Mondiale C1 donne cosa è emerso?

Non ci rimane che analizzare la gara della canadese monoposto femminile che ci ha regalato belle emozioni. Al via 26 atlete in rappresentanza di 14 paesi di cui 11 sono passati  in semifinale e 6 hanno raggiunto la finale.
In questa categoria, prendendo di riferimento anche le  gare di Coppa del Mondo, abbiamo quattro atlete che costantemente sono in finale e più precisamente:

6 finali (5 coppe + world) Hoskova
5 finali (4 coppe + world) Franklin
5 finali (4 coppe, non era presente all'ultima gara di coppa + world) Fox
5 finali (4 coppe + world) Lawerence

poi abbiamo in totale 34 atlete in finale su un totale di 60 con un ricambio pari al 56%. Nella finale iridata abbiamo anche 2 atlete (Satkova Repubblica Ceka e Sabitova Russia) che precedentemente non avevano mai preso finale. La prima, Martina Satkova, è la campionessa europea e vice-campionessa del mondo nella categoria Junior.
La qualifica si vince con il 22,20% dal primo K1 uomini e ci si qualifica fra le prime 20 con un distacco dalla vincitrice Hoskova pari ad un 18,06%. La semifinale vinta dall'iberica Vilarruba ha un distacco dal primo K1 men del 26,55% mentre la decima classificata ha un distacco del 35,44%. Si vince l'oro con un 23,52% e si prende medaglia con il 26,26 e con il 27,22%.

A parte questi dati possiamo fare due tipi di considerazioni la prima tecnica e la seconda politica.
Dal punto di vista tecnico si è vista una grande crescita dal 2009 anno di sperimentazione iridata per questa categoria. Entrata ufficialmente dall'anno successivo. Si iniziano a vedere le prime generazioni in rosa nate specificatamente su questa imbarcazione, quindi non più continui cambi di lato di pagaiata, ma maggior uso del debordè. C'è lo sforzo da parte delle atlete di concentrarsi più sul debordè che sul cambio di lato di pagaiata. E' il caso del bronzo iridato e cioè la transalpina Oriane Rebours classe 1988 che inizia giovanissima a pagaiare ovviamente in k1. Poi a 20 anni si avvicina a questa specialità e in un primo momento decide di portarle avanti entrambe.  Poi  il C1 diventa per lei una vera opportunità e si concentra solo sulla canadese monoposto, il suo obiettivo è mutuare dagli uomini stile e tecnica. Anche Jessica Fox ha cambiato nella sua marcia trionfale, lato sette volte, molto meno di un tempo, e Franklin, l'argento iridato, sei. I miglioramenti si vedono costantemente e presto tra le ragazze in ginocchio la concorrenza aumenterà notevolmente.

Politicamente le cose si complicano. I tedeschi non spendono un becco di vecchi marchi per investire in questa specialità e spesso e volentieri le lasciano a casa come è successo ai questi mondiali. Gli slovacchi hanno poca carne al fuoco e i cechi ci credono qualcosina in più. Poi ci sono nazioni completamente assenti e tra queste l'Italia che non ci pensa minimamente ad investire sulle donne in canadese giudicando dalle convocazioni a raduni e gare.  Noi in Brasile, oltre ad Ana Satila, cresciuta notevolmente in quest'ultimo anno, abbiamo inserito nel gruppo della nazionale altre tre atlete di cui una si dedica a tempo  pieno solo alla canadese monoposto. Poi con i settori giovanili si prosegue il lavoro sia in kayak che in canadese singola e doppia.

L'ICF tiene sotto stretta osservanza questa categoria pronti ad inserirla nel caso in cui il CIO ponesse pressioni per una parità tra uomini e donne. Inserimento olimpico che dovrebbe arrivare con i Giochi del 2020, voce questa che si fa sempre più sentire nell'ambito internazionale. Certo è che l'inserimento non deve però penalizzare il C2 sarebbe veramente assurdo e discriminante per una categoria e una specialità che ha fatto la storia del nostro sport. Oltre al fatto che i numeri confermano l'attenzione di molti paesi per questa specialità.

Ora non  ci rimane che  analizzare le gare a squadre che hanno perso il valore di un tempo considerando il fatto che non c'è una contropartita olimpica. Alla fine faremo il punto per nazioni.



Volevo rendere partecipi tutti che sto cercando di  pubblicare un libro su questi campionati del mondo, nei prossimi giorni lancerò un sondaggio per capire quanti di voi potrebbero essere interessati all'acquisto e decidere se proseguire nel lavoro iniziato.

Occhio all'onda!











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