Coppa del mondo Slalom 2009

Luglio 10, 2009

Gare interessanti le prove di qualificazione, anche se sembrano essere state ad esclusivo interesse dei soli addetti ai lavori. Poco contorno alle discese degli atleti – la voce di commento ha funzionato solo a tratti e la musica certo non sembrava essere stata scelta con cura per l’evento. Anche il pubblico non era quello delle grandi occasioni. Ci ha scaldato però un timido sole che combatteva costantemente con nuvoloni minacciosi e scuri.
Ma cerchiamo di capire la gara che di sorprese ne riserva sempre. Si pensi che per entrare in semifinale nei kayak maschile il distacco dal vincitore non ha superato il 3,7%. Considerando inoltre il fatto che ben 5 atleti sono nello stesso secondo con una percentuale di distacco dal miglior tempo del 2,2% e ben 9 nel 3,4%. Fuori nomi noti come gli slovacchi Cibak e Sajbidor. Quest’ultimo non sembra essersi più ripreso dopo l’esclusione dai giochi olimpici dello scorso anno. Eppure il campione d’Europa 2007 da due anni lo allena Martikan padre. Non delude Molmenti che ha fatto registrare il miglior tempo, ma il tocco alla prima porta in uscita lo rilega in terza posizione. Poco male, sono domani le manche che non hanno appello: 10 in finale e poi si riparte per le medaglie. E il piccolo, ma potente pagaiatore friulano si gioca punti importanti per portarsi a casa la coppa.
Paolini esce dalla semifinale, ma entra nella squadra italiana per i mondiali come leggiamo sul sito ufficiale della Fick, Luca Costa completa il settore K1 uomini. La cosa non ci sembra stimolante per i kayak italiani che secondo il mio modestissimo parere (visti i risultai internazionali conseguiti fino ad oggi) avrebbero dovuto rigiocarsi tutto eccezion fatta per “super Cali” come l’amico Skillo lo ha ribattezzato. Con Skillo ho condiviso molte ore di acqua per preparare alcuni mondiali e dispiace non ritrovarlo ancora sui campi di gara. Occhio fino e attento analista, tecnico per vocazione e sincero per natura.
Altra storia per il settore femminile. In semifinale ci si va con distacchi molto più elevati fino al 7,8% dalla vincitrice che è ancora una volta Emily Fer. La bianca di Francia sembra avere un’altra marcia in qualifica per poi perdersi in finale con erroracci tecnici che sembrano essere dovuti più a buchi di concentrazione che a mancanza di capacità. Speriamo che si smentisca già dalla prossima prova. Elena Kaliska campionessa olimpica, campionessa d’Europa e vincitrice cinque giorni fa della seconda gara di coppa del mondo, starà sulla riva a guardare le gare di sabato e domenica. Lascia i suoi fans a bocca aperta… questa volta in negativo!
Ci sarebbe da parlare a lungo sul settore femminile azzurro. La scelta di insistere a portare qualche elemento in Coppa non ha nessuna ragione tecnica se alla base non c’è un lavoro costante e mirato negli anni. Soldi spesi male che purtroppo portano solo malumore e mancanza di fiducia in se stesse visto che prendere 15 secondi dalle prime e 7 per entrare in semifinale pesano come mattonate. Ma la ragione c’è ed è evidentissima. Analoga considerazione va fatta per il C1 italiano e non aggiungo altro se non sottolineare che in gare così particolari non si va a fare “shopping”! La specialità, orfana del suo re “Michele Martino” , viene vinta da Benn Fraker, giovane, che ama scendere in gara con occhi truccati e unghie dipinte… va a capire ‘sti americani!
Il C2 è sempre più ad appannaggio dei fratelli Hochschorner. Benetti – Masoero hanno fatto un lavoro onesto per ottenere l’obiettivo di giornata col fine di risparmiare energie utili da spendere quando realmente serviranno.
La notte porta consiglio, la luna è alta nel cielo e ci prepariamo così alle semifinali e finali dei K1 e C2 in pompa magna con dirette televisive e presenza di autorità. Si chiuderà poi domenica con K1 donne e C1 uomini.

Occhio all’onda! Ettore Ivaldi Coppa del Mondo Slalom – Augsburg

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