Archiviata anche la terza tappa di Coppa del Mondo di Slalom


La musica, la scienza, la danza, lo sport, la natura sono strumenti che ci fanno capire quanto è magnifica la vita regalandoci energia e voglia di esprimerla per donarla a chi ci circonda.  Una stella e la luna  nel cielo sono segnali  per chi magari è lontano. Sono gioielli che il cielo regala a tutti indistintamente da dove ognuno è. Una risalita contiene in se stessa l'essenza della vita: bisogna prepararla per tempo, bisogna girarci attorno e bisogna abbandonarla  senza rimpianti, ma felici per raggiungere altre mete.

Jana Dukatova entra in finale in punta di piedi con il decimo tempo. In semifinale nei 104 secondi ci sono sei atlete, tre nei 103 e una sola al comando con 102. Poi lei la lunga atleta slovacca in finale non ha tentennamenti e costruisce il suo successo tra la 9 e la 11, come avevamo già visto ieri ad opera di Biazizzo. E' qui  che la giraffa di Bratislava manda in visibilio la curva sud nella quale ci sono anch'io per godermi queste ultime battute della terza tappa di Coppa del Mondo.
Maialen Chourraut ha passato una settimana a curare la figlioletta Ane ed essendo lei una  madre forse troppo premurosa, ne ha risentito nelle varie fasi della gara. Non parte bene, ma riesce poi lungo la sua discesa  a riprendere possesso dei suoi mezzi e ci piazza la zampa sulle ultime combinazioni finendo a ridosso della slovacca. Brava anzi bravissima anche Marta Martinez, spagnola anche lei, nata e cresciuta a La Seu d'Urgell e stilisticamente e caratterialmente molto simile al bronzo olimpico di Londra e sua compagna di squadra.

Devo aver ormai stancato il lettore se ripeto il fatto che la canadese doppia è un'imbarcazione che non può essere cancellata dalle Olimpiadi perché fa parte del nostro DNA. Sarebbe un sacrilegio imperdonabile considerando il fatto che  il mondo quando assiste a queste gare si sente coinvolto direttamente e gli atleti più che mai rappresentano un paese.
Mi sono piaciuti molto Camporesi/Ferrari in semifinale, non tanto per il secondo posto raggiunto, che certo è importante, ma soprattutto per averli visti pagaiare consapevoli su ogni colpo messo in acqua. Oltre il fatto di vedere una canoa sempre sopra l'acqua correre veloce verso il mare!
La finale lo sappiamo è un'altra storia e i fratelloni Hochschorner ce lo ricordano sempre e comunque. Prova di forza la loro per uscire da una crisi che sembrava non abbandonarli più.  Bravi quindi i tre volte campioni olimpici, bronzo olimpico di Londra, e vi risparmio gli altri titoli per non annoiarvi, che vincono e riprendono morale in un anno molto importante com'è il 2015 in chiave olimpica.

Che aggiungere ancora se non ricordare che abbiamo vissuto tre giorni di grande slalom, in un grande paese, in una città che ha nella canoa la sua ragione di vita.

La coppa si ferma, ne riparleremo ad Agosto con la quarta e quinta tappa rispettivamente a La Seu d'Urgell e a Pau per il grande finale.

Un occhio alla classifica provvisoria.
Nel Kayak maschile abbiamo tre ceci nelle prime tre posizioni e cioè  Vavrinec Hradilec in testa con 158 punti, seguito da Ondrej Tunka e Jiri Prskavec.

Canadese monoposto leggermente avvantaggiato Stanislav Jezek
C1 donne Jessica Fox al comando, mentre per K1 donne e C2 aspettiamo gli aggiornamenti che arriveranno fra qualche ora

buona domenica da Liptvosky Mikulas e...

Occhio all'onda!


Gli Ivaldi riuniti dopo sei lunghi mesi

per una cena a Route 66 la prossima cena tutti assieme solo il 24 luglio

Xabi Echaniz, marito e allenatore di Maialen Chourraut con la loro piccola Ane




Un caffè con la moka preparato dai miei amici di Siwidata

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