Coppa del Mondo fa tappa in Sassonia


"Che tu possa incontrare la vittoria e la sconfitta, e trattare queste due bugiarde con lo stesso viso".
Joseph Rudyard Kipling,
iscrizione posta all'ingresso del Campo Centrale di Wimbledon

Ho appena finito di mettere tutto nella pentola a pressione per un goulash con i fiocchi... spero! Gli ingredienti in teoria ci sono tutti, compresa l’ambientazione invernale che invoglia non poco a prelibatezze tipicamente legate al freddo. Sono a Markkleberg in Sassonia per la terza gara di coppa del mondo di slalom e come sapete tutti non sono andato in Francia per la seconda tappa visto che ho approfittato di questa settimana per lavorare con i miei atleti a Bratislava in vista dei mondiali e della Teen Cup, anche se qualcuno, per ragioni di punti e di regolamenti, non se la sente di convocare un atleta che ha praticamente introdotto la specialità in Italia per questa categoria e che tutti sanno che sta lavorando con passione e dedizione. Convocarlo dimostrerebbe solo coerenza e logicità. Non farlo viceversa è la conseguenza logica di un comportamento che ha portato solo a quello che tutti noi abbiamo sotto gli occhi e che tutti dicono di non condividere, ma che viceversa continuano ad accettare. Mi chiedo: ma questi uomini le palle le usano solo per giocare a tennis oppure le utilizzano anche per il biliardo?
Dicevo dei miei atleti, ma in realtà non tutti si sono allenati. Zeno è dovuto tornare a casa molto prima del previsto per farsi curare una lunga e fastidiosa febbre che arriva a meno di due settimane dall’europeo junior. Speriamo bene che, dopo tanto penare per il mondo, possa ritornare in forma per combattere ad armi pari per il campionato continentale. Per il momento ci sono gli antibiotici, poi ci sarà solo Gesù a pensarci e vedremo che cosa deciderà. Detto ciò, ho seguito, come tutti voi, le gare transalpine via internet e su Eurosport per le poche immagini che ci ha regalato l’emittente internazionale. Questa mattina però al canale ho incontrato vari personaggi che arrivavano giusto dall’ovest e con loro ho avuto modo di conoscere qualche particolare.
Si mormora che la gara di semifinale dei kayak uomini sia stata fermata dai francesi in maniera piuttosto interessata. La scusa del vento è stata ingigantita per il solo fatto che a poco più di metà gara nessun K1 di casa poteva aver la pur minima possibilità di passare il turno. Quindi preso il vento in poppa si è pensato di ritentare la fortuna rimandando la gara al giorno dopo. Mah! Mi sembrava giusto dirvi anche questo. Come mi sembra giusto farvi notare come il sito federale abbia raccontato della delusione per la mancata finale di Molmenti. In effetti il friulano, un tempo passava il turno anche con penalità, oggi non può più permetterselo perché in effetti il livello generale è molto cresciuto. Il minimo errore costa caro a tutti. Al di là di ciò, tornando sul senso della notizia data, si capisce perfettamente la filosofia dell’editore che ha ben istruito la sua mano scrivente. Infatti da ciò si capisce chiaramente che nulla può interessare della squadra nel suo complesso, l’unica cosa che effettivamente interessa è il risultato di un singolo che possa così salvare il culo a tutti. Dei vari altri atleti neppure l’ombra, eppure in acqua, che ha fatto un gran bene, c’era anche il campione del mondo junior 2010 che, all’esordio in coppa, chiude con un secondo posto in qualifica. Non è questo un risultato da esaltare? Resteremo sempre con il dubbio, nel frattempo le macchine e i pulmini qui sul canale arrivano alla spicciolata e in settimana si ritorna a respirare aria di grandi sfide. Potrebbe essere questa la prova che chiude o tiene aperta la coppa per i Kayak. Infatti se il buon Kauzer, che ieri sera è arrivato di gran fretta dalla Francia vittorioso, per provare il tracciato, vincesse per la terza volta potrebbe già portarsi a casa l’ambito trofeo nei kayak uomini. Dimenticavo di dirvi, che lo sloveno, però dopo solo quattro porte si è schiantato su degli ostacoli sommersi e ha fatto praticamente esplodere la sua nera-gialla canoa! Con le pive nel sacco Pero ha preso i resti di quello che è rimasto della sua “barchetta” ed è sparito nella notte... che sia andato da Vajda a Bratislava per rimediare ai danni fatti?

Markkleberg, 4 luglio - Germania 3th slalom race World Cup 2011

Occhio all’onda!

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