Riferimenti visivi


Molti slalomisti si ostinano ad usare il palo come punto preciso di riferimento per eseguire manovre di rotazione o spostamenti specifici. In realtà non sempre i tracciati costringono l’atleta a tutto ciò, ma i meccanismi allenati in quel modo portano comunque a questo tipo di scelta. Dal mio punto di vista diventa un fattore limitante e sbrigativo: limitante perché troppo spesso ci si dimentica che si possono scegliere altre linee d’acqua per entrare nelle risalite oppure nelle porte in discesa: il palo, o la porta, diventa l’unico riferimento visivo dell’atleta creando dei limiti nella scelta di altre possibilità, senza considerare tutti i rischi che si assumono ruotando vicino o sul palo stesso.
E’ sbrigativo perché l’atleta nella sua analisi a secco non prende in considerazione bene i movimenti d’acqua che dovrebbero essere alla base di ogni spostamento sul tracciato.
Cosa si deve e cosa si può fare per far capire all’atleta di analizzare meglio l’acqua prima di prendere decisioni affrettate? Il primo consiglio che normalmente adotto è quello di proporre percorsi molto aperti che seguano l’acqua con il posizionamento del palo distante dal punto dove l’acqua è più vantaggiosa. In questo modo l’atleta non prenderà nemmeno in considerazione il riferimento visivo del palo, ma cercherà l’acqua veloce. Il secondo metodo che utilizzo è quello di costringere l’atleta, attraverso il posizionamento della porta precedente, ad utilizzare linee molto rette prima per arrivare in anticipo sul passaggio che mi interessa. Lo scopo rimane quello di cercare anche soluzioni lontano dalle porte che diventano in questo modo esclusivamente un passaggio obbligato niente di più. “De paso” si dice in portoghese di una porta posizionata in corrente e che si traduce bene con la parola transito che rende benissimo l’idea del concetto che vorrei esprimere. Myrian Jerusalmi, ora do per scontato che la conosciate tutti altrimenti chiedete a google.com, spiega bene il concetto dello slalom. In sostanza lei dice che è molto semplice basta seguire i numeri sopra le porte che ti dicono in che sequenza devi fare il tutto! Semplice no? Lo stesso concetto di quando guidate la macchina. Infatti i segnali sono posti diversi metri prima di quello che vogliono segnalare così successivamente vi trovate pronti a fare ciò che è indicato. Il tutto quindi con margine ed anticipo e non all’ultimo secondo rischiando di non fermarvi allo stop.
Mi sembra di avervi detto tutto in merito a questa idea che sto cercando di far percepire ai giovani atleti brasiliani e non inculcare. Ah! forse inculcare in questi giorni è un po’ inflazionato. E’ un po’ che sono fuori dall’amata Italia, ma le castronerie del nostro premier fanno il giro del mondo. Comunque e sempre TANTI AUGURI ITALIA!

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