L'onda e l'ombra

“Luce divina sopra me s’appunta,
penetrando per questa in ch’io m’inventro,

la cui virtù, col mio veder congiunta,
mi leva sopra me tanto, ch’i’ veggio
la somma essenza de la quale è munta”


Deve essere stata quella particolare luce di un tramonto assaporato dopo giorni di grigio e pioggia ad illuminare immagini riflesse che mai prima di oggi ho colto su quell’onda così grande. Grande da contenere contemporaneamente tutti i maschi Ivaldi che portano sempre nel cuore la parte femminile della famiglia.

Cos’è che mi ha fatto vedere la luce divina che “sopra di me s’appunta” di così tanto bello e affascinante da sentire la necessità di raccontarlo? Semplice: ombre riflesse nell’acqua che corre e che d’incanto ti tiene fermo in quel preciso meandro. L’energia che sprigiona con tanta forza si trasforma in schiuma bianca in un punto definito da sempre e forse per sempre. Noi umili pagaiatori cerchiamo di salirci sopra e domare la nostra canoa a cui non par vero di goder di tanta grazia e di poter saltar così in alto e con tanta velocità. Da lassù si gode un panorama unico. I colori della gente che passa si fanno tenui, i rumori della città spariscono lasciando il posto alla musica ritmata del fiume. Poi c’è lei, quell’ombra di una punta di canoa, di una pagaia, di un contorno di te stesso che ti lascia prima sgomento, poi perplesso ed infine gioioso. Quell’ombra ti sta guardando e ora lei si sostituisce a te e tu a lei. Ti lascia la possibilità per qualche attimo di ammirarti fuori da quel guscio che sa regalarti emozioni belle ed intense. Quel guscio che tante strade ti ha aperto e che molte volte ti ha protetto e guidato sulle strade della vita. Quello stesso guscio cerchi di far scoprire a tutte le persone a te più care. Su quell’onda si sta bene, il tempo si ferma, o così ti piacerebbe che fosse.
Il sole ormai illumina l’altra parte della terra. I contorni rossi delle cose della vita spariscono e vengono inghiottiti dal buio lasciandoci soli a cercare di fermare il tempo. Anche i rumori si sono trasformati e prendono ancora più forza imprimendo all’azione della pagaiata un rumore sordo. Solo il nostro avanzare nella notte ci tiene uniti per sbarcare e soddisfatti tornare a casa godendoci per i prossimi giorni questa spettacolare avventura sotto la porta di casa.

Occhio all'onda!

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