Prima giornata di qualifiche archiviata








Sono senza caffè dalle 6,30 di questa mattina e ne sentirei la necessità. Sarà per la luce fioca che c’è in sala video, sarà per l’aroma che arriva fino qui dalle tante bancarelle sul percorso, ma mi manca proprio una buona tazza della tanto conosciuta bevanda italiana. 
A parte ciò la mattinata è passata veloce grazie alle prodezze di un Hradilek scatenato e di qualche esclusione di prestigio fra i k1 uomini. Fuori lo slovacco Martin Halcin campione europeo U23, fuori il decano degli slalomisti David Ford che forse farebbe bene a dedicarsi ad altro e prepararsi a fare il padre al figlioletto in arrivo. Fuori anche Grzegorz Polaczyk che in allenamento avevamo visto molto bene, gli farà compagnia sugli spalti nei prossimi giorni anche Huw Swetnam, il britannico che aveva rosicchiato un posto in squadra all’ultimo minuto. Passano facile i big tra cui gli italiani che non faticano più di tanto a fare il minimo per entrare nei 40. Bene anche il mio Pedro Henrique Da Silva che dopo una manche segnata da due tocchi riesce a tornare in acqua e ottenere la qualifica in semifinale con una seconda manche pulita e sufficientemente veloce.
Quasi tutto nella normalità anche per i C1, fuori Benzin, Boric e Erguin (lo spagnolo quarto agli Europei). Delusione per Jonathan Marc il transalpino dalle belle speranze che qui ha tradito le aspettative. Purtroppo anche Roberto Colazingari e sinceramente non ne capisco il motivo. Talentuoso da sempre, con grandi risultati fra gli Under, ma che fra i senior stenta a trovare la pagaiata giusta... qualche cosa non va, forse troppo allenamento non sempre è positivo!
Cipressi agguanta il passaggio di turno con la forza della disperazione. Camporesi si è riscaldato per la prova che lo aspetta domani in C2. E’ stata per lui una buona occasione per conoscere da vicino il tracciato, ma è stata anche un’occasione persa da offrire viceversa al futuro di una specialità che certo non gode di grande seguito nella penisola italica. 
Ultima considerazione sulla canadese monoposto di 30 semifinalisti 7 non sono europei: un piccolo passo avanti per la globalizzazione. Mentre nel kayak maschile sono 10 gli extra europei. Fra le donne in C1 solo 4 su venti. 
Chiudo la giornata in bellezza con il passaggio in semifinale di Ana Satila inginocchiata. 
E come direbbe Rossella:”Domani è un altro giorno e si vedrà!”

Occhio all’onda!  

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