Impossessiamoci della nostra pagaiata

Ritorniamo alla nostra pagaiata, perché come si diceva questa è la manovra regina nel nostro sport. Concentriamoci ora su come inserire la pala in acqua e cerchiamo di capire con quanti differenti angoli tutto ciò possa avvenire dal momento che infiliamo questo strumento in acqua fino alla sua estrazione. Dobbiamo imparare a non guardare ciò che stiamo facendo, ma dobbiamo lasciare che l'azione della pagaiata si impossessi di noi. Dobbiamo creare e cercare quel necessario feeling che ci permetta di essere un tutt'uno con questo nobile strumento che si chiama pagaia. Dobbiamo avere la consapevolezza di percepire sempre in che posizione si trova la nostra pagaia quando è immersa nell'elemento liquido che diventerà il nostro punto di forza per spingere avanti il nostro scafo. In sintesi dobbiamo "sentirla". Con tutto ciò aumenteremo la consapevolezza di ciò che è. 
Sono sempre stato un grande fautore  nello sviluppare nei miei atleti quello che si può definire "processo di apprendimento naturale all'interno di ognuno, un processo che avanza solo se glielo consentiamo"*.  Si basa fondamentalmente sul processo di eliminare i giudizi sugli errori creando un pensiero positivo che ci porterà ad essere consapevoli delle nostre azioni.  Abbandonare i giudizi non significa ignorare gli errori significa semplicemente vedere gli eventi per quello che sono senza aggiungere nulla. Questo stato ci permetterà di essere pronti e sensibili per ricevere gli insegnamenti da noi stessi, magari aiutati e stimolati dai nostri allenatori che dovranno creare in noi gli stati di necessità giusti al fine di stimolare la nostra risposta emotiva, neuronale e muscolare corretta. 

Occhio all'onda!  


W.Timothy Gallwey - Il Gioco Interiore nel Tennis

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