Benvenuto Zeno

                                                                           “Grazie a chi ha diviso con me un po’ di strada... chi resterà con me comunque vada... a chi mi ha dato ascolto.. nel momento di allegria e di tristezza ... Grazie”            l’ho letta su FB e mi è piaciuta molto


C’è un’aria effervescente. In questi giorni ho rivoluzionato la camera dove vivo da novembre scorso, non ci starò più solo: la condividerò con Zeno. Lui ora è in viaggio e sta arrivando qui in Brasile. Ha finito la scuola a giugno, si è lanciato nell’avventura gare per tutta l’estate, ha vissuto intensamente e ora, come tutti i ragazzi della sua età, che stanno diventando uomini, deve prendere una decisione per costruire la  vita. La scuola ad un certo punto ti saluta e ti dà la classica pacca sulle spalle e chi si è visto si è visto. Devi cercare dentro di te la tua strada seguendo il cuore e quell’angelo che il buon Dio ti affida quando nasci. Il mio si chiama Amur e l'ho incontrato in un campo di basket. Per questo abbiamo parlato a lungo in famiglia. Ognuno coinvolto alla propria maniera, ognuno molto riflessivo perché bene o male la decisione di un singolo ricade poi sugli altri. Quindi è fondamentale la condivisione. Magari dopo qualche partitella serale a carte nella nostra casa viaggiante ci siamo fermati a contemplare il futuro.  In qualche serata con le stelle o in qualche serata con la tisana calda fra le mani, guardandoci negli occhi, sognando il futuro vivendo il presente. Consapevoli che ogni tipo di scelta ha dei lati positivi e altri negativi. Che ogni tipo di decisione può avere dei risvolti oscuri, che ogni passo sarò importante, che ogni giorno potrà essere più o meno lungo, più o meno felice, più o meno difficile, ma saranno tutti giorni belli per vivere come fosse l’ultimo giorno che ci rimarrà da spendere su questa amata terra.
Con tua mamma ci siamo guardati spesso negli occhi per cercare l’una nell’altro la forza per accettare questo importante passo. C’è poi la speranza di averti trasmesso il nostro amore che ti servirà nei momenti più difficili con l’affetto di tante persone che ti vogliono bene.

L’altra sera mi sono immaginato Zeno a casa con gli amici per gli ultimi saluti, per le promesse che si fanno prima di partire, con i ricordi della scuola finita e con gli aneddoti che seguono. Io sono cresciuto con “un mercoledì da leoni” e ovviamente ho ripensa a Matt Johnson, Jack Barlowe e Leroy "spaccatutto” che si salutano prima che Jack partisse per il Vietnam. Ovvio non sarà come partire per la guerra, ma è sempre un partire alla ricerca di se stessi. E lasciare degli amici come Gio, Bencio, Galli e tanti altri non è mai facile. Li porterai comunque  sempre dentro di Te caro Zeno.  Per non parlare del cucciolo Raffy che resterà per un bel po’ senza il suo fratellone. Non potrà condividere le fatiche dell’allenamento direttamente e non potrà neppure andare assieme in bici in quella dogana in cui tanti di noi hanno trovato momenti magici. Aprire quel portoncino sul fiume significa ogni volta aprire un sogno, aprire il cammino per una grande favola che si chiama libertà, che si chiama Adige, che si chiama canoa. 

Qui siamo in molti ad aspettarti, qui non avremo molto tempo da perdere, cercheremo di sfruttare ogni minuto per costruire un futuro che è già iniziato!

Benvenuto Zenotto!

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