Concluse le qualifiche e arrivano anche i primi nomi dei finalisti nel K1 men

Non ho pranzato oggi, ma mi sono fatto fuori praticamente un sacchetto di "York".  Forse non tutti conoscono queste delizie che sono la risposta americana agli  "After Height" inglesi. Dalla loro però hanno in più  il fatto che sono più spessi del collega britannico e ti lasciano il palato più profumato e nello stesso tempo ti caricano di  energia.
"Get the sensational dark chocolate covered - peppermint patties" recita il loro moto ed è stato anche il mio per la giornata di oggi considerando il fatto che la piacevole sensazione di cioccolata è arrivata  dalla conquista di  un'altra semifinale nel Kayak femminile quella di Ana Satila, mentre l'aroma della menta piperita  è stato sfiorare l'accesso in semifinale per il mio C2 composto da due giovani atleti quali sono Charles Correa e Anderson Oliviera. I due ragazzi di Piraju sono cresciuti molto in questo ultimo anno peccato solo che abbiamo dovuto interrompere la preparazione  specifica dopo il primo ciclo di coppa del mondo per mancanza di acqua sul canale in Brasile e per una serie di problemi burocratici che non sto qui a spiegarvi considerando il fatto che sarebbe troppo lungo e dispersivo. Brava Ana che dopo aver conquistato la semifinale di ieri in C1 oggi ha saputo farlo anche da seduta, cosa decisamente non facile costretta a migliorarsi di ben tre secondi da una manche all'altra portandosi a 4"e 34 dalla basca Maialen Chourraut che tra una poppata e l'altra scende in acqua e mette la punta davanti a tutte le colleghe di canoa che però certamente non stanno allattando come lei la piccola figlioletta Ane di 15 mesi. Fra le donne rimangono fuori la bi-campionessa olimpica Elena Kaliska e l'italiana naturalizzata Stefanie Horn. Troppe penalità per loro e tempo alto per accedere al turno successivo. Le sorprese non sono mancate neppure nella canadese doppia sia per quello che riguarda la testa della classifica sia per gli esclusi. Andiamo per ordine dicendo che i cugini d'oltralpe sono stati fantastici piazzando tre equipaggi nei primi tre posti. Superlativi Labarelle/Peschier che in seconda manche volano ovunque. Evidentemente il fatto che Nicolas Peschier si concentri solo in una specialità porta a degli evidenti vantaggi. Nelle retrovie invece si contano i feriti. I più gravi sicuramente sono i campioni del mondo Florence/Hounslow  che finiscono in 22esima posizione dopo una prima manche con un salto di porta e una seconda discesa lontana dal loro potenziale. Fuori anche Camporesi/Ferrari decisamente in giornata no.  Il buon Pietro scarica la responsabilità, a commento delle loro discese sul noto social network,   ad un risveglio fatto male e archivia velocemente un anno di lavoro e non solo. Bisognerebbe però indagare più in profondità per capire le reali cause di un movimento azzurro che ogni anno che passa sta inesorabilmente regredendo e che è costruito solo sui talenti e le individualità. Non c'è una vera scuola italiana di slalom e non si vuole neppure provare a costruirla. Non sarebbe male, invece di dare accrediti di altri e tute della  nazionali a persone sconosciute, portare giovani allenatori a fare esperienza nel  disperato tentativo di rilanciare la canoa. Si capirebbe che anche partendo da zero si possono creare le basi per uno sviluppo mirato ad una crescita collettiva e con una logica che aveva portato risultati anche in Italia e sempre su quelli si sta andando avanti.  Invece si insiste a dare fiducia a chi sta trascinato nel buio anche  il settore velocità, peccato perché il presidente non è certo uno sprovveduto!

Pomeriggio di fuoco in cima alla montagna del lago a ridosso delle piste da sci con  i kayak uomini per la semifinale su un tracciato (Ettore ti prego non dire nulla, rischi di essere pesante e ripetitivo) ...

Bene! Dicevo: semifinale al cardiopalma che mi sono goduto con animo sereno considerando che il mio atleta è partito fra i primi e che un salto di porta lo ha messo fuori dai giochi quasi subito.
Grande prestazione, secondo me, per  Sebastian Schuber che mi ha dato l'idea di essere stato sempre perfettamente lucido e determinato in ogni pagaiata. Il tedesco finisce in seconda posizione dietro all'australiano, pardon francese naturalizzato fra i canguri, Lucien Delfour al quale vanno tutti i miei complimenti. Non l'avevo mai visto così bene e veloce come in questa occasione. Ottimo anche Giovanni De Gennaro che con una condotta di gara regolare  è bravissimo a centrale la finale iridata anche quest'anno.
Entrano nei 10  praticamente sei francesi. I tre "regolari" Neveu, Biazizzo e Combot, più i tre che vestono la maglia azzurra-celeste dell'Argentina e cioè Thomas Bersinger, quella a stelle e strisce USA con Fabien Lefevre e quella giallo verde dell'Australia con Lucien Delfour. Completano la rosa, oltre ai sei di madre lingua francese, il polacco Mathieu Polaczyk, presente anche l'anno scorso in finale a Praga dove fu bronzo, l'italiano Giovanni De Gennaro finalista anche lui a Praga 2013 con un 10^ posto, il russo Pavel Eigel, 25esimo nel 2014 e chiude il gruppo dei fantastici dieci il tedesco Sebastian Schubert.

Domani, oggi già in Italia, le prime medaglie per C1 men e donne e ovviamente per K1 uomini e gare a squadre per queste specialità.

Occhio all'onda!



il mio amico allenatore Ludovic Boulesteix francese ma allena gli svizzeri

Il vincitore delle qualifiche in C1 Men che prepara la barca per la semifinale

Jasmin che si rilassa dopo aver ottenuto il pass per la semifinale nel k1 donne

Canoe all'interno del museo della canoa allestito per i campionati del mondo








I km percorsi oggi fino a poco per seguire i miei atleti impegnati in gara

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