Che sta facendo la vostra federazione per il futuro?



Li ho presi per la gola e alla fine hanno cantato! Ho iniziato con una serie di antipastini, quindi sono passato a delle cozze gigantesche e saporite, per lanciarmi poi su tre primi: risotto ai funghi, risotto alle fragole e tortellini in brodo fatto con carne e il giorno prima. Il vino è stato portato dai commensali un merlot australiano e per la precisione un Yellow Tail non male anche se scopriamo che la cantina produttrice è la Casella Wine che ha origini italiane e per la precisione siciliane. Chi avevo a cena ieri sera? Dimenticavo di scriverlo. Jurg Gotz e Robert Orokocky. Il primo è l’Head Coach Olympic Programme della canoa slalom inglese il secondo è l’ Head Coach Olympic Programme della canoa slalom Slovacca. Due guru dello sport della canoa tra i paletti. Personaggio curioso il primo nasce in Svizzera nel 1959 e gareggia a livello internazionale dal 1976 al 1984 in kayak. Nel 1978 ottiene un secondo posto in Coppa Europa e nel 1981 è sesto ai mondiali nella gara individuale e secondo a squadre. Terminata la carriera da atleta inizia quella da allenatore di club nella sua nazione. Dal 1986 al settembre 2001 guida la nazionale Svizzera per passare poi nell’ottobre dello stesso anno ad allenare la squadra inglese. Alla vigilia delle Olimpiadi 2008 arriva ad essere il responsabile di tutto lo staff tecnico britannico. Il secondo, e cioè Robert Orokocky, esce da un’attività da atleta di medio livello, ma matura una consistente esperienza come allenatore partendo dal Club di Bratislava. Piano piano con lui cresce anche Jana Dukatova che nel 2006 vincerà il mondiale a Praga nel Kayak femminile ed è sicuramente una delle donne più interessanti di tutto il panorama canoistico. Robert diventa responsabile di tutta la squadra slovacca nel 2001 e quindi oltre ad essere l’allenatore personale della Dukatova, svolge anche un ruolo di coordinamento e dirigenza nel team slovacco che, come sappiamo tutti, ha tante di quelle medaglie olimpiche e iridate da far spavento a paesi decisamente più potenti come Germania, Francia e la stessa Great Britain, considerando che la Repubblica Slovacca ha 5 milioni di abitanti solo.
Una serata interessante dove le buone pietanze, il merlot e il clima di amicizia ha sciolto i due amici e le idee e i programmi per il futuro delle rispettive squadre non hanno avuto più segreti!
Gli inglesi, hanno ovviamente un occhio di riguardo per i Giochi di Londra, ma non si fanno scappare la ghiotta occasione per dirottare la grossa disponibilità di sterline a disposizione per l’evento olimpico anche sui giovani. Sarebbe un errore – ci dice il sapiente e lungimirante Gotz – sprecare tutto questo denaro senza pensare al futuro. Quindi le mosse sono tre. La prima è quella di proseguire il lavoro che si sta facendo da anni con la squadra elite: e vi posso assicurare che è un lavoro mastodontico. Il secondo punto è quello di realizzare strutture in grado di poter mettere i giovani nella condizione di allenarsi al meglio. Ecco quindi che a fine marzo si inaugurerà un nuovo canale artificiale a Cardiff, mentre altri due sono in fase di realizzazione oltre a quello olimpico di Londra. Terza fase investimento sugli allenatori periferici perché possano seguire i giovani a tempo pieno, coordinati dal centro e dall’esperienza dell’alto livello. L’idea sostanzialmente seguita è quella che da anni opera in Francia.
Gli slovacchi possono contare su un gran numero di giovani che, grazie ai successi degli atleti elite, si avvicinano alla canoa senza troppi problemi. Ai più talentuosi viene offerta la possibilità di essere seguiti da allenatori a tempo pieno. La possibilità di allenarsi al meglio poi con finanziamenti mirati ad personam è il passo successivo a cui un giovane atleta può accedere. Qui in Australia sono venuti anche i migliori giovani che oltretutto hanno anche l’opportunità di allenarsi con compagni di squadra decisamente forti. Per ciò che riguarda le strutture ci sono degli investimenti importanti a Liptovosky e a Bratislava, oltre alla sistemazione di alcuni percorsi semi-naturali indicati soprattutto per i giovani.
Quando è venuto il mio turno per parlare, mi sono ricordato che era il momento di servire il dessert che per la verità erano tre: fragole all’aceto balsamico, fragole al vino bianco e fragole, limone e zucchero.
Le prelibatezze ben servite mi hanno salvato… per fortuna! visto che sarei stato molto imbarazzato a rispondere alla domanda che avevo posto io a loro: che sta facendo la vostra federazione per il futuro?

Occhio all’onda! Ettore Ivaldi

Penrith 3 marzo 2010 – slalom traning camp

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nelle foto: in alto Robert Orokocky con Jana Dukatova;
in basso Jurg Gotz ad una gara di ballo!

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