUcHbxRdDZpXHB0WsRtjqT9HgH6FElPniG-Z65PZldvnnHuks/w534-h640/2.png" width="534" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGf_SMbmYDFmvky4N9DbDcNZZH5bB3Camxy2dG2ZJSYz9BMprSFwzyAeIMIaxLP3UjkGlWRygHJHotLHR4gc6heGru9j1_LNxPdbpE_CzIkzPuC9E4Mx0qT_4VbzBbBcnVVkKuLeRSbXk37yRyCiMon2c14ZeprCDv5x3aXCS1VPVQYbqkDO0pmuAKXKY/s982/3.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="846" data-original-width="982" height="552" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGf_SMbmYDFmvky4N9DbDcNZZH5bB3Camxy2dG2ZJSYz9BMprSFwzyAeIMIaxLP3UjkGlWRygHJHotLHR4gc6heGru9j1_LNxPdbpE_CzIkzPuC9E4Mx0qT_4VbzBbBcnVVkKuLeRSbXk37yRyCiMon2c14ZeprCDv5x3aXCS1VPVQYbqkDO0pmuAKXKY/w640-h552/3.png" width="640" /></a></div><br /> </i></span><p></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;"><span style="color: #cc0000;"><i> </i></span></span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;"><span style="color: #cc0000;"><i> </i></span></span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;"><span style="color: #cc0000;"><i> </i></span></span></span><br /></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-8213662648144138392023-12-11T17:17:00.000+01:002023-12-11T17:17:08.077+01:00Aggiornamenti sui regolamenti Olimpici per Paris 2024 <p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i> </i></b></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfL9HAHsf-LR8TTx3ML_rhLf0I4xL9dY56OheyZdNXHyhEyR_EcmUbsPufq9fcT8Ov92taUhD6ch8gj6qs44fmIvXntE779CB1yE41m1hn-hxyOjKwOR8gQpJFfYDkoG8IebVFKsr1o9I4CDEzeSi2anLg1-e5bR4uw6x2EsotxAdTDzuWwUClCubLGXs/s2156/kayak%20cross.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1028" data-original-width="2156" height="306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfL9HAHsf-LR8TTx3ML_rhLf0I4xL9dY56OheyZdNXHyhEyR_EcmUbsPufq9fcT8Ov92taUhD6ch8gj6qs44fmIvXntE779CB1yE41m1hn-hxyOjKwOR8gQpJFfYDkoG8IebVFKsr1o9I4CDEzeSi2anLg1-e5bR4uw6x2EsotxAdTDzuWwUClCubLGXs/w640-h306/kayak%20cross.png" width="640" /></a></i></b></span></div><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><br /></i></b></span><p></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i>S</i></b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">ono usciti recentemente alcuni aggiornamenti sui regolamenti ICF che definiscono gli ultimi dettagli sulle gare olimpiche di canoa slalom e kayak cross. E’ stato deciso (<i>punto 12.7.1</i>) che il percorso di slalom deve essere definitivo 2 mesi prima dell’apertura del villaggio olimpico che è fissata per il 19 luglio 2024, lo stesso vale per il percorso del kayak cross. Se per la canoa slalom il regolamento specifica che gli ostacoli sul canale non potranno essere più spostati due mesi prima delle gare, per il kayak cross si parla specificatamente del "<i>course design</i>" e cioè dove verranno posizionate le porte in risalita e in discesa, compresa l’area per l’eskimo. Questo ovviamente faciliterà gli ultimi due mesi di allenamenti in loco considerando che, conoscendo il tracciato di gara, ci si potrà concentrare solo su queste combinazioni. Per lo slalom, viceversa, la mappa del percorso di gara per qualifiche e semifinali e finali verrà data solo il giorno prima della gara stessa. Come la vedo io due mesi prima delle gare darei già il tracciato e farei allenare tutti gli atleti solo su quel percorso. Il vantaggio sarebbe che così facendo alziamo al massimo il livello della competitività, mettendo tutti sullo stesso piano. I tracciatori a cinque cerchi dovrebbero essere confermati Irati Goikoetxea e Sebastian Schubert. La prima una spagnola di 38 anni e il secondo un tedesco che di anni nel 2024 ne avrà 36. I due hanno già diseganto i tracciati di Londra quest'anno e la spagnola era anche a Parigi nella finale di Coppa del Mondo. </span></span><br /></p><h3 class="sectionedit1 page-header pb-3 mb-4 mt-5" id="irati_goikoetxea_esp"><br /></h3><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Un’altra regola uscita recentemente è quella che ci parla del colore che dovranno avere le canoe per il kayak cross. Recita infatti così il regolamento: "Requisiti della barca Kayak Cross" : il colore delle barche Kayak Cross ai Giochi Olimpici è stato convalidato e comunicato ai produttori. Come da regola ICF CSL Regole di concorrenza - <a href="https://www.canoeicf.com/sites/default/files/2023_master_canoe_slalom_competition_rules_vjuly_1.0.pdf">12.2.5 </a>. Il colore sarà l'azzurro cielo grezzo RAL 5015 o un blu grezzo vicino a quello RAL. Non devono esserci brillantini, ghirigori, punti o altri colori incorporati nel colore della barca.<br />La motivazione fornita per questa scelta cromatica, che obbliga tutti i concorrenti ad avere lo stesso colore della canoa, è data dal fatto che in questo modo dovrebbe essere più facile per il pubblico seguire le gare, dando risalto viceversa al colore del pettorale che i concorrenti indosseranno in gara negli scontri diretti. Regola questa che, a mio avviso, non farà ottenere il risultato sperato, anzi creerà ancora più confusione nel seguire la discesa dei concorrenti. Sarebbe stato bello, viceversa, che le nazioni usassero barche personalizzate con i loro colori in maniera tale da individuare facilmente il paese di appartenenza dell’atleta. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><br /><i>Curiosità</i> : la fiaccola olimpica verrà accesa in Grecia ad Olimpia il 16 aprile 2024 e arriverà a Parigi attraverso il Mediterraneo sbarcando a Marsiglia (città che ospiterà le gare di vela e qualche partita di calcio) e, prima di arrivare nella capitale, attraverserà 400 città. Si conosce il nome del primo tedoforo, che sarà il campione olimpico di canottaggio Stefanos Ntouskos, ma non degli ultimi due: un segreto che si svelerà solo all’ultimo minuto e cioè il giorno della cerimonia di apertura. I tedofori saranno 10.000, selezionati dal Comitato Organizzatore e la torcia olimpica percorrerà più di 12.000 chilometri. <br />La torcia è stata ideata dal designer francese Mathieu Lehanneur, ispirato da una frase dello scrittore francese Victor Hugo. La citazione in particolare è la seguente “La forma è la sostanza che emerge in superficie”. La torcia olimpica ha come scopo la promozione di diversi valori. Il primo fra questi è senza dubbio l’uguaglianza, visto che è stata data la stessa importanza alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi. La stessa inoltre è portatrice di un messaggio di calma e pace. Infine, la Torcia Olimpica richiama anche alla Senna, simbolo inconfondibile di Parigi. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> </span></span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;">Occhio all'onda!</span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD32DqaOklGdgVryVrak3Y94_fG6jJyLcaWdrJDOcZ5sziZ1NFwiRVFRL8ncKSJrJ_e9mV_cUDy_GClprr7Je-IBdgGRGiC02KrdjIQvH6H6FMSxHTSp4BedRedDWyub1ywI36yP-hyUFeKNWfKhQo6Trww-OKBZT7lBBg9Qe0pg-M4H6xducN94AHYsI/s1400/estanguet.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1066" data-original-width="1400" height="488" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjD32DqaOklGdgVryVrak3Y94_fG6jJyLcaWdrJDOcZ5sziZ1NFwiRVFRL8ncKSJrJ_e9mV_cUDy_GClprr7Je-IBdgGRGiC02KrdjIQvH6H6FMSxHTSp4BedRedDWyub1ywI36yP-hyUFeKNWfKhQo6Trww-OKBZT7lBBg9Qe0pg-M4H6xducN94AHYsI/w640-h488/estanguet.png" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Tony Estanguet, presidente del Comitato Organizzatore Paris 2024, regge la fiaccola Olimpica ideata da Mathie Lehanneur. <br /></td></tr></tbody></table><br /> </span></span><br /></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-354356018507323332023-12-04T22:37:00.003+01:002023-12-09T08:53:29.433+01:00Biglietti per i Giochi Olimpici <p><span style="font-size: large;"><span style="color: #a64d79; font-family: verdana;"> </span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOpXQNY4_O82d6xAlj2Ss3k-bju-JASEG-jygdxm0n0TkghdCSYDnd5pFObgSsVXPWPgEFWxEfkih-_3F1B55k6nn10_Wn_dk2PbjKCY8eSz4UP6TFLRa35A7R4FDam5IeRIVWZi325q2xtwbB7AEZG4bQXIaxJipymPDHQ4JTVz2ZYYYegYrcfD0uAyI/s428/LOGO%20PARIS.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="424" data-original-width="428" height="634" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOpXQNY4_O82d6xAlj2Ss3k-bju-JASEG-jygdxm0n0TkghdCSYDnd5pFObgSsVXPWPgEFWxEfkih-_3F1B55k6nn10_Wn_dk2PbjKCY8eSz4UP6TFLRa35A7R4FDam5IeRIVWZi325q2xtwbB7AEZG4bQXIaxJipymPDHQ4JTVz2ZYYYegYrcfD0uAyI/w640-h634/LOGO%20PARIS.png" width="640" /></a></span></div><span style="font-size: large;"><br /></span><p></p><p><span style="font-size: large;"><span style="color: #a64d79; font-family: verdana;"> </span></span><span style="font-size: x-large;"><span style="color: #a64d79; font-family: Dancing Script;"><b>E</b></span></span><span style="font-size: large;"><span style="color: #a64d79; font-family: verdana;">ravamo rimasti al numero di spettatori che assisteranno ai Giochi Olimpici per la canoa slalom che, come già detto, dovrebbero esser poco più o poco meno di 12.000 in ognuno dei 9 giorni di gare. <br />Ci saranno quattro ordini di livello per i posti a sedere, partendo da quello centrale, ovviamente il più ambito e di conseguenza più caro, dove si potrà seguire in diretta, comodamente seduti su posti numerati, ogni fase della gara, dalla partenza all’arrivo: il settore "A". Poi la categoria "B" che rimane leggermente più a monte o poco più a valle dei posti A, da cui , secondo me, sarà possibile comunque avere più o meno la stessa visuale che avranno gli spettatori seduti al centro delle gradinate. Il settore "C" è posto in zona arrivo, mentre i settori "D" saranno due, uno in partenza e uno sul traguardo posto in maniera frontale rispetto la discesa degli atleti (<i>si veda foto in fondo al post</i>). Veniamo a prezzi che variano in relazione alle diverse giornate di gare. Prendiamo l’ultimo giorno di gare e cioè il giorno 5 agosto, in cui si svolgeranno le gare di <i>kayak cross</i> maschile e femminile, dove sono quindi previsti quarti, semifinali e finali con relative premiazioni; I biglietti hanno questi costi: settore A 220 euro, B 165, C 115, D 75. Questi sono i prezzi anche per i giorni di gare di semifinale e finale di <i>slalom</i> che saranno il 28 luglio per kayak femminile, il 29 luglio per la canadese maschile, il 31 luglio per la canadese femminile, e il 1 agosto per il kayak maschile. Nei giorni delle qualificazioni (27, 30 luglio e 2 agosto), i costi per i biglietti sono ridotti a: settore A 90 euro, B 65, C 40, D 24. <br />C’è da fare una considerazione generale sul costo dei biglietti che a mio modestissimo avviso sono decisamente proibitivi ai più e non solo per la canoa slalom. Per assistere a qualche tipo di finale in atletica leggera i costi variano da un minimo di 85 euro fino ad arrivare a 990 euro. Per la cerimonia di chiusura si parte dalla piccionaia a 45 euro per arrivare ai posti centrali a 1.600 euro, ma non dannatevi a cercarli perché sono già andati tutti esauriti! Per acquistare i biglietti on line cliccate <a href="https://www.canoeicf.com/news/additional-tickets-highly-anticipated-paris-2024-olympic-games-are-now-available?fbclid=IwAR3BIphgEF_nrQ_QTnvPJACMPxcNiBxFxu0Jp75iXddB2LhBMXKBQd3G3Yg" target="_blank">qui</a>.<br /> </span></span></p><p><span style="font-size: large;"><span style="color: #a64d79; font-family: verdana;">Le gare di canoa slalom, ma pure quelle di velocità e di canottaggio si svolgeranno a <i>Vaires-Sur-Marne</i> nel nuovo centro nautico che si trova a circa 50 chilometri dalla Torre Eiffel, per dare un riferimento conosciuto ai più. Nella zona limitrofa c’è una discreta offerta di hotel e B&B, ma attenzione perché i prezzi per i Giochi sono lievitati. Si è passati da una camera in un appartamento con bagno condiviso da circa 65 euro agli oltre 300 per notte! Gli Hotel nelle vicinanze sono stati praticamente precettati da diverse squadre per fare i loro quartieri generali poco prima e durante le gare. La squadra brasiliana avrà la sua base al Novotel Marne la Valle che è a circa 15 minuti dal campo di gara , dove verrà allestita al suo interno una vera e propria palestra, oltre ad una area dedicata al recupero con fisioterapia, idromassaggio e varie strumentazioni per intervenire in caso di problematiche più serie. Vi lascio immaginare i costi per una stanza in questo lussuoso hotel a 4 stelle che, nel periodo caldo, triplica i prezzi passando dai 150 agli oltre 400 per giorno solo con colazione! Da quello che so io pure il canottaggio dell’Italia dovrebbe essere ospitato in questa struttura. Alloggiare fuori dal Villaggio Olimpico diventa quasi obbligatorio per il fatto che lo stesso è dislocato esattamente dalla parte opposta del centro nautico e i tempi di percorrenza vengono dati attorno all’ora di pullman, pur con la corsia preferenziale. Quindi ecco la scelta per diversi Team di trovare una sistemazione logistica più vicina e comoda per permettere agli atleti di recuperare meglio e quanto prima ed evitare loro lunghi e pesanti trasferimenti dal Villaggio Olimpico al campo di gara. <br /> </span></span></p><p><span style="font-size: large;"><span style="color: #a64d79; font-family: verdana;">Parigi nel 2024 ospiterà per la terza volta i Giochi Olimpici dopo quelli del 1900 e del 1924. Quindi i Giochi a cinque cerchi tornano nella "Ville Lumière" dopo esattamente 100 anni dall’ultima edizione. A differenza dei progetti urbanistici realizzati abitualmente per i Giochi, che prevedono la creazione del villaggio olimpico in periferia o al di fuori del perimetro urbano, le Olimpiadi di Parigi saranno nel cuore della città, dei suoi monumenti e della sua storia, con gli eventi sportivi collocati a corollario della glorificazione della sua bellezza. L'intera città sarà una sorta di Parco Olimpico! <br />A parte il villaggio olimpico, dislocato sull'Île-Saint-Denis, il resto delle strutture sarà disposto a ridosso dei monumenti trasformando così Parigi in una magnifica scenografia. La Tour Eiffel ospiterà una gara di Triathlon e la Senna, che per l'occasione sarà resa balneabile a beneficio dell’intera popolazione, fungerà nello stesso tempo da piscina olimpica e pista da corsa. Col tradizionale panorama dell'Arco di Trionfo, gli Champs Elysées, dove tradizionalmente si chiude il Tour de France, si trasformeranno in una gigantesca pista ciclistica. <br />Il Grand Palais, sotto il grande tetto in vetro appena restaurato, ospiterà i campionati di scherma mentre i venerabili Champs de Mars, i giardini intorno alla Tour Eiffel, diventeranno un campo di beach volley. Tra il Grand Palais e Les Invalides sarà invece allestita una pista di atletica con vista sulla Tour Eiffel e l’Arena di Bercy ospiterà gli incontri di basket e judo. Qualche chilometro più in là, la Reggia di Versailles, con i suoi bellissimi giardini, sarà la sede delle gare di equitazione.<br />Le Olimpiadi di Parigi saranno anche ecologicamente responsabili, le prime a rispondere agli standard indicati dall’Accordo di Parigi, con una riduzione del 55% delle emissioni di CO2 rispetto alle precedenti edizioni. Il 95% delle infrastrutture esiste già o verrà costruito come impianto temporaneo. L’80% di queste strutture si trova entro 10 km dal villaggio olimpico, il che limiterà di molto gli spostamenti. Un altro aspetto sostenibile riguarda il cibo, che sarà al 100% locale, biologico e certificato.<br />La stessa cerimonia di apertura sarà itinerante sulla Senna e siamo in attesa di conoscere altri dettagli, anche se, per motivi di sicurezza, verranno svelati solo pochi giorni prima del 26 luglio e probabilmente molte sorprese le scopriremo solo nel momento in cui accadranno. <br /><br />E’ di queste ultime ore l’informativa dell’ICF su una task force di esperti messa assieme per rivedere i criteri per la qualificazione olimpica a partire dalla prossima edizione. Sembrerebbe che non si useranno più, o meglio non solo, i campionati del mondo e le prove Continentali per definire le quote olimpiche, ma si rivedrà in sostanza il Ranking internazionale che dovrà essere però adattato a questa nuova idea che l’organo direttivo della canoa mondiale ha in serbo. <br /> </span></span></p><p><span style="font-size: large;"><span style="color: #a64d79; font-family: Dancing Script;">Occhio all’onda! </span></span></p><p><span style="font-size: large;"><span style="color: #a64d79; font-family: Dancing Script;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUeiiPFsOnlIXNc7bOrkODSVTTMZBa_bdYin0f7Eujc_OMhJtd4Yxm5BiBxqTJAuyD9u2GhxZyeG48_yitGRwhBBFqBWM7C5X9U0gBTF9qvU8nC935sSH53xXSiq-KsBScmMoJ4Xh1u3DAaiPpEPCW2tN-DlrhS-BcfIfqZDmbK77uoGO7RFs02N3FWVk/s1672/campo%20gara%201.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="974" data-original-width="1672" height="372" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiUeiiPFsOnlIXNc7bOrkODSVTTMZBa_bdYin0f7Eujc_OMhJtd4Yxm5BiBxqTJAuyD9u2GhxZyeG48_yitGRwhBBFqBWM7C5X9U0gBTF9qvU8nC935sSH53xXSiq-KsBScmMoJ4Xh1u3DAaiPpEPCW2tN-DlrhS-BcfIfqZDmbK77uoGO7RFs02N3FWVk/w640-h372/campo%20gara%201.png" width="640" /></a></span></div><span style="font-size: large;"><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyAxCiVbZpHy6WNu2YxuvTkcdH9bMA6GshKEZbm3NibaYYQ4D7ll7Mi3UUVBdOY6gdD8JfdC4RBm5vohw8EQwjm8U6rpMFsg_D9jg9YHRP96H7bAatzf548y8uJkVBAsE4MqAYPG6Bq-Fl-6C84iu2c8pz1V3BRcCgGaN9TsDtIF2b3apQ4DrbTUO8A18/s2410/campo%20gara%20.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1088" data-original-width="2410" height="288" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyAxCiVbZpHy6WNu2YxuvTkcdH9bMA6GshKEZbm3NibaYYQ4D7ll7Mi3UUVBdOY6gdD8JfdC4RBm5vohw8EQwjm8U6rpMFsg_D9jg9YHRP96H7bAatzf548y8uJkVBAsE4MqAYPG6Bq-Fl-6C84iu2c8pz1V3BRcCgGaN9TsDtIF2b3apQ4DrbTUO8A18/w640-h288/campo%20gara%20.png" width="640" /></a></div><br /> <br /></span><br /><p></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-92192402669242912792023-12-01T17:41:00.001+01:002023-12-01T17:41:06.657+01:00Il mitico CCVR <p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZ7bGsMyP0Td0_Nk2P8NAiD7iIPDtqaz_Axy5KZ2KsMCD4X6Gpa35LnwIPotvsXvLxoiqzv1-_p6zNBoM7J5GBfKBxftAzqNHwh3TeLhAWhVg6seXvJ7Nn4OvkMqeaEakOUZOn_mWF1SBzFtccL83oxLZ8jcxGdtgRqfLRmVNbidMIuuiYt6tpxkCefBQ/s1238/sic%20transit.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1238" data-original-width="946" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZ7bGsMyP0Td0_Nk2P8NAiD7iIPDtqaz_Axy5KZ2KsMCD4X6Gpa35LnwIPotvsXvLxoiqzv1-_p6zNBoM7J5GBfKBxftAzqNHwh3TeLhAWhVg6seXvJ7Nn4OvkMqeaEakOUZOn_mWF1SBzFtccL83oxLZ8jcxGdtgRqfLRmVNbidMIuuiYt6tpxkCefBQ/w490-h640/sic%20transit.png" width="490" /></a></span></span></div><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> </span></span><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b> </b></span><p></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b>P</b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">er una società sportiva arrivare a festeggiare i 60 anni di attività è un traguardo importante, riuscire poi, in una splendida serata conviviale, riunire in pratica tutte le generazioni che l’hanno creata, vissuta e amata non è impresa facile. Mi piacerebbe scrivere di ognuno di loro, perché sono tutte persone speciali con le loro storie di pagaie da raccontare, da condividere, da non dimenticare e perché con tutti loro e con chi ci assisteva dall’alto, ho condiviso momenti magici, unici, indimenticabili, profondi. Ha detto bene <i>Francesca Rossi</i> parlando al microfono ieri sera, la canoa ci ha formato, la canoa ci ha forgiato e ci ha regalato l’energia per affrontare la vita con una marcia in più anche se a volte è stata difficile ed impegnativa. Perché essere canoisti un tempo significa esserlo per sempre attraverso tutte le vicissitudine che tutti noi abbiamo affrontato da allora ad oggi, ma che abbiamo vissuto intensamente come intensamente e unicamente abbiamo pagaiato, nuotato, viaggiato, gareggiato e recuperato in mezzo ai torrenti le nostre canoe che dopo un bagno navigavano verso valle! Una sorta di parodia di quello che la vita poi ci avrebbe riservato. <br />C’è il <i>Pele</i>, che per noi era il Bear di "Un mercoledì da Leoni"; c’è il <i>Maner</i> che per noi è stato a lungo idolo sportivo con la sua partecipazione al campionato del mondo del 1969 e che per anni arrivava alle gare a cavallo dello sua moto; c’è il poeta <i>Roberto Bissoli</i> con in tasca il suo ultimo romanzo (<i>Il sovrano dell'isola oscura</i>) e che in Spagna ancora se lo ricordano per le sue imprese canoistiche; c’è il mitico <i>Renato Olivati</i> che negli anni ’90 è stato al mio fianco per formare un’intera generazioni di canoisti, con la moglie Bruna che è sempre elegante e bella. C’è <i>Michal Lake</i>, il presidente architetto, che con il suo accento americano ci faceva sentire internazionali, c’è <i>Carlo Bagnoli</i> che con la sorella <i>Erika</i> hanno animato il club negli anni ’70 e che ora mantiene uniti i ragazzi di allora con quelli di oggi e si ricorda di tutti con grande sensibilità; ci sono i mitici <i>Marco Castelli</i> e <i>Ettore Poletto</i>, tutti i fratelli <i>Mariani</i> da <i>Paolo, Renzo</i> e <i>Sandro</i> con <i>Silvano</i> presente nel ricordo. C'è Bruno Panziera che per anni ha fatto il presidente e che ha dedicato amore e risorse a tutto il movimento della pagaia. Poi hanno risposto alla "chiamata alle armi" tutti o quasi tutti coloro con cui ho condiviso tempo e passione a pagaiare su tanti fiumi e sul nostro amato Adige, quando si andava a Ponte Pietra o a Ponte Garibaldi per surfare sotto quei ponti dove, in relazione all’altezza dell’acqua, si formavano due belle onde, regolari e grandi da farci stare in tre o quattro dentro. Poi si usciva e si lasciava spazio ai compagni pronti a rientrare ogni qualvolta qualcuno esausto perdeva l’onda. Una generazione, quella nata alla fine degli anni ’50 e agli inizi degli anni ’60 che aveva nella <i>Vecchia Dogana</i> il suo punto di riferimento, tra le colonne rifatte e un tetto bombardato dagli americani, con due spogliatoi e una palestrina abusiva, dove sputavamo sangue con il Blaho e ci ammazzavamo facendo il giro delle Torricelle correndo nelle fredde notti d’inverno. C’era anche il laboratorio dove ci siamo costruiti pure le canoe: le famose Lettmann con il puntone! <i>Elena, Joe, Mauro, Susy</i>, <i>Andrea</i> quello <i>Vecchio</i> e <i>Andrea</i> quello <i>Buono di Cuore, Carlo Alberto</i> il cavallo pazzo, <i>Bona</i> il rosso, <i>Roberto</i> lo sciatore, <i>Enrico</i> il pignolo, con la generazione successiva, <i>Ale, Fabri, Dome </i>anche se non presente per cause di forza maggiore, ma c'è con il cuore<i>, Davide</i>, e quella ancora successiva rappresentata dal bel <i>Filippo</i>. Per arrivare ai giovanissimi figli nostri e non solo che stanno tenendo alto il nome di una Società che ha portato la "parola canoa" nel mondo! </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Forse non si era capito, ma è stata una bella serata perchè il Canoa Club Verona o meglio il mitico CCVR è ancora vivo ed effervescente sotto molti aspetti da quello sportivo, culturale, organizzativo, ma soprattutto non mancano le idee e la voglia di restare uniti, perchè tutti noi abbiamo capito che le Amicizie di un tempo condividendo la passione per la canoa sono rimaste in noi ancora prima che nascessero. Certo è, come dice il presidente del Club Luigi Spellini:"<i>rimbocchiamoci le mani, facciamoci un applauso perchè siamo stati bravi ad arrivare fino qui e continuando su questa strada saremo ancora più bravi guardando alla grande al futuro</i>"! <br /></span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><br /> <i>Sic Transit Gloria Mundi cita il nostro moto e aggiungerei… in saecula saeculorum!</i></span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><i><br /></i></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiH6LXLXd7FrmqX60H_pv6wNqYH1-Xxn_JqSoONvroRWBh17sfkBzHvP6H3daGIIl8Ac_g9r_aY75NJzOuxITq-Ytr77l9yPr_56uW5-OxqmkPEzNkH20PK9dJRllkWbogHeiy807S-vt7uXE0c8Q0C3izy69Id1Gbj6-ulx5cd2Hhzbj-TEycYZsmOJIw/s1600/buonfiglio%20e%20sindaco%20.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="349" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiH6LXLXd7FrmqX60H_pv6wNqYH1-Xxn_JqSoONvroRWBh17sfkBzHvP6H3daGIIl8Ac_g9r_aY75NJzOuxITq-Ytr77l9yPr_56uW5-OxqmkPEzNkH20PK9dJRllkWbogHeiy807S-vt7uXE0c8Q0C3izy69Id1Gbj6-ulx5cd2Hhzbj-TEycYZsmOJIw/w466-h349/buonfiglio%20e%20sindaco%20.JPG" width="466" /></a></i></span></span></div><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><i><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWZl8dJBpE-_mqHAOKj6cx1l9Pl5R-ZUUV7kEUCPT7XdEt9bCxfwx2TVb6U1Zqwh33a_0THry1RJf9SizmO_x_DQIOfAS_FftCrK5rb9umasxQiyDb0T1u47EumhDJvGBk9TekiubufD3l6V2vyz_sQKfoj7eQpH616B3Q0PDbyGfvL8uVyxucV511Lw0/s2016/francesca%20.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2016" data-original-width="1512" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWZl8dJBpE-_mqHAOKj6cx1l9Pl5R-ZUUV7kEUCPT7XdEt9bCxfwx2TVb6U1Zqwh33a_0THry1RJf9SizmO_x_DQIOfAS_FftCrK5rb9umasxQiyDb0T1u47EumhDJvGBk9TekiubufD3l6V2vyz_sQKfoj7eQpH616B3Q0PDbyGfvL8uVyxucV511Lw0/w480-h640/francesca%20.JPG" width="480" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5gOn_8vR3qsGW52QXNViuQvmKfgC-x5ji1p84jNsat7RSMRgqlP4_89fCvG0OJeTD_eUlvFZzPjDbStc8jd-yjKbf7N5x8AzsYmlYQ-j1V13sFUGHsUapw_M6zzP5IAc-FWtBBfG3Ok3vb3SuSSPOe94fn4qNE-JnkHQacm-wHGqMq-Buky5XW-iZO28/s2016/il%20cd%20del%20ccvr.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1512" data-original-width="2016" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5gOn_8vR3qsGW52QXNViuQvmKfgC-x5ji1p84jNsat7RSMRgqlP4_89fCvG0OJeTD_eUlvFZzPjDbStc8jd-yjKbf7N5x8AzsYmlYQ-j1V13sFUGHsUapw_M6zzP5IAc-FWtBBfG3Ok3vb3SuSSPOe94fn4qNE-JnkHQacm-wHGqMq-Buky5XW-iZO28/w640-h480/il%20cd%20del%20ccvr.JPG" width="640" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguOAluZmAn5NCJhkiikYjJp_aPXjqZnUE04Rz8CrsbC8BY-Rk-EBGhuU6MxhpAF6kfsAlKCjv-eVVryfuFSlEVPQTZ7N1d86ATXazfTvezgJQllGC3fHGH1tA6nr7jbGzSc0xlkHfa_nC0LorH8rYNIzDLpZ4o4ByP1YbN3VhAP_K0lmItVVw2cleQRtw/s2048/il%20pele.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1277" data-original-width="2048" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguOAluZmAn5NCJhkiikYjJp_aPXjqZnUE04Rz8CrsbC8BY-Rk-EBGhuU6MxhpAF6kfsAlKCjv-eVVryfuFSlEVPQTZ7N1d86ATXazfTvezgJQllGC3fHGH1tA6nr7jbGzSc0xlkHfa_nC0LorH8rYNIzDLpZ4o4ByP1YbN3VhAP_K0lmItVVw2cleQRtw/w640-h400/il%20pele.JPG" width="640" /></a></div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO32ezqEjtu7no8omDBnD43PDoLNu4jQp8GX8_Fl_chIMeX7vKuuU8FhM7dpSI5vJaG2pnzWAHn-eoYpcDIIGD9BWTndV6l8BYyES4v-kpX_ZKVLxVqhBTOByj8es6JtaATDoZnUWpgEtoJlikfzlCCqMH7Pz8Tq3cnNBpo_WV-I1ZptbWam2UME_MKmY/s1778/noi%20bimbi%20.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1314" data-original-width="1778" height="472" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiO32ezqEjtu7no8omDBnD43PDoLNu4jQp8GX8_Fl_chIMeX7vKuuU8FhM7dpSI5vJaG2pnzWAHn-eoYpcDIIGD9BWTndV6l8BYyES4v-kpX_ZKVLxVqhBTOByj8es6JtaATDoZnUWpgEtoJlikfzlCCqMH7Pz8Tq3cnNBpo_WV-I1ZptbWam2UME_MKmY/w640-h472/noi%20bimbi%20.JPG" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"></td></tr></tbody></table><br /> </i></span></span><p></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-38086909683374998232023-11-21T22:27:00.034+01:002023-12-09T09:37:54.797+01:00Criteri selettivi per Parigi 2024<div class="separator" style="clear: both;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjloRe8l7AjhW_3cyLbiEKNEXHOaByp9JX1ICyVUGqG1J39Mp3st-6hoF5YlRG1VcgVQfRNsx6f4EVqoQ51pN722XSsI9Hb-FtX8ub5uQDlZ_KATgG87xNQ2w4H7dl0bnt1NOya3M9Eccgk06BrRyx0xL4RRTw0rOxbnPF18R0XbZcqueUF0gjVuv3pYYA/s460/logo%20parigi.png" style="display: block; padding: 1em 0px; text-align: center;"><img alt="" border="0" data-original-height="128" data-original-width="460" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjloRe8l7AjhW_3cyLbiEKNEXHOaByp9JX1ICyVUGqG1J39Mp3st-6hoF5YlRG1VcgVQfRNsx6f4EVqoQ51pN722XSsI9Hb-FtX8ub5uQDlZ_KATgG87xNQ2w4H7dl0bnt1NOya3M9Eccgk06BrRyx0xL4RRTw0rOxbnPF18R0XbZcqueUF0gjVuv3pYYA/s600/logo%20parigi.png" width="600" /></a></div><p>
<span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i> </i></b></span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i>A</i></b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">rrivare a gareggiare ai Giochi Olimpici non è impresa facile considerando le regole che questo evento fissa per definire chi sarà al via. Poi ci sono le selezioni che ogni Paese ha per decidere chi lo rappresenterà e qui le cose si complicano ulteriormente. Se nel primo caso le regole sono uguali per tutti, nel secondo caso ogni nazione decide le sue in relazione alle varie strategie che si pensano possano selezionare i migliori atleti. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Attualmente le quote alle nazioni sono in parte definite dalla classifica finale del Campionato del Mondo di Lee Valley dello scorso settembre. Oltre a questo primo passaggio sono già state svolte due gare Continentali: per l’Europa, i Giochi Europei di giugno a Cracovia, per l'Asia la gara di Tokyo di qualche settimana fa. Seguiranno poi le gare per l’Africa sull’isola della Reunion (data da definire), per l’Oceania a Penrith dal 26 al 28 gennaio 2024 e per le Americhe a Rio dal 13 al 17 marzo 2024.</span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Partendo dal fatto che ai Giochi nella canoa slalom ci sono 80 quote messe in palio, equamente distribuite fra uomini e donne più 2 quote assegnate al paese ospitante, si arriverà ad un numero totale di 82 atleti. Così distribuiti: K1 men 21, K1 women 21, C1 men 17 e C1 women 17 a questi vanno aggiunti 3 K1 men cross e 3 per il settore femminile. Per lo slalom quindi ne sono previste 76 (38 men e 38 women) più 6 nel kayak cross.
Le quote olimpiche si sono conquistate, come già detto, in prima battuta al Campionato del Mondo dove hanno preso il posto 15 K1 uomini e 15 K1 donne oltre a 12 C1 uomini e altrettante donne, per un totale di 54 posti già assegnati. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Le nazioni che hanno almeno una barca qualificata attualmente sono 26 di cui 6 a ranghi completi, cinque con 3 barche, sei con 2 e 15 con una sola imbarcazione. Tra le nazioni con 4 barche ce ne sono tre che hanno la squadra già composta e sono Francia, Slovacchia e Gran Bretagna . Altre squadre hanno alcuni nomi già fissati e molte altre sono ancora in ballo per definire gli atleti che rappresenteranno quella nazione. Solo per citare qualche esempio, la Spagna si giocherà la selezione con una gara a La Seu e una a Pau a fine marzo. Tedeschi selezioni tra Lepzig e Augsburg primi di aprile. Altre nazioni useranno qualche gara di Coppa del Mondo. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">C’è poi una seconda fase in corso con i ripescaggi che vengono effettuati con una gara per ogni Continente, normalmente fatta dopo il campionato del mondo. Quest’anno però è stata fatta un’eccezione e la prova continentale dei Giochi Europei è stata presa come prova selettiva olimpica nell’anno precedente.
L’ultima selezione per i Giochi rimangono le gare di Praga dal 7 al 9 giugno che assegneranno 3 quote uomini e altrettante per le donne nella specialità del Kayak Cross. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">A questo punto non si arriverà comunque a coprire tutti i posti disponibile ai quali si sommano quelli lasciati liberi da atleti/e che faranno la doppia specialità tra Kayak e Canoa. Quindi ci sarà una ricollocazione di quelle nazioni che sono in una sorta di lista d’attesa. In linea di massima le quote restituite o non assegnate verranno date in base al ranking ICF alle nazioni che non hanno rappresentanti in quella specialità. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Il <i>programma gare di Parigi 2024 </i>sarà il più lungo di sempre con 10 giorni di gare partendo dal 27 luglio per arrivare al 5 agosto. Si partirà infatti con le qualifiche il giorno 27 per C1 uomini e K1 donne su 2 manche prendendo la migliore; quindi il giorno dopo e cioè il 28 semifinale e finale per i Kayak donne. Il 29 semifinale e finale per C1 uomini; il 30 luglio due manche di qualifica per i C1 donne e K1 uomini. Il 31 semifinale e finale per C1 donne, mentre il primo agosto semifiale e finale per K1 uomini. Il 2 agosto time trial per il Kayak Cross sia maschile che femminile, il giorno 3 donne e uomini chiamati al primo turno delle batterie ed eventuali ripescaggi, mentre il 4 agosto ancora batterie. Si chiuderà il 5 con: quarti, semifinali e finali. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Programma quindi molto ricco ed intenso, considerando poi che diverse atlete e forse anche qualche uomo saranno presenti in tutte le specialità. <br /></span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Sono previsti 12.000 spettatori per giorno per le gare di slalom, mentre per il canottaggio, che gareggerà in contemporanea, le presenze previste sono di 15.000 persone. In questa enorme area nei giorni di competizione ci saranno quindi oltre 40.000 presenze.</span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> </span></span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i>Occhio all'onda!</i></b></span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i> </i></b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: verdana;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj79WKKJL_z1lLMC0KUnBEwk8mVzRvliTldg0Ee4ZJLHBXo56yxiLgxt8kgZ5qIDPvaTyyKd6IRUbF26NzyZMNdQ3DDrtkIci9w-Elxb1gZyf51MzHdR2q5OMLOLEOr1TsflTIClGNCgmFDi9suRvk9BhO4H0UW2CPeOSC_e9Pqy_IQ5eDhb_i7UvxgKBE/s1130/competition%20schedule%20.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1130" data-original-width="732" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj79WKKJL_z1lLMC0KUnBEwk8mVzRvliTldg0Ee4ZJLHBXo56yxiLgxt8kgZ5qIDPvaTyyKd6IRUbF26NzyZMNdQ3DDrtkIci9w-Elxb1gZyf51MzHdR2q5OMLOLEOr1TsflTIClGNCgmFDi9suRvk9BhO4H0UW2CPeOSC_e9Pqy_IQ5eDhb_i7UvxgKBE/w414-h640/competition%20schedule%20.png" width="414" /></a></span></div><span style="font-family: verdana;"><br /><span style="color: #741b47; font-size: large;"><br /></span></span><p></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-70736317642758586822023-11-17T07:20:00.003+01:002023-11-19T18:56:26.175+01:00Iniziamo a parlare di Parigi 2024 <p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH9_7uqJNtPz6Umnq4kDiH3wO8_D_vrzvZMOdc4TZ60PJt01y8FOnJeTyDyaaysbZ3dFQU0oa38fvpQqNDpB5UzYpFxK89HblyNig1ZIl0SDJLG7sXI-4noeEUNegWdn9sX_E4mGdwVeCvfDDRJ3bI632WfmcwAc5Z0IPuwiQRLfQ8w1C8r-Zm99Fpd5A/s1648/gb.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="982" data-original-width="1648" height="382" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjH9_7uqJNtPz6Umnq4kDiH3wO8_D_vrzvZMOdc4TZ60PJt01y8FOnJeTyDyaaysbZ3dFQU0oa38fvpQqNDpB5UzYpFxK89HblyNig1ZIl0SDJLG7sXI-4noeEUNegWdn9sX_E4mGdwVeCvfDDRJ3bI632WfmcwAc5Z0IPuwiQRLfQ8w1C8r-Zm99Fpd5A/w640-h382/gb.png" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"> <span style="color: #351c75; font-family: Dancing Script;"><span style="font-size: medium;">GB Olympic Slalom Team - Paris 2024 </span></span></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: #351c75; font-family: Dancing Script;"><span style="font-size: medium;"> </span></span></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: #351c75; font-family: Dancing Script;"><span style="font-size: medium;"> </span></span></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: #351c75; font-family: Dancing Script;"><span style="font-size: medium;"> </span></span></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: #351c75; font-family: Dancing Script;"><span style="font-size: medium;"> </span></span></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: #351c75; font-family: Dancing Script;"><span style="font-size: medium;"> </span></span><br /></td></tr></tbody></table><br /><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i> Si</i></b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> respira aria di Olimpiadi con le prime squadre che stanno ufficializzando i nomi degli atleti che saranno presenti al via di Parigi 2024 nelle gare di Slalom. Gli slovacchi seguiti subito dai francesi probabilmente sono stati i primi a farlo, giusto poco tempo dopo l’ultima gara di Coppa del Mondo. Oggi è il tempo degli inglesi, ma qualche indiscrezione e certezza arriva pure in casa Italia a seguito della pubblicazione del nuovo e definitivo <a href="https://www.canoeicf.com/icf-canoe-slalom-world-ranking">ranking ICF 2023</a> . Ci sono poi squadre come la Repubblica Ceca che ha sicuri alcuni nomi, mentre altri usciranno solo dalle selezioni 2024, come per Germania e tante altre nazioni, qualcuna di queste in attesa pure di confermare la conquista di altre quote nei ripescaggi continentali. <br />Vediamo quindi chi è già sicuro di essere al via sul canale olimpico a partire dal giorno 27 luglio fino al 5 agosto 2024. <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Per il Regno Unito ci sarà Joe Clarke nel kayak uomini, alla sua seconda partecipazione a cinque cerchi e alla ricerca della sua seconda medaglia olimpica dopo Rio 2016. Nel kayak femminile anche Kimberly Woods sarà alla seconda presenza ad una Olimpiade, dopo che a Tokyo 2020(1) era finita 10^ . Nella canadese monoposto femminile sarà Mallory Franklin, vice-campionessa olimpica in Giappone, attualmente 2^ nel ranking ICF e campionessa del mondo in carica a difendere gli onori britannici. Anche nella canadese monoposto maschile ci sarà un ritorno: Adam Burgess, che a Tokyo era rimasto giù dal podio per 16 decimi, mentre è arrivato 5^ al mondiale in casa. La squadra inglese avrà al seguito 3 coaches e 1 team leader e più precisamente ci sarà: Campbell Walsh che allena Joe Clarke, poi Craig Morris tecnico di Kimberly Woods, Richard Hounslow tecnico di Mallory Franklin e di Adam Burgess. Ci sarà anche Mark Ratcliffe come Team Leader a guidare la compagine di Re Carlo III. Curiosa poi la location per la fotografia di « famiglia » per presentare la squadra: atleti, tecnici ripresi in mezzo al canale di Lee Valley senza acqua fra le porte di slalom. Sullo sfondo qualche nuvola più o meno candida si staglia sull’inusuale cielo azzurro di una Londra invernale. La squadra di rosso-blu vestita spicca al centro dell’immagine come in un’opera surrealista dell’artista Rodney Smith, il fotografo dell’inconscio o il maestro del surrealismo. Presente nella foto anche Mr. Marc England, che sarà il capo missione per il Comitato Olimpico Inglese. Beh! Con un cognome così non si sarebbe potuto trovare di meglio per un ruolo così importante e rappresentativo! <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7qHYTNZDx8MYcpbLo1yh2mIEy0h5hhmp89IeumjPdndeuQn7jS8OkKAt3q-sMgY7lYmjBYoje3NA9G5hW4yZmqcp48bplG9MUhVAdYv2TzcEXw4A10U1iR4ByHlBymONjEV60UusV501kdzzcRhDHHGBb4aDY2i51VWRJdRygVRY5hyphenhyphenliBC7Y2W5nLo4/s1772/francia.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="428" data-original-width="1772" height="154" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7qHYTNZDx8MYcpbLo1yh2mIEy0h5hhmp89IeumjPdndeuQn7jS8OkKAt3q-sMgY7lYmjBYoje3NA9G5hW4yZmqcp48bplG9MUhVAdYv2TzcEXw4A10U1iR4ByHlBymONjEV60UusV501kdzzcRhDHHGBb4aDY2i51VWRJdRygVRY5hyphenhyphenliBC7Y2W5nLo4/w640-h154/francia.png" width="640" /></a></span></div><span style="color: #741b47; font-size: large;">I francesi, viceversa, si sono affidati per l’annuncio ufficiale della squadra olimpica, ad un comunicato sul loro sito federale, in data 12 ottobre con una foto in azione in primo piano per ognuno dei selezionati. La compagine slalom sarà così composta: C1 men Nicolas Gestin , C1 women Marjorie Delassus , K1men e Kayak Cross Titouan Castryck , K1 women et Kayak Cross Camille Prigent. <br />Sempre in questo comunicato si precisa che Boris Neveu è preselezionato per partecipare alla qualifica olimpica nel Kayak Cross che si terrà a giugno a Praga. Diciamo pure che quest’ultimo, fino all’ultimo, sembrava essere il predestinato numero uno a rappresentare i galletti francesi ai Giochi in casa, ma la straordinaria performance di Titouan Castryck alla finale di Coppa del Mondo sul canale olimpico ha costretto anche i più reticenti a rivedere questo pre-concetto arrendendosi all’evidenza dei fatti. Per la squadra olimpica francese quindi è iniziato un lungo processo di avvicinamento alle gare a cinque cerchi con una sorta di raduno permanente sul bacino di Vaires-sur-Marne. Ai 4 moschettieri si sono unite le riserve, uno per ogni specialità, i quali hanno anche la funzione di sparring-partner con i titolari della maglia ufficiale. Quindi ci sono Anatole Delassus per K1 men, Emma Vuitton per i K1 donne, Lucie Prioux e Jules Bernardet. <br /> </span><p></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOAD-NoQH4YaAThuxotcJgr5ZwEu8oh8s8L2IfR4o0UkOKPoviCZcwcAOdvDVznLOTf67bc4HXvUqH1xHTU1Y-LaW82_0oBJqO6KhBeCZR2xKdbG8V7ux4usQJ5Y36O6w_mkWqOR_TRxc2FhiBbrlGBJplM-54t3PAQzsTBugsFn2Xxjxsapg-7f3abII/s1648/SVK.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="978" data-original-width="1648" height="380" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOAD-NoQH4YaAThuxotcJgr5ZwEu8oh8s8L2IfR4o0UkOKPoviCZcwcAOdvDVznLOTf67bc4HXvUqH1xHTU1Y-LaW82_0oBJqO6KhBeCZR2xKdbG8V7ux4usQJ5Y36O6w_mkWqOR_TRxc2FhiBbrlGBJplM-54t3PAQzsTBugsFn2Xxjxsapg-7f3abII/w640-h380/SVK.png" width="640" /></a></span></div><span style="color: #741b47; font-size: large;">Anche la squadra slovacca ha chiuso le selezioni con la finale di Coppa del Mondo di Parigi; a rappresentare la Repubblica Slovacca, ci saranno: per il K1 men Jacob Grigar, vice-campione olimpico a Tokyo, 5^ nel 2016 a Rio e attualmente numero 12 nel Ranking ICF; per il kayak femminile Eliska Mintalova che a Tokyo chiuse al 9^ posto ed è 8^ nel Ranking internazionale; per la canadese maschile, alla sua terza Olimpiade, ci sarà Matej Benus , argento a Rio e 6^ a Tokyo, a prendere il via; per la canadese femminile sarà alla partenza la giovanissima Zuzana Pankova attuale numero 9 del ranking. </span><p></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><br />L’Italia non ha ancora ufficializzato i nomi anche se seguendo i criteri selettivi predisposti dalla Federazione ci dovrebbero essere già tre certezze e cioè quella di Giovanni De Gennaro nel K1 men, alla sua terza presenza ai Giochi dopo Rio e Tokyo, Stefanie Horn nel K1 women, anche lei alla terza presenza. A loro dovrebbe aggiungersi Raffaello Ivaldi nel C1 men al suo esordio Olimpico. Rimangono in gioco per la canadese femminile ancora tre atlete: Marta Bertoncelli, Elena Borghi e Elena Micozzi. La prima ha un leggero vantaggio, ma solo il prossimo anno, dopo le gare di selezione e le gare di Coppa si avrà il nome in rosa che parteciperà a Parigi 2024. Aspettiamo però l’ufficialità della Fick e vedremo in che modo fantasmagorico deciderà di farlo. <br />C’è qualche altro nome sicuro di essere tra gli atleti al via a Vaires-sur-Marne tra questi spiccano il campione olimpico Jiri Prskavec, e la campionessa olimpica nella canadese monoposto e bronzo nel kayak Jessica Fox. Proprio per quest’ultima, qualche giorno addietro, si è organizzata una consegna ufficiale del ticket per Parigi 2024 sullo sfondo di Harbour Bridge. Il famoso ponte che unisce la city degli affari con l’area settentrionale di North Shore, sopra il fiume Parramatta attraversando la favolosa baia di Sydney. Già qualificati per la slovenia Eva Tercelj nel kayak femminile e Peter Kauzer, che il prossimo anno si presenterà al via a cinque cerchi con 41 primavere e, secondo me, sarà pure l’atleta più anziano di sempre a partecipare ad una Olimpiade nella canoa slalom. Prima di lui Jamie McEwan che a Barcellona ’92 di anni ne aveva 40, anzi, per la precisione, ancora 39, visto che era nato il 24 settembre e i Giochi, a La Seu d’Urgell, si sono disputati dal 31 luglio al 2 agosto! Ancora qualche nome sicuro lo troviamo con Ana Satila, per il Brasile, al via in tutte e tre le specialità, poi certamente selezionato il bronzo di Londra nel kayak maschile e cioè il marocchino Mathis Soudi, oltre a Viktoria Us per Ucraina e per la Polonia Klaudia Zwolinska. Per Us si tratterà della sua terza partecipazione a questo evento, mentre per Zwolinska, Parigi 2024, rappresenterà la sua seconda partecipazione Olimpica. <br /><br /></span></span><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i>Occhio all’onda! </i></b></span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i> </i></b></span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i></i></b></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi24Ml1iqOu9eimg2_JdTBbJmKY_Y_Q-JN66VCv-eXSJ1ERHPEJtoIcGbJyo7KLMik8TFQVRd0MA7m22BIEaY7RKcemKO4W5Zul1C7h6TDho6hZxGiqw_lO0tXgu2zXZ5JWf8Qp_jl3VnLiYVr-xVJ7t-xhSmOTXQZWxXDIBPn5vZdoCq7U7jA6uhMUtuk/s1454/FOX.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1454" data-original-width="976" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi24Ml1iqOu9eimg2_JdTBbJmKY_Y_Q-JN66VCv-eXSJ1ERHPEJtoIcGbJyo7KLMik8TFQVRd0MA7m22BIEaY7RKcemKO4W5Zul1C7h6TDho6hZxGiqw_lO0tXgu2zXZ5JWf8Qp_jl3VnLiYVr-xVJ7t-xhSmOTXQZWxXDIBPn5vZdoCq7U7jA6uhMUtuk/w430-h640/FOX.png" width="430" /></a></i></b></span></div><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><br /> </i></b></span><p></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> </span></span><br /></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-91009321949407963972023-11-15T13:43:00.009+01:002023-11-19T18:56:51.368+01:00Tristezza<p><span style="color: #674ea7; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i> </i></b></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #674ea7; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN5K-_wzs6svqqQn1SEPYcWkVwz-rVKaaM8puydYEjfaxfPItalqmIFPC84R8ETK-Kdu-ZN8vuHZMPD3E8qcOtbER9N8_raOCIZb_TDlxz56kSBxKIGDo2Uh1VpR7FWRbVc75nn2YihF9DaTpL_sIOWhc6HOTAdou997YEhmHBnhoqhOiMttBqoZgO16U/s3772/111.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3772" data-original-width="2758" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhN5K-_wzs6svqqQn1SEPYcWkVwz-rVKaaM8puydYEjfaxfPItalqmIFPC84R8ETK-Kdu-ZN8vuHZMPD3E8qcOtbER9N8_raOCIZb_TDlxz56kSBxKIGDo2Uh1VpR7FWRbVc75nn2YihF9DaTpL_sIOWhc6HOTAdou997YEhmHBnhoqhOiMttBqoZgO16U/w468-h640/111.jpeg" width="468" /></a></i></b></span></div><span style="color: #674ea7; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><br /></i></b></span><p></p><p><span style="color: #674ea7; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i> P</i></b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #674ea7; font-size: large;">ioggia e vento sembrano essere i temi predominanti qui nel nord-est della Francia nella regione Île-de-France nei dipartimenti Seine-et-Marne e, più precisamente, nel comune di Vaires-sur-Marne. Tanti trait d’union quando scrivi e citi località francesi. Già i transalpini diciamo non sono troppo simpatici di per sé e qui, sul canale olimpico, ti guardano e ti osservano come fossimo animali pericolosi scappati da qualche circo, come il leone che ha messo nel panico Ladispoli! Sulle sponde trovi allenatori e allenatrici che conosci da una vita, con cui hai condiviso campionati del mondo, olimpiadi, allenamenti e periodi di gioventù negli Stati Uniti che faticano a salutarti. Il conseguente comportamento è poi seguito da atleti che hai ospitato per una intera settimana, condividendo letto e cibo, ma, soprattutto, aprendo il cuore come fosse un tuo atleta, che, alla tua vista, si girano dall’altra parte per paura di ricevere qualche sgradevole parola dai suoi allenatori. <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #674ea7; font-size: large;">Triste, come triste è che non si siano neppure spese dieci righe per un articolo sul sito federale per un uomo che, per oltre 15 anni, è stato al vertice della canoa italiana ed internazionale. Ci sarebbero volute 60.000 battute per raccontare quello che Vittorio Cirini è stato per la canoa italiana, lui che ha transitato la vecchia CIC alla Fick. Come facciamo a pretendere di costruire e migliorare il nostro sport, se non facciamo conoscere ai giovani la storia della pagaia, partendo proprio da personaggi che l’hanno pensata, vissuta e amata? Tutto cade nel dimenticatoio, bene fa Daniele Scarpa sui social, a ricordare aneddoti, gare, storie passate: solo parlandone e scrivendole rimangono vive. Dice Isabel Allende: ‟<i>C’era una volta...”. Sono parole magiche. Le storie hanno accompagnato l’umanità fin dall’inizio dei tempi. Alcune di loro, raccontate e riraccontate, descrivono il nostro viaggio attraverso la vita e la morte e si trasformano in miti: il Giardino dell’Eden, la Dea Madre, il Diluvio universale, gli eroi in cerca del Padre, la lotta tra il Bene e il Male, le gesta valorose, gli amori contrastati, i sacrifici necessari, le battaglie contro i draghi, anche della nostra stessa anima. I grandi temi si ripetono all’infinito, possiamo solo modularne nuove versioni, e quando li si ricrea con arte, rinascono con la forza della prima volta</i>. Di tutto questo nulla , ma, un solo pensiero, striminzito e asettico, sui social ufficiali federali e nessuno al suo addio nella chiesa della Patrona di tutti gli Emigrati: Francesca Saverio Cabrini nata a Sant’Angelo Lodigiano nel 1850 e morta a Chicago negli Stati Uniti nel 1917 e proclamata Santa da Pio XII nel 1946. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #674ea7; font-size: large;"><br />Sono pure triste dopo aver metabolizzato una serie di incontri in quel di Ivrea di qualche giorno fa con giovani allenatori, perché nelle loro parole, nei loro gesti e nei loro occhi ho visto e percepito rassegnazione per la paura di perdere quella che si direbbe, usando un termine anglofono, la <i>comfort-zone</i>! Non andate contro le vostre idee, non dimenticatevi di quello che avete vissuto e di tutto quello che non avreste mai voluto, per l’ottusità di chi, in quel momento, aveva le redini tra le mani; ricordatevi di mantenere sempre pura e sincera la vostra onestà intellettuale e non piegatevi a nulla per voi, ma soprattutto per il bene dei vostri atleti. <br /><br /></span></span><span style="color: #674ea7; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i>Occhio all’onda!</i></b></span></p><p><span style="color: #674ea7; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i> </i></b></span></p><p><span style="color: #674ea7; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i></i></b></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #674ea7; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj00o8dRltc7D23jmz5PtK8HCdpwO5QcgvJogY97_wrlHcEnGWdrSGpDY4kv0nJzanYXMUbn7BdUVnfobHWPHqo5hFrOvL-gXV2Ipr4mie2VEwJ137OUfsTos5XWXjB5dYw-cVFYjp-gmAOD6NbQHVFt_j9UqW8wNQ3KadOdoznLh49hf94IqItnGbOniU/s4032/112.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj00o8dRltc7D23jmz5PtK8HCdpwO5QcgvJogY97_wrlHcEnGWdrSGpDY4kv0nJzanYXMUbn7BdUVnfobHWPHqo5hFrOvL-gXV2Ipr4mie2VEwJ137OUfsTos5XWXjB5dYw-cVFYjp-gmAOD6NbQHVFt_j9UqW8wNQ3KadOdoznLh49hf94IqItnGbOniU/w480-h640/112.jpeg" width="480" /></a></i></b></span></div><span style="color: #674ea7; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifv_IjtgkOEJYgOWw8YBPTA3MGQ4-X2x1Ctbu7dNP5gvVlkUBmKC93A9gus_K72VHbwTksX1MxB5zEOunfpdaj1iokz2rs4IPlsBMS4C-23hOLZZysC87jm2xASBesOf0GKhIC-Jy0hg7-JzZoSf4qawFecK8tYSh7rKAMOG5J3Qx-3ZDLlCB2zTXpdwA/s4032/113.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifv_IjtgkOEJYgOWw8YBPTA3MGQ4-X2x1Ctbu7dNP5gvVlkUBmKC93A9gus_K72VHbwTksX1MxB5zEOunfpdaj1iokz2rs4IPlsBMS4C-23hOLZZysC87jm2xASBesOf0GKhIC-Jy0hg7-JzZoSf4qawFecK8tYSh7rKAMOG5J3Qx-3ZDLlCB2zTXpdwA/w480-h640/113.jpeg" width="480" /></a></div><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG0o_So014PTWXap1l9Fj8IdoP8tVR59MrA_i-xMND_aCTSR3BzJU5wjJw3_649lw3yi0BaPYA8Ejp6HGFXUMCbTwu3euyf_grRx4ttHoUlKpjMrF_ydn8KJnfPGzgH-XSTmciesgW26MxOFCtnj1IMBp65AIafrBNZ_r9-Z0KbtN5Qgb-cEPL02VjYMI/s3889/114.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2689" data-original-width="3889" height="442" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhG0o_So014PTWXap1l9Fj8IdoP8tVR59MrA_i-xMND_aCTSR3BzJU5wjJw3_649lw3yi0BaPYA8Ejp6HGFXUMCbTwu3euyf_grRx4ttHoUlKpjMrF_ydn8KJnfPGzgH-XSTmciesgW26MxOFCtnj1IMBp65AIafrBNZ_r9-Z0KbtN5Qgb-cEPL02VjYMI/w640-h442/114.jpeg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"></td></tr></tbody></table><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhr0KUrmN_df9rvgvuGqmhDnvPje-u9OLdesunOqjGSIwvAKYCXLdW6QEpubgjwTVcJaLGrc-PYWeyxmfEbXFSavyM2OB5jn89deOfxF7FB1-a4XOsJnYFiU0Ir1mefAE6Gc7g01Uvgis3i-tHx4VJQiNVUOHo8URDMvEwzRDxWb5a1_5tKFGDEdwLyxvA/s4032/115.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhr0KUrmN_df9rvgvuGqmhDnvPje-u9OLdesunOqjGSIwvAKYCXLdW6QEpubgjwTVcJaLGrc-PYWeyxmfEbXFSavyM2OB5jn89deOfxF7FB1-a4XOsJnYFiU0Ir1mefAE6Gc7g01Uvgis3i-tHx4VJQiNVUOHo8URDMvEwzRDxWb5a1_5tKFGDEdwLyxvA/w480-h640/115.jpeg" width="480" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJFxH9vzTbag2E8XAY3cGD2jq8pzieJUcFUz_g_62cdkmccgTzNqkoo17jIXODO6u8msZgWMBhiS3E_566u6H7ya13BBpUA7QBLOQXLkPpWn1cLk59M_xUfiCuyFwzTonZ08yX43ngWvD19v7XQu4FpK6kkJwPKmLaK6yCvjIWogKpc2l_jl0FaIYUmQo/s4032/116.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJFxH9vzTbag2E8XAY3cGD2jq8pzieJUcFUz_g_62cdkmccgTzNqkoo17jIXODO6u8msZgWMBhiS3E_566u6H7ya13BBpUA7QBLOQXLkPpWn1cLk59M_xUfiCuyFwzTonZ08yX43ngWvD19v7XQu4FpK6kkJwPKmLaK6yCvjIWogKpc2l_jl0FaIYUmQo/w480-h640/116.jpeg" width="480" /></a></div><br /> </i></b></span><p></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-20092606500395227802023-11-12T15:16:00.005+01:002023-11-12T15:22:15.894+01:00Ciao Vittorio! <p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i> </i></b></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVKMNqpcwL2QYm2LFIem47N900VSK7eG2JEy3DNz4WU_2xcaZrgDLpLzLCCNzu4Y8zUi6DZKJGjW_8DV-haLvIzjrmptYP_aJjDU4KYecP4pP8-TwytVeKKhUTIZWiSiMtPuJVC4xWDrfN2Z_ppAk13y17aPwLqp-m34S0EohU5zKYj7HivOxfoNRVKu4/s900/cirini.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="580" data-original-width="900" height="413" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVKMNqpcwL2QYm2LFIem47N900VSK7eG2JEy3DNz4WU_2xcaZrgDLpLzLCCNzu4Y8zUi6DZKJGjW_8DV-haLvIzjrmptYP_aJjDU4KYecP4pP8-TwytVeKKhUTIZWiSiMtPuJVC4xWDrfN2Z_ppAk13y17aPwLqp-m34S0EohU5zKYj7HivOxfoNRVKu4/w640-h413/cirini.png" width="640" /></a></i></b></span></div><p></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i> La</i></b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> passione, quella vera per la canoa e in modo particolare per la canoa discesa era una sorta di religione, un dato di fatto, una certezza e ne ho avuto la conferma non quando lui era ai vertici federali ed internazionali, ma molto più tardi quando saliva sul pulmino dell’Adda Lodi e si faceva migliaia di chilometri per seguire i suoi ragazzi ovunque ci fosse un gara della sua amata specialità e cioè la discesa, meglio se la classica. Dopo il ritiro dai numerosi incarichi politici e, se vogliamo, pure tecnici, ci si poteva aspettare che facesse vita ritirata con la sua amata Elvira, magari nella casetta in montagna in Val d’Aosta, tra le montagne che amava. Invece no, perché nella canoa c’erano i suoi veri valori. Vittorio non ha avuto figli, ma di figli adottivi ne ha avuti molti e tutti canoisti! Aveva una venerazione per il suo Mulo, al secolo Cesare Murazzi, che ha visto nascere in Società su quel fiume a ridosso di casa. Lo ha accompagnato dagli esordi fino alle medaglie iridate. Otto per la precisione: 5 bronzi, 2 argenti e 1 oro e, in ognuna di loro, c’è una parte di lui, considerando che non si è mai perso neppure una pagaiata del campione lombardo. Poi gli anni passano e Mulo lascia la canoa agonistica, anche se si allena tutti i giorni e qualche garetta la fa ancora, e si dedica a seguire i ragazzi del Club. Alle trasferte però ci va sempre accompagnato e il buon Vittorio quindi lo seguiva sempre su quel pulmino bianco, macinandosi chilometri, solo magari per rivedere gli amici di un tempo o per gioire delle vittorie delle nuove leve, ma, più semplicemente per restare, come un tempo, vicino a Cesare, per restare nel suo mondo dal quale non si è mai allontanato.<br />Eppure Vittorio, quando era vice-presidente Fick nell’era di Conforti e contemporaneamente chairman del settore discesa ICF, ne ha dovute subire di belle con noi giovani atleti effervescenti come il citrato e animati dalla nostra incontenibile voglia di fare, che, qualche volta, ci ha pure portato ad essere arroganti. Alla fine, però, considerando il suo grande animo, ci ha sempre difeso e ha portato i suoi atleti in palmo di mano, affezionandosi a tutti e decantando il valore di ognuno di loro che fosse Marco Previde Massara Marco, Carlo Mercati, Robert Pontarollo o ai suoi amati C1 da Spelli a Panato. <br />Anche a livello internazionale ha recitato un grande ruolo con la sua partecipazione a numerose olimpiadi nel settore arbitrale e come capo delegazione in una edizione. Poi per anni ha guidato la discesa internazionale e ha giocato un ruolo determinante con l’allora presidente ICF Sergio Orsi alla fine degli anni ’80, quando si prese la decisione di riammettere lo slalom ai Giochi Olimpici. <br />Lo ricordo con affetto e stima in Val di Sole quando, forse uno o due anni fa, in zona arrivo, sulla start-list si annotava, come faceva sempre, i tempi di arrivo di ogni concorrente. Attento ad ogni particolare, pronto a incidere nel suo cuore anche le più piccole sfumature di quel mondo fatto di onde, fiumi, gente, pagaie e tanti abbracci. Quel mondo gli apparteneva, ma in realtà era proprio quel mondo che aveva bisogno di lui, della sua passione e della sua infinita gentilezza. Probabilmente fu lì l’ultima volta che ci siamo incontrati e proprio lì lo voglio ricordare, anche in questo giorno di dipartita. Quell'immagine sul traguardo in jeans e maglione blue, sorridente e critico, loquace e meditativo, quel Vittorio che resterà in noi perchè proprio con lui abbiamo avuto l’onore di condividere passione e amore per questo sport e ancora una volta resteremo uniti nella forza dello Spirito dell’acqua che corre! </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><br /></span></span><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i>Occhio all’onda!</i></b></span></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-73171235479603520482023-11-11T18:51:00.018+01:002023-11-11T20:54:25.159+01:00Un interessante manuale sulla canoa in acqua selvaggia <p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i></i></b></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDqzsO8KTdTGkuUtDaAuNEwnymvwssSgRsmfR8ClC28b9nnTwPe4d3eLy6-SHKTpB31TUM4b_TjK6tlwJWCy_FZHfDO4dpSNPYC4EBhthXKk17jr3yc8yMZACRAZgWiQNtjFqRudqRdP8MFnjOS6gYBoShe5AB4_Xk1ozOI0tStfLa14z_YETtqlfRpWI/s1274/book.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1274" data-original-width="892" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDqzsO8KTdTGkuUtDaAuNEwnymvwssSgRsmfR8ClC28b9nnTwPe4d3eLy6-SHKTpB31TUM4b_TjK6tlwJWCy_FZHfDO4dpSNPYC4EBhthXKk17jr3yc8yMZACRAZgWiQNtjFqRudqRdP8MFnjOS6gYBoShe5AB4_Xk1ozOI0tStfLa14z_YETtqlfRpWI/w448-h640/book.png" width="448" /></a></i></b></span></div><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><br /></i></b></span><p></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i>G</i></b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">uillermo </span></span><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i>D</i></b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">iez-</span></span><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i>C</i></b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">anedo e </span></span><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><i>C</i></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">ristian </span></span><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i>L</i></b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">amiel hanno coordinato la realizzazione di un manuale di canoa sull’acqua selvaggia esattamente intitolato </span></span><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;">"Manuel de aguas bravas para la tecnificación"</span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> con il sottotitolo: </span></span><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;">"del saber palear al navigar efficiente y fluido"</span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">. Che possiamo tradurre in: "Manuale tecnico per l’acqua selvaggia - il sapere pagaiare e navigare in maniera efficiente e fluido". Edito dalla Real Federación Espanola de Piragüismo.<br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Partiamo dai coordinatori e cioè Diez-Canedo e Lamiel. Del primo ho parlato molte volte, vuoi per il fatto che in passato ho avuto modo di allenarlo per i Giochi Olimpici di Benjin 2008, poi per averlo voluto in Brasile a lavorare al mio fianco fino al 2016 e poi un un anno in Italia fino a quando ha spiccato il volo ed è oggi l’attuale direttore sportivo del settore canoa slalom della Spagna. Certamente è stato un atleta di alto livello, si è formato in scienze motorie e in ingegneria informatica, oltre ad aver conseguito una serie di specializzazioni e master nell’allenamento. Un personaggio di elevata caratura intellettuale, che unisce il sapere al fare, restando con i piedi ben ancorati a terra; concretezza quindi, e questa, a mio avviso, è la sua più grande qualità. Diez-Canedo ha scelto come co-coordinatore Cristian Lamiel perché è stato attratto da lui per due motivi principali. Il primo deriva dal fatto che quest’ultimo si è avvicinato alla canoa in età avanzata seguendo Jordi Domejo, suo compagno di corso all’INEF, e si è talmente appassionato alla pagaia che è riuscito pure a conquistare una finale al campionato di Spagna ed entrare nella squadra nazionale di free-style. Questo, secondo Guillermo Diez-Canedo, è un indice preciso di quanto Lamiel riesca a percepire, e poi mettere in pratica , sotto il punto di vista dell’apprendimento tecnico. Quindi, se apprende così velocemente, significa che ha un metodo raffinato e preciso che gli permette di concretizzare il suo sapere. Lamiel non l’ha fatto solo con la canoa, ma pure per altri sport come il windsurf o l’arrampicata. <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Detto ciò passiamo ai contenuti del libro che tocca molte problematiche, se non tutte, del nostro sport sviluppate ognuna da autori diversi, per la precisione sette, dalla comprovata esperienza accademica e sul campo. Fa sempre piacere poi avere dei punti fermi su cui confrontarsi per capire le varie opinioni che ognuno può avere su tematiche che mi stanno particolarmente a cuore, tanto più che ogni capitolo è corredato dalla relativa bibliografia che diventa interessante nel momento in cui si volessero sviluppare degli approfondimenti in merito. <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Ci sono alcuni capitoli che hanno da subito catturato la mia attenzione come quello del "<i>desarrollo técnico - táctico en slalom</i>" dove partendo da alcune immagini dall’alto, prese con un drone, si capisce e si vede bene la traiettoria che lo scafo fa in determinate manovre. Seguono suggerimenti su come deve intervenire l’allenatore che diventano preziosi per confrontarsi, partendo dal presupposto fondamentale, per me, che la tecnica non è un elemento statico e univoco, ma un elemento soggettivo che si evolve e si adatta ad ogni atleta. Fondamentali sì, da apprendere in giovane età, possibilmente, non fini a se stessi, ma per creare lo stato di scoperta individuale e relativo adattamento personale. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><br />Per richiederne copia basterà scrivere una mail a: <i>enep@rfep.es</i> farne richiesta e il costo è di 28 euro - <br /><br /></span></span><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i>Occhio all’onda!</i></b></span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i> </i></b></span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i></i></b></span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4IoUk9uD61NKlYCPY2NJo9UmiIWiJ3Q-grzo7DrRKtBRV059-g1wfv5bJR9PLEqRjW3FXai4GOWMTRNuYrN7Bz3iGloEMELj2_sz00LfXvVo2HoW9X77mu7lJ916d2BAufRFb52ql8FSxABGz9sOptwP5Kvt-i3OWcnWNs1-61S7Aiy5_9FPxx41XSA8/s863/guille%201.jpeg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="585" data-original-width="863" height="434" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4IoUk9uD61NKlYCPY2NJo9UmiIWiJ3Q-grzo7DrRKtBRV059-g1wfv5bJR9PLEqRjW3FXai4GOWMTRNuYrN7Bz3iGloEMELj2_sz00LfXvVo2HoW9X77mu7lJ916d2BAufRFb52ql8FSxABGz9sOptwP5Kvt-i3OWcnWNs1-61S7Aiy5_9FPxx41XSA8/w640-h434/guille%201.jpeg" width="640" /></a></td></tr><tr align="left"><td class="tr-caption"><span style="color: #0b5394; font-family: Dancing Script; font-size: large;">con Guillermo Diez-Canedo abbiamo lavorato assieme anche in Italia nel 2017 - qui tutto a sinistra con Matteo Appodia -<br /></span></td></tr></tbody></table><br /><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i></i></b></span><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiefIsaP4uU8F80edCkDJw1nkYBgiNnG9Y1PZD5TuTZ4xEdhYJ_CVk6WVqcc3cDxer7_L3d3rDYbGL7aWhdoSkYjW2GCbBpGMDjsMGsuGXyoqCEW4IuxW5L7yaYhyphenhyphenUA44RzYqfimTi8WMDJdhQBGK7aRkY4rTBWMZ6BDwnSCYsJc5jgXUdPzgZFjV6EK-k/s1196/guille%202.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="878" data-original-width="1196" height="470" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiefIsaP4uU8F80edCkDJw1nkYBgiNnG9Y1PZD5TuTZ4xEdhYJ_CVk6WVqcc3cDxer7_L3d3rDYbGL7aWhdoSkYjW2GCbBpGMDjsMGsuGXyoqCEW4IuxW5L7yaYhyphenhyphenUA44RzYqfimTi8WMDJdhQBGK7aRkY4rTBWMZ6BDwnSCYsJc5jgXUdPzgZFjV6EK-k/w640-h470/guille%202.png" width="640" /></a></i></b></span></div><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEit8GwVyE7SL1nFKWRnS5CctIt2X0kLm-sni_vfXn29BUmjhVVwL7Ddsvg3r_2tWfOujFU6nZDzzevNWsPpzsRIr-eH6gneWdjVZwliId0HnuFsdhecKQmCXlzRWGP02k5buelY9-s8KC9mguNJCQChbVIGl8ZFyHZGGE0k65OwsYIIZKZTWzw5jqTTmGE/s1792/guille%203.png" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1088" data-original-width="1792" height="388" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEit8GwVyE7SL1nFKWRnS5CctIt2X0kLm-sni_vfXn29BUmjhVVwL7Ddsvg3r_2tWfOujFU6nZDzzevNWsPpzsRIr-eH6gneWdjVZwliId0HnuFsdhecKQmCXlzRWGP02k5buelY9-s8KC9mguNJCQChbVIGl8ZFyHZGGE0k65OwsYIIZKZTWzw5jqTTmGE/w640-h388/guille%203.png" width="640" /></a></td></tr><tr align="left"><td class="tr-caption"><span style="color: #0b5394; font-size: large;">dal 2012 al 2016 Guillermo Diez-Canedo è stato tecnico della squadra brasiliana e abbiamo lavorato assieme - </span><br /></td></tr></tbody></table></i></b></span><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i><br /> </i></b></span><p></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i> </i></b></span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i> </i></b></span></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-27126904148247755472023-11-03T17:59:00.001+01:002023-11-03T18:15:59.565+01:00Giochi Panamericani un grande successo per lo sport e per la gente <p style="text-align: right;"><span style="color: #0b5394; font-family: Dancing Script;"> Puro, Cile, è il tuo cielo azzurrino,<br />Pure brezze anche ti attraversano<br />E la tua campagna bordata di fiori<br />È la copia felice dell'Eden.<br />Maestosa è la bianca montagna<br />Que ti dette per baluardo il Signore,<br />E quel mare che tranquillo ti bagna<br />Ti promette futuro splendor.</span></p><p style="text-align: right;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /><br /><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglQ1dMLH5xD7hohMP1xb9vTZ2EuwgJpaDR8Jkf6GhDck-RGEqWluG1Q00GS-Zc-ppDLEx2hnQCpfGrmQLXWsJeJ7aGgeGkc993LCY1Fr29t77RDyYNk0avFErNqw8QwKgwKPbCZi4Aujqu0x2kE6KuKLzgwpjeOFpmVC1Bb-kTb73jIK0XEAc-RmCVSzQ/s4032/bandiera%20.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglQ1dMLH5xD7hohMP1xb9vTZ2EuwgJpaDR8Jkf6GhDck-RGEqWluG1Q00GS-Zc-ppDLEx2hnQCpfGrmQLXWsJeJ7aGgeGkc993LCY1Fr29t77RDyYNk0avFErNqw8QwKgwKPbCZi4Aujqu0x2kE6KuKLzgwpjeOFpmVC1Bb-kTb73jIK0XEAc-RmCVSzQ/w480-h640/bandiera%20.jpeg" width="480" /></a></div><p style="text-align: right;"><br /></p><p><span style="color: #351c75; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i>C’è</i></b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #351c75; font-size: large;"> sicuramente una immagine, una sorta di fotografia nel mio cuore, che si associa all’ emozione di quando l’ho vista la prima volta, che resterà dentro di me a lungo e, spero, per sempre quando penserò ai Giochi Panamericani di Santiago 2023. Ed è quella immensa bandiera del Cile che sventolava nel cielo sulla cima del monte che dominava il campo da slalom. Un bandiera portata e fatta sventolare da tanta gente che di buon ora, sotto la pioggia e un forte vento, ha scalato la montagna per assistere alle gare dal punto più alto raggiungibile. Tre i colori del vessillo cileno: il rosso per il sangue dei patrioti che combatterono per la resistenza al dominio spagnolo, il bianco della neve della Ande, il blu dell’Oceano Pacifico e la stella che indica che il Cile è una repubblica unitaria e non una repubblica federale. Poi ci sono quelle parole dedicate all’immensità della natura nella Canción Nacional, l’inno che i cileni cantano a squarcia gola con la mano destra sul cuore, che testimonia il forte legame che questo popolo ha con la Terra. Tornare a gareggiare in questi scenari ha significato per me tuffarmi in un passato, quando ci si muoveva da un fiume all’altro, alla ricerca di nuove onde e riccioli da dominare, da cavalcare da vivere. <br />L’Europa della canoa slalom deve cambiare mentalità se vuole dare un impulso grande al nostro sport uscendo dal quel tunnel in cui ormai da tempo naviga. Quando dico cambiare ed evolversi non parlo solo di gare, ma anche di dirigenza, di staff ICF, di decisioni, di idee e quant’altro che gira intorno allo slalom. Il potenziale che hanno le Americhe è immenso, La dimostrazione di tutto ciò sono i Giochi Panamericani che si sono svolti a Los Andes in Cile sull’Acongagua, su questo fiume lungo poco più di 140 chilometri che attraversa da Est a Ovest la regione Valparaiso nel centro nord di questo stato e che è uno dei tantissimi fiumi che scorrono in sud America. Il potenziale di cui parlo arriva da diversi angolature: da quella politica, con primi cittadini lungimiranti e attenti al bene della collettività, a quella sportiva, con persone che antepongono passione e amore per la canoa su tutto. La cosa che accomuna la politica e lo sport da queste parti la si può riassumere con due parola: umiltà e volontà di fare. Umiltà: perché non si fanno problemi a chiedere, a chi le competenze e le esperienze le ha, se può metterle a disposizione. Volontà di fare: perché, quando ci sono i progetti e la disponibilità economica, le persone coinvolte nella canoa si rimboccano le maniche e lavorano duramente. Bisogna solo creare le premesse perché tutto ciò possa avvenire al fine di allargare i confini e gareggiare 10 mesi all’anno. <br />Da sempre sostengo che la canoa internazionale non ha sufficienti gare, manchiamo di circuiti di vari livelli che possano incrementare l’interesse e la partecipazione. Le gare possono offrire vetrine pubblicitarie immense, veicoli per la promozione dello sport. Dove ci sono grandi eventi e, di conseguenza, comitati organizzatori, c’è di riflesso pure una grande attività sportiva che porta benessere soprattutto in termini di salute e gioventù. <br />Il futuro ci aspetta, ma dobbiamo costruirlo assieme coinvolgendo il mondo e non solo pochi eletti! <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><span style="color: #351c75;"><i>Occhio all’onda! </i></span></span><span style="font-family: verdana;"></span></p><p><span style="font-family: verdana;"></span></p><p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIXN3MJH9d5VERIqGHSdCrMHqxHBslOP0CnRFXzvU6oFlo24c7JXBl1B8GHGKrmfb4KoSzPF2H53EGgDEIMeNT-DNBjBwuXM-xx7kaqEQsIRspory-uQy6pm11orAApUay16gsrfixRG1n0TviN-bXKAmgPF5IirPOtfrvpuFDI_6WQXTtTXWYhsREoPg/s4160/ana%20121.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2666" data-original-width="4160" height="410" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhIXN3MJH9d5VERIqGHSdCrMHqxHBslOP0CnRFXzvU6oFlo24c7JXBl1B8GHGKrmfb4KoSzPF2H53EGgDEIMeNT-DNBjBwuXM-xx7kaqEQsIRspory-uQy6pm11orAApUay16gsrfixRG1n0TviN-bXKAmgPF5IirPOtfrvpuFDI_6WQXTtTXWYhsREoPg/w640-h410/ana%20121.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Dancing Script;"><span style="color: #0b5394; font-size: large;">Ana Satila in azione nella finale del Kayak Cross che ha dominato</span></span><br /></td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh46c3ubilYo2e53QgTniUN9NYnl8On_oTh6RYXxy-ukCSMu_HAeU_L-YmSYhxRrlFJoIsIvsARvZFmlbmelnGphyphenhyphen8To4da3W6ACyiB9NoANsJDPxXFXP0CrQj2TuCWaCcHYkDMHYpRZy2XpHL00pFdNMQUeQS1DpaPCbdaRJEioSt8RLlX5V4uMorsFkI/s1280/ana%201111.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1056" data-original-width="1280" height="528" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh46c3ubilYo2e53QgTniUN9NYnl8On_oTh6RYXxy-ukCSMu_HAeU_L-YmSYhxRrlFJoIsIvsARvZFmlbmelnGphyphenhyphen8To4da3W6ACyiB9NoANsJDPxXFXP0CrQj2TuCWaCcHYkDMHYpRZy2XpHL00pFdNMQUeQS1DpaPCbdaRJEioSt8RLlX5V4uMorsFkI/w640-h528/ana%201111.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: Dancing Script;"><span style="color: #0b5394; font-size: large;">Ana Satila sul gradino più alto del podio </span></span><br /></td></tr></tbody></table><br /><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheoUo0YErnGkKo3rvdQt-kv_DgKRbd2a0HEHSk33nbgKEhgBfso-J6sXHFtoaWCdEefB88umbog88jWySvxYuS4z8RGMzGlAbpqvNGZg0yzOPOMgd-TSsEtj0j0BXMIV2fYFXJNJspihUGxvdfMtVmjD5xtIk1ftj92Bhs7DtKskjE_QwBBldSnCImxw8/s4160/podio%20mapeli.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="3164" data-original-width="4160" height="486" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEheoUo0YErnGkKo3rvdQt-kv_DgKRbd2a0HEHSk33nbgKEhgBfso-J6sXHFtoaWCdEefB88umbog88jWySvxYuS4z8RGMzGlAbpqvNGZg0yzOPOMgd-TSsEtj0j0BXMIV2fYFXJNJspihUGxvdfMtVmjD5xtIk1ftj92Bhs7DtKskjE_QwBBldSnCImxw8/w640-h486/podio%20mapeli.jpg" width="640" /></a></td></tr><tr align="left"><td class="tr-caption"><span style="color: #0b5394; font-family: Dancing Script;"><span style="font-size: large;">Il vincitore del Kayak Cross ai Giochi Panamericani il brasiliano Guilhermo Marcello Mapelli, alla sua destra il canadese Baldoni e alla sua sinistra il peruviano Gutierrez Robles </span></span><br /></td></tr></tbody></table><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEzGD0fPOhoz9sgR1XQP8iufKMfIC6USQBg62g1NXo0MwqwljUg8y7zzPxOw1UVFZErLmNO9vy5OTGuPy5drI8MRsTWoVXPMHBVQh97IWsrRaeQRb9ULJBdjZJdANH00Soa2cc_vszinZwEbVdrsSH-9Ek9zPDaGDSR-yndmByuBdquqXelb_2pHAiOhI/s4032/volo.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEzGD0fPOhoz9sgR1XQP8iufKMfIC6USQBg62g1NXo0MwqwljUg8y7zzPxOw1UVFZErLmNO9vy5OTGuPy5drI8MRsTWoVXPMHBVQh97IWsrRaeQRb9ULJBdjZJdANH00Soa2cc_vszinZwEbVdrsSH-9Ek9zPDaGDSR-yndmByuBdquqXelb_2pHAiOhI/w480-h640/volo.jpeg" width="480" /></a></div><br /><span style="font-family: verdana;"><br /></span><br /><p></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-57745601237890595072023-10-26T18:35:00.001+02:002023-10-26T18:35:09.901+02:00Panamerican Games - Santiago 2023 <p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> </span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzS8Ehd0mnlwz4tP7fVKHkUlEWyRGnZp6j7-OnhIkESe1BiB3WtE6V9c3IR3pYJBfEVHH1h1BgUqcMNPPCjkNuTA2EN8IN2MVX5kBmXduw-0PYYQv1NJmlbtxdAHVrBeTuN-pQN0tR3orcfre1pVFf2bKS9gTnf37EDOo1POe8k_nqyZFItEt4Dt5akWQ/s3024/los%20andes.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1262" data-original-width="3024" height="268" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzS8Ehd0mnlwz4tP7fVKHkUlEWyRGnZp6j7-OnhIkESe1BiB3WtE6V9c3IR3pYJBfEVHH1h1BgUqcMNPPCjkNuTA2EN8IN2MVX5kBmXduw-0PYYQv1NJmlbtxdAHVrBeTuN-pQN0tR3orcfre1pVFf2bKS9gTnf37EDOo1POe8k_nqyZFItEt4Dt5akWQ/w640-h268/los%20andes.jpeg" width="640" /></a></span></div><span style="color: #741b47; font-size: large;"><br /></span><p></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> "</span></span><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i>B</i></b></span><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;">ack to the past</span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">", mi verrebbe da definire questa esperienza ai Giochi Panamericani di canoa slalom sul fiume Aconcagua, perché le gare tra i paletti appesi al cielo torneranno a disputarsi su un vero fiume con le problematiche e le gioie che questa scelta comporta. <br />Si è lavorato molto per creare le condizioni per svolgere questa gara al meglio e da ben tre mesi si sono recati qui sul posto, a dirigere i lavori e l’organizzazione, Lluís Grau e Núria Vilarrubla. Ora per raccontarvi la storia di questi due personaggi ci vorrebbe un post a loro dedicato e magari un giorno posso anche impegnarmi per scriverlo, per il momento diciamo che i due sono marito e moglie e da una vita sono impegnati nella canoa come organizzatori di eventi, prima nella loro città natale, e cioè La Seu d’Urgell, poi in Sud-America, dove sono stati chiamati più volte per ideare e dirigere i lavori per creare un percorso e successivamente dedicarsi alla gestione dell’evento. Fu così per i Giochi di Lima nel 2019 e ancora prima per i Campionati Panamericani a Union de Tula nel 2013.<br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">I Giochi Panamericani sono arrivati alla loro 19esima edizione e il tutto iniziò a Buenos Aires (Argentina) nel 1951. L’idea era, ed è, quella di disputare ogni quattro anni una sorta di Olimpiade nel Continente Americano. L’evento è cresciuto di edizione in edizione e oggi la partecipazione è massiccia con quasi 7.000 atleti in rappresentanza di oltre 40 paesi impegnati in 50 sport diversi, molti dei quali inseriti anche nel programma olimpico. La canoa slalom fa la sua terza apparizione dopo Toronto e Lima. <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Il tracciato improntato sul fiume Aconcagua è immerso nella natura con montagne che lo circondano e con la neve eterna che sembra dominare dall’alto questa struttura, consolidando l’immagine di una sorta di meraviglioso paradiso terrestre. Attorno frutteti e vigneti ovunque. La vite e il vino sono stati introdotti in questo paese dai missionari spagnoli nella metà del 1500, il motivo era semplice visto che il vino era un elemento importante nelle liturgie cristiane. Oggi grandi vini a base di Cabernet Sauvignon fanno del Cile uno dei paesi più produttivi e l’area di maggior sviluppo è proprio a ridosso dell’oceano Pacifico con le Ande che consolidano il clima. Queste due barriere naturali hanno tenuto lontano pure le due calamità naturali per una vite e cioè la terribile fillossera e la peronospora. <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Poi c’è la gente bella, semplice, spontanea e i mille volontari giovanissimi, ma anche meno giovani, che nelle loro divise colorate ci accompagnano in ogni nostro movimento, pronti a soddisfare ogni necessità. Si vive il clima di una vera e propria Olimpiade, 365 giorni prima di quella di Parigi! <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Il quartiere generale dei Giochi è a Santiago, noi siamo arrivati nella capitale, ma subito ci hanno trasferito a Los Andes in un mega hotel in mezzo al nulla dove tutti i partecipanti alle gare di canoa slalom, atleti, tecnici, staff, giudici, cronometristi, organizzazione, sono ospitati. <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Le gare per noi inizieranno domani con le prove cronometrate del kayak cross e con le prime batterie. Poi sabato si andrà con lo slalom per concludersi il tutto domenica con le semifinali e finali del Kayak Cross. <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Buttiamo l’occhio pure su quello che sta vivendo attualmente la canoa slalom, infatti, con la fine di ottobre si conclude la stagione agonistica e inizia il periodo di preparazione. Le ultime gare appunto sono i Giochi Panamericani e in contemporanea ci sono pure i Campionati Asiatici sul canale olimpico di Tokyo, mentre a novembre ancora due gare in programma e cioè i Campionati Sud Americani, a Los Andes (Cile) dal 17 al 19 e la settimana successiva a Oklahoma gli Stati Uniti metteranno in palio i titoli nazionali. Poi si potrà finalmente dire che questa lunga stagione 2023 si è conclusa e avremo modo di fare analisi dettagliate in attesa pure del definitivo ICF Ranking che, per qualche atleta, si dimostrerà essere molto importante! <br /> </span></span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;">Occhio all’onda!</span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"> </span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFRRcg8RsmtxbskV08qlr6lm0HzCvPV8bNd2eU2GVRE5pJlTRuRE-wUBRxF0ljfjHmwJEQVxGK7PtHQhf7pK2iGDgler6gFkDbPC8NPLHnXC52zEI-ngG-iX8snjkqt36U8-6QtrqcwnjgSNz0EnIB7JktHv6ILJM8Z7dSvgGaatEOVBp32vCpCOJNvtk/s4032/ettore%20denis%20teco%20gustavo%20.HEIC" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiFRRcg8RsmtxbskV08qlr6lm0HzCvPV8bNd2eU2GVRE5pJlTRuRE-wUBRxF0ljfjHmwJEQVxGK7PtHQhf7pK2iGDgler6gFkDbPC8NPLHnXC52zEI-ngG-iX8snjkqt36U8-6QtrqcwnjgSNz0EnIB7JktHv6ILJM8Z7dSvgGaatEOVBp32vCpCOJNvtk/w640-h480/ettore%20denis%20teco%20gustavo%20.HEIC" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: #0b5394; font-size: large;">con Teco, Denis e Gustavo </span><br /></td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix-4V2jrfYX2IuYImQXtgc4YjBTikp9xqI-vUBC1SU1rD_K4Zkh-XVCi_VTT1Nt4_08T7Xq7R9ZYsSHH7jAOULbZ610SN6_AZhFe9HwEVUksDCabuzjK9fh8DEYWlpUMhMrx7fRpHXR64VfoCMyuv0G067yX67VVKeeBLpuyPif5YZhqsWmF0trTPUqBQ/s4032/ettore%20nuria%20luis%202.HEIC" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEix-4V2jrfYX2IuYImQXtgc4YjBTikp9xqI-vUBC1SU1rD_K4Zkh-XVCi_VTT1Nt4_08T7Xq7R9ZYsSHH7jAOULbZ610SN6_AZhFe9HwEVUksDCabuzjK9fh8DEYWlpUMhMrx7fRpHXR64VfoCMyuv0G067yX67VVKeeBLpuyPif5YZhqsWmF0trTPUqBQ/w480-h640/ettore%20nuria%20luis%202.HEIC" width="480" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: #0b5394; font-size: large;">Io con Nuria e Lluís </span><br /></td></tr></tbody></table><br /><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-iKiG3nVmo4Pjiu6b47niWKWGTCSB5x4sWACn0W4WnrB57ekmolNHFVKEeJiHeVHxzsAQuDcO7fymEH8C78gm_HpA-ksMCBXSJw5TpzLzuNw96VcGCPRUTC1rSP_tPtKgERJT-_wBi7T6NoIf2V3fLoeNKfVm2IQBr8ujoFhmZdWXgX2UZF9dMUxthMQ/s4032/IMG_1906.HEIC" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-iKiG3nVmo4Pjiu6b47niWKWGTCSB5x4sWACn0W4WnrB57ekmolNHFVKEeJiHeVHxzsAQuDcO7fymEH8C78gm_HpA-ksMCBXSJw5TpzLzuNw96VcGCPRUTC1rSP_tPtKgERJT-_wBi7T6NoIf2V3fLoeNKfVm2IQBr8ujoFhmZdWXgX2UZF9dMUxthMQ/w480-h640/IMG_1906.HEIC" width="480" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="color: #3d85c6; font-size: large;">Gli atleti del Team Brasile </span><br /></td></tr></tbody></table><br /> </span></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-375256263904955545.post-40210310451425064682023-10-07T23:28:00.014+02:002023-10-07T23:31:15.983+02:005 le Coppe vine anche nel C1 per Jessica Fox; Vit Prindis si porta a quota 3<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisy4pz9_s3vrYpdgvrcFUNLSlesQ7Gcs20NX07KwFGCZ_hxW4fsSz0sGHKrUdFvJF5GsmWylw4ff0GUn4nJBZe3qvPKP0uXVlYmsurNIpr1Pf5NBXAie8J8We-O-TezLVfOXuytyiqcowZfcurLS5cwkKAkWZomtPI134uDkiWLt3gS7N-ZqZzf_RD0pc/s1394/Schermata%202023-10-07%20alle%2023.01.17.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1394" data-original-width="1326" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisy4pz9_s3vrYpdgvrcFUNLSlesQ7Gcs20NX07KwFGCZ_hxW4fsSz0sGHKrUdFvJF5GsmWylw4ff0GUn4nJBZe3qvPKP0uXVlYmsurNIpr1Pf5NBXAie8J8We-O-TezLVfOXuytyiqcowZfcurLS5cwkKAkWZomtPI134uDkiWLt3gS7N-ZqZzf_RD0pc/w608-h640/Schermata%202023-10-07%20alle%2023.01.17.png" width="608" /></a></div><p></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><b><i>Q</i></b></span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">uando in Coppa del Mondo si prendono 5 finali su cinque e se ne vincono ben quattro non c’è nulla da dire o da commentare se non alzarsi in piedi e dire semplicemente: </span></span><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;">"chapeau"</span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">. Lei è la regina della canoa mondiale e non solo per aver vinto la classifica finale di Coppa nelle due specialità, ma secondo me, per come le ha vinte! Jessica Fox si presenta, ad un anno di distanza, anzi meno, con due assi nella manica e forse pure tre… aspettiamo domani nel Kayak Cross dove oggi nei time trial si è piazzata seconda dietro a Luuka Jones e davanti ad Ana Satila, tutte e tre rinchiuse in meno di un secondo. Oggi l’australiana, che con la mamma Miryam parla francese, si porta a casa la coppa di specialità numero 5 e i 112 punti di vantaggio su Kimberly Woods ci fanno capire quanto questa 29enne ha dominato questa stagione di gare. Le è sfuggito solo il titolo mondiale nel C1, finendo terza, per un tocco alla risalita 3, e trovando sul suo cammino due inglesi che hanno prosciugato il canale da quanto si sono allenate sul posto! <br /> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Giovanni De Gennaro è stato bravo a chiudere in seconda posizione la classifica generale, peccato solo per questi ultimi due appuntamenti, mondiali e finale di Coppa, che lo hanno privato della possibilità di togliersi qualche soddisfazione in più. Cosa dire del vincitore di oggi nel K1 uomini e cioè di Titouan Castryck, se non il fatto che, secondo me, questa vittoria gli regala pure la convocazione olimpica? Lasciarlo a casa da Parigi 2024 sarebbe una assurdità e la Francia ha bisogno di nuove leve, e , pur rispettando il passato, dovranno ben guardare al futuro prima o poi. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;">Il ceco Vit Prindis si porta a casa la terza coppa del mondo dopo quelle già vinte nel 2017 e 2021. Per il praghese si tratta di una amara consolazione, ma pur sempre di valore, perchè con la medaglia di Prskavec al mondiale ha visto sfuggire la possibilità di una sua partecipazione olimpica, ma la Coppa saprà consolarlo! <br /></span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><br />Mi viene da fare una considerazione generale sulla formula della Coppa del Mondo, o meglio, sui punteggi assegnati. Prendiamo la canadese maschile: il vincitore ha una sola vittoria (Tacen) un secondo posto (La Seu) poi un 16esimo posto a Praga, quindi un nono ad Augsburg e un quarto a Parigi. Nel kayak chi si è portato a casa l’ambito trofeo non ha nessuna vittoria, ma tre argenti e un bronzo. De Gennaro, che chiude secondo, ha una vittoria e altre quattro finali con un bronzo. Bisognerebbe dare più credito alle vittorie con distacchi maggiori di punti per gli altri finalisti. Attualmente si scala di 5 punti dal primo al terzo e poi si passa a due per il quarto e quinto e dal sesto in poi di uno solo. Ecco bisognerebbe rivedere questi punteggi. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><br />Sarò pure pignolo o forse vivo in un’altra realtà, ma non si dovrebbero usare gli atleti che stanno gareggiando per fare commenti tecnici durante la gara da dare su YouTube, o, peggio ancora, atleti in gara per fare interviste a chi è sul podio. Dov’è la professionalità? Che immagine diamo? </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"><br />Domani, domenica 8 ottobre, sarà dedicata al Kayak Cross, dopo che oggi si sono disputate le prove a tempo per comporre le batterie.</span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> </span></span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;">Occhio all'onda! </span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"> </span></p><p><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"></span></p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguSB2BkF2pA7qOuhhV1DFvFzfx-7tEz8Xt83-Vc89ZKfW4mjdNS6IA0ZbNzqENbJjSiruA8jabuTT_Y4Sd2ChG6odcs1KXAr4OA7Ayj0zxJcxfSebVd37X3JUYcSFv6XGDBGrrbUL68uXp23mKu0vfYCFlXwagrfmZTMxlkN0ld7PYBPm5kRNVxn76mBQ/s1956/Schermata%202023-10-07%20alle%2023.24.04.png" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1260" data-original-width="1956" height="412" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEguSB2BkF2pA7qOuhhV1DFvFzfx-7tEz8Xt83-Vc89ZKfW4mjdNS6IA0ZbNzqENbJjSiruA8jabuTT_Y4Sd2ChG6odcs1KXAr4OA7Ayj0zxJcxfSebVd37X3JUYcSFv6XGDBGrrbUL68uXp23mKu0vfYCFlXwagrfmZTMxlkN0ld7PYBPm5kRNVxn76mBQ/w640-h412/Schermata%202023-10-07%20alle%2023.24.04.png" width="640" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: left;"><span style="color: #0b5394; font-family: verdana; font-size: large;">il podio finale del kayak maschile della Coppa del Mondo 2023 da sinistra Giovanni De Gennaro secondo, al centro il vincitore Vit Prindis e a destra il terzo classificato Jiri Prskavec - </span><span style="color: #0b5394; font-family: verdana; font-size: medium;"><i>foto di Michaela Daille</i></span><span style="color: #0b5394; font-family: verdana; font-size: large;"> <br /></span></td><td class="tr-caption" style="text-align: left;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></span></td><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><span style="font-family: verdana;"><br /></span></td></tr></tbody></table><span style="color: #741b47; font-family: Dancing Script; font-size: x-large;"><br /> </span><span style="font-family: verdana;"><span style="color: #741b47; font-size: large;"> </span></span><br /><p></p>Ettore Ivaldi http://www.blogger.com/profile/16245229550200114296noreply@blogger.com0