Cardiff prima tappa di Coppa del Mondo





Sono sceso al primo piano dell’albergo che ci ospita per prendermi una birra perché come direbbe il mitico Tex Willer: ”mi sentivo in gola tutta la polvere dell'Arizona, per toglierla mi ci vuole almeno una pinta di birra". Beh io mi sono accontentato di una Corona, anzi di una Sol che, con una fetta di limone, non è poi così male. Quindi sono tornato in camera e me la sono gustata riguardando le finali del kayak maschile. Bella gara con uno Schubert scatenato capace di domare il vento e la rabbia di essere il secondo uomo tedesco. Poca cosa se poi si vince nelle gare internazionali, ma purtroppo essere il secondo della tua nazione nell’anno olimpico significa, nei migliore dei casi, fare la riserva per una gare che vale lo sforzo di una vita intera. Oggi però il tedesco ha spinto forte e ha saputo tirare fuori il meglio di sé in una gara difficile non solo per il forte vento, ma anche per un percorso complicato da interpretare. Bella la serie di porte a pettine appena superato l’intermedio, ottima poi la combinazione di due risalite sotto il penultimo salto che il 24enne di Hamm ha risolto magicamente. Tutte e due anticipate molto e fatte mantenendo la pala in acqua internamente. Poi con una spinta magistrale di gambe ha lanciato la sua canoa sulla porta successiva per andare a chiudere sull’ultima risalita in modo magistrale. Bravo Schumi!
 
Mi è dispiaciuto per Super Cali, ma oggi non era giornata e se non è giornata bisogna lasciar perdere.
 
Ho rivisto la gara anche di qualifica delle donne e mi ha impressionato Corinna Kuhnle. Il suo tempo 104,73 è da paura con tre secondi di vantaggio sulla sua amata compagna di vita Fiona Pennie. Scusate il vantaggio è stato di 2,85 voglio essere preciso perché altrimenti rischierei di essere come qualche telecronista della domenica che commenta la diretta sparandone senza ritegno. Come ad esempio quella di Benzin che è diventato un rivale per  Molmenti e che Hradilek è un atleta leggero e che basa tutta la sua tecnica sull’agilità. Beh! il tedesco penso che non abbia mai pagaiato seduto, ma solo e da sempre in ginocchio e il ceco ha un bicipite con una circonferenza enorme. Lasciando stare poi che il vincitore del k1 uomini è stato avvantaggiato dal vento, casomai è stato decisamente penalizzato il povero Sebastian Schubert e se non credete a me chiedetelo pure a lui! Quanto ha penato e che cosa si è inventato per non toccare la risalita 18, lo sa solo lui.  Per non parlare di come ha imboccato  la serie di porte a pettine che andavano di qua e di là  e ci è voluta tutta la sua classe per non andare a finire sulla riva a raccogliere  funghi  e violette.
Bella la prima manche di Camporesi/Ferrari con un tocco  sciocco con il tubo della pala di Pietro che gli ha tolto un potenziale quarto posto di qualifica. Si sono accontentati dell’ottavo più che dignitoso e che fa ben sperare per la finale.
Non dico nulla sui vincitori del C2: quei 5 secondi e 79 sul resto del mondo rendono esattamente l’idea di quanto sono forti gli slovacchi che rincorrono la quarta medaglia d’oro olimpica. Ulteriori commenti da parte mia sarebbero inutili e superflui.
Lo confesso prima di bere l’ultimo goccio di birra ho guardato anche la prima giornata di gare di Merano vinta dal bravo Omar. Quanta tristezza nel vedere così poca partecipazione internazionale. Pensare che un tempo si iniziava  alle 7 della mattina e si andava avanti tutto il giorno fino all’imbrunire. Era una classicissima per tutti noi e non si poteva assolutamente mancare. C’è da chiedersi perché oggi sia così snobbata dagli stranieri.
 
Sono arrivato alla fettina di limone quindi meglio chiudere e andare a letto in attesa delle semifinali e finali di domani per K1 donne e C2, prima di mettere in archivio la prima gara di coppa del mondo di slalom 2012 a Cardiff.

Occhio all’onda!

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