Buona domenica


Il posto più ambito è sotto il ponte d'arrivo: lì c'è ombra praticamente per tutto il giorno e in certi momenti tira pure una bavetta d'aria salutare. Effettivamente c'è caldo quando picchia il sole e di nuvole purtroppo non se ne sono viste oggi, ma per fortuna il temporale serale  ci ha rinfrescato spirito e animi.. poi vi spiego perché.  Veniamo alle gare che sono state praticamente una replica della prova di ieri considerando il fatto che abbiamo gareggiato sullo stesso percorso.  Oggi le manche  sono  servite per eliminare atleti e per far passare in semifinale 15 K1 uomini e donne, 12 C1 e 11 C2 che domani gareggeranno per prendere la finale a 10. Ecco la novità in chiave olimpica che è quella di avere tutte le finali con lo stesso numero di barche  e cioè 10. Nelle edizioni precedenti a cinque cerchi avevamo in gioco per le medaglie solo 8 C1 e 6 C2.

Facciamo a questo punto una riflessione che è quella di mettere a confronto praticamente le quattro manche, situazione  quasi del tutto se non del tutto inusuale. Pochi i precedenti ricordo a memoria solo  i mondiali di Tacen 2010.
Non è cambiato praticamente nulla, tutto uguale alle prime due discese. Solo nel Kayak maschile c'è stato un nuovo record della pista con un 88,85 del russo Pavel Eigel che migliora il 90.40 dell'altro ieri di Hannes Aigner. Per il resto cambiano i vincitori, ma rimangono invariati i tempi di gara o quasi. 

Sorprese nei kayak uomini con l'eliminazione dell'argento iridato Matteusz Polaczyk, che si è dimostrato lento e con tanti tocchi; dello spagnolo Samuel Hernanz, che in prima manche si schianta sull'ultimo blocco del tracciato e salta la penultima porta e poi in seconda è decisamente lento. Fuori anche Dawson e Meglic che ieri sembrava rinato.

Prima vi dicevo del tempo, perché si sa che quando non si vuole parlare di qualche argomento si opta per le previsioni meteorologiche. Altro argomento sarebbero le donne, ma ultimamente vivo come un monaco tibetano e quindi ho poco da dire e da scrivere in relazione a ciò.  Sto divagando palesemente per evitare di affrontare il tema che più sarà sulla bocca di tutti domani e cioè il percorso per semifinale e finale. Non voglio esprimermi perché già mi rendo conto che mi farei prendere la mano e uscirei con turpiloqui da vero scaricatore di porto marsigliese e a quel punto non potrei più di tentare di capire  due personaggi con tanta esperienza e conoscenza come Thomas Schmidt e Marianne Agulhon capaci di massacrare lo slalom, uno sport che hanno praticato ad alti livelli, quindi non mi rimane che agurarvi... buona domenica e occhio all'onda!

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