Macova la prima campionessa europea in C1 donne


Katerina Macova è una simpatica slovacca, ventiquattrenne per l’anagrafe, ma a vederla si fatica a darle più di 18 anni. Visino rotondo e sorridente, occhi scuri e vispi, capelli a caschetto. Un corpicino tonico che non supera il metro e cinquanta. Fino all’anno scorso pagaiava a mezzo servizio in kappa (11esima agli Europei U23) per dedicare il resto del tempo ad apprendere l’arte della monopala. Buona sensibilità, tanta energia, voglia di fare e un maestro come Juri Mincik l’hanno portata alla grande decisione: basta con il kayak, avanti solo con la canadese monoposto in prospettiva dei giochi Olimpici 2016.
Da ottobre scorso ho passato parecchio tempo sul canale di Cunovo e, a parte la parentesi di tre mesi in Australia, posso dire tranquillamente di aver dormito più tempo qui che a casa. Ciò per dirvi che sul canale slovacco Katerina Macova è una specie di presenza costante. L’ho vista spesso e volentieri silenziosa, con il freddo, con il vento, con la pioggia sul suo C1 bianco e azzurro ad allenarsi con il sorriso nonostante i mille e più eskimi che contornavano ogni sua discesa. Lei però non mollava mai, anzi ad ogni rovesciamento sembrava essere ancora più felice e soddisfatta. Sembrava quasi che quegli occhi luminosi sottolineassero il fatto che un eskimo fatto era uno in meno in quella lunga lista che ogni canoista deve mettere nel suo curriculum per imparare, per crescere, per diventare un tutt’uno con il suo scafo e con l’acqua. La canadese monoposto è una barca che mi incanta, l’ho scritto molte volte. Ha un fascino particolare perché esprime leggerezza e potenza nello stesso tempo, destrezza e agilità, funambolismo e nervi saldi. La posizione in cui si pagaia ha un che di mistico e religioso nello stesso tempo, quasi un tributo a qualche divinità per la sofferenza nel restare in ginocchio a vogare verso la gloria. E’ scontato che i C1 passeranno meno tempo in Purgatorio visto che i loro peccati li hanno già espiati a lungo su questa terra solo per il fatto di aver pagaiato in quella posizione a lungo.
Bene! Katerina Macova proprio ai campionati europei si è tolta una bella soddisfazione entrando nella storia della canoa come la prima vincitrice del titolo continentale nella canadese monoposto donne e soprattutto per esserlo diventata davanti alla sua compagna di squadra Jana Dukatova. Ora, per dovere di cronaca, bisogna dire che la canadese donna è ancora in crescita e oggi si entra in finale più per mancanza del numero legale che per vere e proprie performance atletiche. Scendere per questo canale non è impresa da poco e per il momento lo possiamo considerare già un passo avanti anche se dovranno passare ancora molti anni prima di poter parlare di imprese agonistiche di rilievo. Forse, come già detto più volte, se si pensasse di far gareggiare le donne su tracciati che si avvicinano di più alle loro caratteristiche, i tempi si accorcerebbero, ma essendo la cosa molto semplice diventa assai complicata per burocrati che passano più tempo in sala VIP che ad organizzare riunioni o studi approfonditi su come migliorare.
La Dukatova si è dovuta accontentare dell’argento nella canadese monoposto, ma ha dominato nel kayak con una finale che ha incantato. Abbiamo vissuto la sua discesa quasi a rallentatore tanto era bella e pregevole la sua azione. Pulita sotto ogni aspetto, impeccabile nell’azione propulsiva. Un capolavoro la parte finale e in poco meno di 40 secondi ne ha guadagnati più di tre sulle dirette avversarie. Sugli spalti e per la televisione slovacca Elena Kaliska, campionessa europea uscente e al suo attivo già cinque successi alla rassegna continentale, ferma per una microfrattura al gomito sinistro. La bi-campionessa olimpica deve iniziare a preoccuparsi perché ancora una volta sarà una lotta all’ultima pagaiata per aggiudicarsi il posto ai Giochi Olimpici di Londra 2012 e la Dukatova le ha già lanciato la sfida davanti ad un pubblico che sembra amare molto la bella e brava neo campionessa europea del kayak in rosa.

Occhio all’onda!

Cunovo, 19 agosto 2010 - Campionati Europei Canoa Slalom - final day


P.S. ... lo so mancano i C2 all'appello! Cosa dite nel prossimo post ne parliamo?

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