Cassio Petry



“Down the street the dogs are barkin’ And the day is a-gettin’ dark As the night comes in a-fallin’ The dogs’ll lose their bark An’ the silent night will shatter From the sounds inside my mind For I’m one too many mornings And a thousand miles behind"

In una notte di programmazioni e di riflessioni mi ha accompagnato la calda voce di Johnny Cash, il cantore che ha vissuto sulla sua pelle mille avventure. Lui era un tipo speciale, ma veramente speciale. Questo l’ho appreso da uno programma su radio Rai che spesso e volentieri produce ottimi lavori. Che spettacolo la radio e poi il podcast che invenzione magica. Poi ho ascoltato Cash con Bob Dylan in “one too many morning” e ho trovato questa strofa
e mi sono messo a ridere... anche qui i cani hanno finito da tempo di abbaiare puntuali come ogni sera al calare della notte. E i suoni della notte ora sono solo quelli della mia mente mentre un altro giorno è passato e ho ancora mille miglia da fare. La canzone poi prosegue dicendo che lo sguardo lentamente si sfoca e io volgo ancora il capo verso la stanza dove ho dormito. Sorrido ancora... quella porta c’è veramente e oggi è vuota perché un atleta ci ha lasciato ed è tornato a casa per seguire un’altra strada. Per entrare cioè nel mondo di una vita che prima o poi, gira e rigira, si deve percorrere. Non è facile passare da esser atleta a tempo pieno a uomo che non ha più come preoccupazione principale quella di far correre veloce la sua canoa. Cassio Petry ha dedicato una vita alla canoa un amore sfrenato per tutto quello che è slalom, acqua, gare. Passione mescolata al romanticismo che solo uno sport come il nostro può offrire tra la natura e per la natura. L’ho visto l’altro giorno mentre infilava nel sacco la sua canoa e poi ancora nel posarla sopra gli appoggi con una cura unica, sublime e io lo rivedo avvolto dal silenzio di questa notte che sfuoca i contorni per illuminare solo la vera essenza della vita. Una carriera internazionale, la sua, iniziata da junior nel 1996 con i campionati del mondo a Lipno (Repubblica Ceca), quando Martikan chiuse al secondo posto dietro a Masek, padrone di casa. Lo stesso Martikan che solo poche settimane più tardi metterà al collo il suo primo oro olimpico ad Atlanta sull’Ocoee River. Cassio chiuse la Coppa del Mondo in ottava posizione nel 2002 quando in casa a Tibagi ottenne un quarto posto importante nella gara vinta da Stefan Pfannmoeller. Giusto per la cronaca il tedesco in quell’anno vincerà la Coppa del Mondo in C1 con un quarto posto a Guangzhou (Cina) un secondo ad Augsburg (Germania) e ancora un quarto a Praga in cui vinse il polacco Bieryt e ovviamente la vittoria in Brasile. Cassio ha coronato il sogno olimpico a Sydney nel 2000 dove partecipò e chiuse al 14^ posto e ora si era rimesso in gioco per cercare di conquistare la qualificazione a Londra 2012 in C2 con Charles Correa. E’ andato molto vicino ai Panamericani con un secondo posto a pochissimo dai vincitori a stelle e strisce. Alla fine però ha mantenuto fede alla parola data e cioè che se non avesse raggiunto questo obiettivo sarebbe tornato a casa per dedicarsi al figlio che sta per nascere. Mi sono commosso non poco quando ci siamo abbracciati per salutarci alla stazione dei bus dove ho voluto accompagnarlo per rientrare a casa con le sue cose. Una borsa della selezione brasiliana, la borsa stagna da canoa che aveva acquistato l’anno scorso a Bratislava, un sacchetto di plastica con il PVC per un’impostazione da C1, forse quella del suo futuro figliolo. E poi un cuscino... il suo cuscino che in questi ultimi giorni ha raccolto parecchie lacrime. Mi ha confessato che dopo la gara di sabato ha pianto molto e non ha dormito, ha passato la notte a scorrere una carriera tra i paletti dello slalom. Ha passato i suoi anni migliori a rincorrere l’onda più alta per scoprire se stesso dentro un guscio in ginocchio in mille diversi luoghi e paesaggi. Oramai è giunta l’ora io lo ricorderò per la sua serietà, per la sua meticolosità nell’allenamento, per quegli occhi sbarrati prima delle gare e ... per quella dolce carezza che ha dato alla sua canoa prima di riporla nel sacco!

Occhio all’onda!

P.S. CARO CASSIO IN BOCCA AL LUPO PER IL TUO FUTURO CON GRANDE AFFETTO E STIMA -

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