Non è sempre domenica!



 Non si inizia bene la giornata quando leggi che un Amico "nella notte si è fatto male e non sta bene". Il dì parte sotto tono e l’angoscia di non poter far nulla ti resta a lungo. Qualcuno dice che non è sempre domenica e quindi dobbiamo saper accettare anche tutto questo e cercare di andare avanti con il sorriso.
Questo mestiere, ma la vita in generale, non ti permette di aver pause, ripensamenti, malinconie. Non ti permette di fare sempre quello che il cuore ti suggerirebbe di fare, ma ti lascia però spazio per “farti del male” e per condividere il dolore.  Sarebbe bello riuscire a fare ciò che si fa scrivendo e cioè mettere un punto, saltare una riga e ripartire con un altro discorso... poco importa se non è collegato al punto precedente, ma così non ci pensi più!

Ieri giornata di semifinali e finali per C1 uomini e donne e per kayak uomini.
Le considerazioni da fare sono molte guardando il podio della specialità canadese monoposto. Eh sì! Mi ha fatto tristezza vedere il bravo Jordi Domenjo mettere la punta davanti a tutti e salire sul gradino più alto del podio con a destra  David Florence e a sinistra Tony Estanguet. Tristezza miscelata alla gioia di vedere lo spagnolo vincitore, ma con la consapevolezza che tutto il mondo per la verità pensava quasi esclusivamente agli altri due atleti  che fra pochi giorni si contenderanno il titolo olimpico a forza di braccia e  testa, mentre Jordi sarà seduto magari comodamente nel suo divano di casa a seguire il tutto alla televisione con mille pensieri per la testa, mordendosi la lingua e imprecando chissà quale santo del cielo. La vita, come si diceva all’inizio, non è sempre come la si vorrebbe.

Non so perché, ma questo 2012 sembra proprio essere l’anno di Etienne Daille che praticamente dopo tre gare ha già fatto sua la Coppa. Per non vincerla si devono mettere assieme una serie di fattori unici oltre al fatto di escludergli la possibilità di gareggiare a Praga e a Bratislava. La quarta gara di coppa sarà praticamente nella sua città natale visto che ha passato più tempo nella capitale Ceca che in Francia. Senza considerare il fatto che lui ha imparata a pagaiare proprio su quel canale visto che la mamma è nata e cresciuta lì e la nonna ha un negozio di materiale da canoa proprio a Troja a un metro dal campo di gara. Questo giovane, dalla doppia nazionalità,  per anni è rimasto al palo a guardare le grandi gare internazionali come se non gli  appartenessero, mentre oggi si presenterà alle Olimpiadi come grande favorito e non più come outsider. Due vittorie (Pau e Seu) e un secondo posto (Cardiff) non male visto che i big consolidati sembrano essere fuori giri e la cosa certo non gioca a loro favore.

Pomeriggio dedicato alle gare di qualifica donne e C2, routine e semplice formalità per alcune atlete, lotta dura per altre che soffrono ad ogni discesa nel tentativo di passare il turno. Le due facce della medaglia. Testa o croce sembra essere quasi un gioco della sorte passare il turno eppure il livello delle donne in kayak è cresciuto moltissimo e questo non può che fare bene a tutto il settore.
Domani staremo a vedere, qualcuna potrà forse già brindare usando la Coppa come calice con due gare di anticipo!


Occhio all’onda!

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